Oggi scopriremo come rispondere al problema della dislessia nei bambini, segnalandovi alcuni esercizi appositi, che consistono in schede didattiche, libri, giochi e consigli generici rivolti proprio ai bambini dislessici.
DSA. In ambito educativo è una parola che si sente spesso oggi, questo perché, dicono in molti, il disturbo dell’apprendimento specifico colpisce in media un bambino su cinque. Una cosa è certa: allora non c’erano tanti controlli quanti ce ne sono oggi. Ed è positivo che siano aumentati, soprattutto nell’ambito dell’educazione primaria. Se anni fa questo disturbo era poco menzionato, oggi quasi ogni bambino è spinto ad un consulto neuropsichiatrico di fronte alla prima difficoltà scolastica. Ben venga perché, a prescindere dalla diagnosi, il bambino può già imparare ad affrontare il problema e il genitore a conoscerlo. Il lavoro delle maestre diviene illuminante, perché proprio grazie a questa ossessiva osservazione del comportamento, i bambini possono finalmente lavorare sulla distinzione tra pigrizia e difficoltà, e giovarne sul rendimento scolastico.
La dislessia è un disturbo che va ad alterare la capacità di leggere e scrivere. Questa può dipendere da deficit di natura fisiologica (deficit uditivo, visivo, neuronale, ecc) ma anche da cause psicologiche. Ed è qui che il lavoro delle maestre è fondamentale, non solo per l’apprendimento e il futuro rendimento del bambino, ma anche per fornire un quadro complessivo agli stessi genitori. Di fatti, tante cose possono compromettere la sua serenità psicologica del, a volte anche una bassa autostima può causare un blocco evolutivo che va a riversarsi nella lettura.
Grazie all’attenzione riposta negli ultimi anni su questo campo e grazie alla collaborazione tra medici e scuola, i bambini dislessici possono contare su un percorso personale che aiuti a risanare le difficoltà e a colmare le lacune. A partire dagli esercizi per i bambini dislessici che vanno ad intervenire direttamente nel punto nevralgico del problema, e ancora, parecchio materiale ludico e didattico che aiuta ad apparare lo studio per chi affetto da dislessia.
Scopriamo insieme qualcosa di più sugli esercizi per i bambini dislessici consigliati per rispondere a questo tipo di problema.
Schede didattiche con esercizi per bambini dislessici
Gli esercizi per i bambini dislessici non sono tutti uguali. Ogni esercizio è specifico per il tipo di problema che il bambino ha. Lavorare su schede “generiche” potrebbe non aiutare la difficoltà incontrata e far perdere tempo, ai genitori quanto al bambino. Dunque, come sceglierli?
È il compito di un esperto scegliere i giusti esercizi. Una volta che il neuropsichiatra ha accertato un certo tipo di disturbo, in questo caso, la dislessia, è compito di un logopedista o di uno psicologo specializzato proporre le schede didattiche.
Questo tipo di “compito” andrà ad implementare la mole di studio del bambino e non a sostituire i compiti scolastici: sta alle maestre, consapevoli del problema DSA, regolarne il carico per calibrare lo studio complessivo. In base al tipo di problema individuato, vediamo di distinguere le tipologie di esercizi:
- Esercizi per migliorare la capacità linguistica: esercizi per lavorare l’ascolto, la lettura e la scrittura, andando a migliorare la comprensione e l’applicazione della fonologia e della metafonologia nel bambino.
- Distinzione delle consonanti simili (d, b, p, q).
- Collocazione parola-immagine e parole-disegno;
- Pronuncia parole simili;
- Completamento delle sequenze;
- Lavoro sulle sillabe minuscole.
- Esercizi per migliorare le capacità extralinguistiche: schede didattiche mirate ad approfondire l’attitudine grafica, matematica, numerica, spaziale e temporale. Questo tipo di schede sono metodi alternativi e graficamente semplificati attraverso i colori e le disposizioni sul foglio, per imparare a collocare spazialmente gli oggetti; per usare metodi alternativi per eseguire calcoli; per imparare a distinguere minuscole e maiuscole.
Per incentivare i bambini dislessici, esercizi del genere sono mirati per una soluzione pratica ma anche ricreativa. Oltre alle schede didattiche e a libri di testo, ci sono anche molti giochi che possono aiutare il lavoro del bambino.
Libri consigliati per i bambini affetti da dislessia
Molte case editrici collaborano con dipartimenti sanitari e scientifici per fornire una giusta narrativa adatta ai bambini dislessici. La lettura è fondamentale ma può rappresentare un duro ostacolo per chi ha questo tipo di problematica, e un testo scritto può risultare un muro di parole che scoraggia la voglia di leggere.
Il libri consigliati per i bambini dislessici vanno cercati sotto il nome di libri ad alta leggibilità. Questo è il nome che si è diffuso per questo tipo di collane che vanno a lavorare sul testo a partire dalla tipografia: testi non giustificati per garantire maggiore visione degli spazi, il colore delle pagine più giallognole che creino maggiore contrasto con il testo, una maggiora spaziatura tra le parole e l’interlinea, insomma, tutte norme riviste per facilitare la visione e la lettura del testo.
Una casa editrice che si occupa di questa sezione ben accolta dal pubblico dsa è la Biancoenero, che offre una gamma di racconti e generi per intrattenere la lettura dei bambini dislessici, sotto il nome “leggimi!” e ancora “ad alta leggibilità”.
Anche Il Castoro ha pubblicato la sezione “tandem” per la lettura facilitata, mentre la collana “facile” è firmata dalla casa editrice Gribaudo.
Oggi con la grande attenzione sulla dislessia, è facilissimo trovare libri di testo per bambini dislessici, basta recarsi in una libreria e andare nella sezione apposita oppure comprarli online: per il resto, è necessario intercettare i gusti del bambino per invogliarlo fin da subito alla lettura.
Giochi e consigli per stimolare i bambini dislessici
La dislessia può essere affrontata “giocando”. È importante, anzi, fondamentale che il bambino impari ad applicare gli esercizi in maniera spontanea. E quale modo migliore se non giocando?
I puzzle rappresentano un gioco molto utile per allenare la mente. Materie come geografia, ad esempio, possono essere assimilate attraverso il completamento di immagini posterizzate, ritagliate per essere unite secondo un criterio logico-grafico.
Esistono anche le tombole con le sillabe, che abbinate a delle figure, aiutano nella distinzione e memorizzazione delle parole divise in sillabe.
I giochi di società più noti, prendiamo ad esempio il gioco dell’oca, possono essere utili nell’apprendimento del calcolo matematico. Questi giochi stimolano sia la lettura a colpo d’occhio sia l’addizione che la sottrazione.
E oltre ai giochi? Affrontare la dislessia può essere ancora più semplice. Lavorare anche in ambito “domestico” è importante quanto l’ambito scolastico, se non di più. È proprio in famiglia che un bambino si sente a suo agio e distende la mente, ed è quindi la situazione più opportuna per aiutarlo a focalizzare l’attenzione su piccoli particolari che possono fare la differenza. Analizzando frasi e contesti, aiutarlo nella comprensione di parole e nell’apprendimento di nuovi significati, può dare aiuti significativi. Vediamo alcuni consigli utili che possono diventare dei veri e propri esercizi quotidiani per bambini i dislessici:
- Leggere ad alta voce al bambino, per aiutarlo a comprendere il testo. Sono sufficienti anche testi brevi, l’importante è che il bambino sia in grado di raccontare a parole sue il testo appena ascoltato. È difficile all’inizio, ma non essendo un compito, bensì un passatempo con il genitore, il bambino può allenarsi sulla concentrazione, l’ascolto e la memorizzazione di parole nuove e frasi complesse.
- Incrementare i vocaboli è un ottimo modo per aumentare la capacità di concentrazione del bambino. Un bambino dislessico può perdersi nell’intero contenuto di un testo soltanto soffermandosi su un singolo vocabolo che non conosce: ampliare il vocabolario di base significa non soltanto renderlo più abile nel parlare ma anche a facilitarlo nella lettura. Se di una parola se ne conosce il significato è più semplice assimilare il senso dell’intera frase, senza avere il bisogno di fermarcisi a lungo.
- Giocare insieme con giochi di carte o di società per aiutarlo a comprendere regole, tenere il calcolo e operare strategie sfruttando l’adrenalina e il divertimento del gioco.
- Creare un ambiente ordinato, che sia confortevole e soprattutto privo di distrazioni. I bambini con dsa si perdono facilmente in tentazioni: farlo studiare in un ambiente senza giochi, soprattutto playstation, e senza tv può essere di grande aiuto per tenerlo concentrato sui compiti.
- Usare il computer può aiutare molto il bambino nella scrittura, che spesso si concentra molto di più sugli errori ortografici perdendo di vista il senso di ciò che sta facendo. La scrittura facilitata del pc agevola il bambino nella scrittura di testi.
Inoltre proprio attraverso un computer si possono affrontare una grande quantità di esercizi per bambini dislessici direttamente online oppure scaricando diverse schede, facili e divertenti. Con l’ausilio del computer il bambino potrebbe sentirsi incentivato anche a procedere in autonomia.