Secondo l’Aiea (International Atomic Energy Agency), l’incidenza dell’energia nucleare continuerà ad aumentare in maniera costante ed entro il 2030 potrebbe addirittura raddoppiare
Né il solare, né l’eolico, né lo shale gas potranno estromettere l’energia nucleare dal bilancio energetico mondiale. Anzi, secondo il direttore generale dell’Aiea (International Atomic Energy Agency), Yukiya Amano, l’incidenza dell’energia nucleare continuerà ad aumentare in maniera costante ed entro il 2030 potrebbe addirittura raddoppiare.
Questo il quadro emerso nella conferenza internazionale dal titolo “L’energia atomica nel XXI secolo“, tenutasi a San Pietroburgo, che ha raccolto delegazioni ministeriali da 89 Paesi, compresa l’Italia. Non è un caso che il forum globale organizzato dall’Aiea si sia svolto in Russia, Paese considerato tra i protagonisti del settore e leader dal punto di vista tecnologico. Il presidente dell’associazione mondiale degli operatori di centrali nucleari, Duncan Hawthorne, ha espresso la sua personale convinzione che l’energia nucleare nel mondo abbia bisogno del consiglio e dell’aiuto degli esperti di nucleare russi.
Il confronto conclusivo tra specialisti è stato importante anche per dare la giusta interpretazione alle tendenze del periodo post-Fukushima. Va tenuta in conto la decisione politica delle autorità tedesche di fermare progressivamente la produzione nelle proprie centrali nucleari. Alla Russia è ben nota anche la preoccupazione sorta in Italia dopo gli avvenimenti di Fukushima. Ma vi sono anche segnali di segno contrario. Francia, Stati Uniti, Canada, Russia, Svezia, e Corea del Sud stanno ottimizzando e sviluppando i rispettivi programmi nazionali in direzione del nucleare.
L’India e la Cina confermano i loro progetti per l’incremento a tappe forzate della produzione di energia atomica. La Repubblica Ceca sta svolgendo le gare d’appalto per la costruzione di due nuovi reattori presso la centrale nucleare di Temelin. La Finlandia ha avviato trattative dirette con gli appaltatori per la realizzazione di una nuova centrale nucleare sul proprio territorio. In Bielorussia, Turchia e Vietnam sono in corso i lavori preliminari per la costruzione delle prime centrali nucleari di questi Paesi. In altre parole, l’energia nucleare continua a essere richiesta in tutto il mondo, compresa la regione del Vicino Oriente, il Sudafrica, e i Paesi dell’America Centrale e Meridionale. Secondo i dati ufficiali resi noti dal responsabile dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Yukiya Amano, la capacità produttiva complessiva delle centrali nucleari attive nel mondo è di 372 GW, e nel futuro prossimo aumenterà di altri 80 o 90 GW.
La posizione del governo russo sul tema dell’energia nucleare e dei mezzi per garantirne lo sviluppo è stata esposta al forum di San Pietroburgo dal vice premier Dmitri Rogozin, secondo il quale il nucleare civile non coinvolge solo le centrali per la produzione di energia elettrica, ma anche il settore aerospaziale, la medicina, le nuove tecnologie dell’informazione e i super computer per complesse operazioni di calcolo, di progettazione e di proiezione. “Il futuro del settore nucleare è nelle tecnologie innovative. – ha spiegato il vice premier. – E la priorità imprescindibile per l’impiego di queste ultime è che ne sia garantita la sicurezza“.
Fonte: RussiaOggi
di Aleksandr Emelyanenkov