Il tasso di cambio Euro/Dollaro è sceso sotto l’importo di 1,10 e il mondo dell’economia si chiede se investire a ribasso (per cifre condotte verso la parità) possa essere la via giusta per effettuare previsioni che si riveleranno alla lunga veritiere. Andiamo a capire, tramite uno sguardo alle quotazioni e alle previsioni degli esperti, come si evolverà la situazione nel breve periodo.
Cambio Euro/Dollaro sotto soglia 1,10: situazione investimenti e previsioni
Le notizie sull’aumento di volatilità nel cambio Euro/Dollaro non si sono fatte attendere, dopo che negli ultimi giorni si è parlato dell’aumento del PIL USA del +1,5% e dell’avvicinarsi di grandi cambiamenti per ciò che riguarda i tassi di interesse della Fed. E’ vero che al momento si tratta solo di avvertimenti da parte della banca centrale statunitense, ma allo stesso tempo ci sono in questione allarmismi davanti ai quali non può certo passare indifferente il mercato valutario.
Visto che all’interno dell’Unione Europea viene monitorato da mesi il cambio tra la nostra moneta unica e il dollaro statunitense, che continua ad avviarsi verso una situazione di parità di cui si parla da tempo, è bene analizzare a fondo i fattori che presto potrebbero spingere ulteriormente a ribasso il valore dell’euro rispetto alla valuta a stelle e strisce, guardando anche quegli episodi che hanno scatenato il calo dell’ultimo periodo.
Dal 2006 non assistiamo ad un ritocco dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che “minaccia” continuamente di avviarsi verso un rialzo che prima o poi arriverà. Non si sa ancora quando, ma probabilmente si tratta di un cambiamento che a distanza di un decennio si appresta ad avvenire. L’intero settore dell’economia rimane dunque in guardia, perché un avvenimento di tale risalto influenzerà parecchio i mercati, e non a caso gli investitori si stanno già muovendo in anticipo per effettuare previsioni strategiche sul mercato delle valute che possano assicurare loro ottimi guadagni.
Aggiornamenti sulle probabilità di rialzo tassi Fed a dicembre 2015
Sembra proprio che il mese di dicembre 2015 possa essere “quello buono” per assistere al tanto acclamato rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve. Per accorgersene basta dare uno sguardo ai contratti Futures sui Fed Funds, che se una settimana fa attestavano il 32% di possibilità (meno di una su tre) di una variazione a dicembre 2015, oggi sono salite a picco al 48%: quasi un “50 e 50” di assistere già tra poco più di un mese al cambiamento, quasi epocale vista la stabilità che va avanti da un decennio.
Come si ripercuoteranno tali mosse finanziarie sul cambio Euro/Dollaro? Il tasso che vede coinvolta la moneta unica dell’UE è previsto in forte calo, per il semplice fatto che la Fed sembra propensa ad adottare una politica monetaria restrittiva che causerebbe così un aumento di valore per il dollaro statunitense. Di conseguenza, sembra davvero inevitabile il prosieguo di un trend che da tempo vede il rapporto tra euro e dollaro in discesa, ora sotto la soglia di 1,10 e probabilmente molto presto verso una situazione di parità.