Entro venerdì è necessario pagare l’Imu 2016-2017 e compilare l’F24 da portare in Posta. Vi proponiamo una guida pratica su dove gli inserire gli importi, come effettuare le operazioni di calcolo online e come compilare il modulo.
Come compilare l’F24 per l’IMU 2016-2017: guida pratica per il calcolo online e importi
E’ stato fissato a venerdì 16 dicembre 2016 il termine ultimo per pagare Imu e Tasi per il 2016-2017. Sebbene il calcolo dell’Imu non sia così complicato ed è facile effettuarlo muniti di calcolatrice, sono stati creati dei siti che svolgono tutte le operazione autonomamente dopo aver richiesto i dati necessari per il calcolo corretto della tassa da pagare. Uno di questi è AmministrazioniComunali il quale permette al cittadino non solo di compilare le caselle da riempire ma di conoscere anche tutti gli aspetti dell’Imu grazie a delle accurate spiegazioni fornite per ogni voce. In questo modo, seppur ci si affidi alla macchina per il calcolo, è possibile studiare tutti gli aspetti della tassa e venire così a conoscenza di tutti i dettagli. La stessa piattaforma fornisce inoltre anche la possibilità di stampare l’F24 compilato da presentare poi in Posta.
In ogni caso, andiamo ad analizzare come effettuare anche a mano il calcolo dell’Imu. Innanzitutto è necessario rivalutare del 5% la rendita catastale, moltiplicando dunque la cifra della rendita catastale per 1,05. Al risultato ottenuto è necessario poi applicare il moltiplicatore, un numero che varia a seconda dell’immobile. Prendendo ad esempio le categoria da A1 a A9, abbiamo un moltiplicatore pari a 160: avremo dunque, facendo un breve resoconto:
Rendita Catastale X 1,05 X Moltiplicatore.
Per finire bisogna applicare l’aliquota Imu del proprio Comune, ricordiamo che da quest’anno i Comuni non possono aumentarla (solo in caso di dissesto finanziario è permesso) ma solo diminuirla. Quella di Torino ad esempio è pari al 10,6%. Una volta applicata questa, andrà rapportato il risultato a mesi e percentuale di possesso dell’immobile.
Info sulle novità di quest’anno: non pagano le prime case e comodato ai figli
E’ bene ricordare che sono molte le novità rispetto agli anni passati per quanto riguarda Imu e Tasi, perciò consigliamo prima di effettuare versamenti di ricontrollare tutte le regole aggiornate al 2016. Non è richiesto il pagamento per terreni agricoli e prime case, per quest’ultime però vi è l’eccezione delle categorie A/1, A/8 e A/9 per cui è invece richiesto il versamento dell’Imu in quanto immobili di lusso.
Inoltre è stata recentemente inserita una nuova clausola nella Legge di Stabilità 2016 che garantisce uno sconto del 50% sulle case ricevute in comodato da genitori o figli per i quali queste rappresentano l’abitazione principale. Abbiamo poi ulteriori sconti del 25% sugli immobili affittati con canone concordato, le varie tipologie premiate con la diminuzione dell’imposta cono contratti agevolati con durata di 3 anni più 2 di rinnovo, contratti per studenti universitari per oltre 6 mesi e così via.