In tempi di crisi uno dei modi per ovviare alla mancanza di lavoro, specialmente tra i giovani, è quello di creare una start up, ovvero una nuova impresa. La start up può essere definita innovativa sia per il tipo di modello di business che propone, sia per la tipologia di prodotti o servizi che propone. Solitamente le start up hanno bisogno di finanziamenti che possono ottenere in vari modi .
Fino a pochi anni fa erano considerate start up le attività che lanciavano progetti online. Attualmente il termine si è esteso anche ad imprese di altro genere, come quelle ad esempio di manifattura.
Una start up per potersi definire innovativa deve assumere una forma di società di capitali; deve avere sede principale in Italia o in un paese dell’UE; deve essere stata costituita da non più di 60 mesi; non deve nascere da una fusione, scissione o cessione di azienda; deve avere come oggetto sociale la produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi.
Il crowdfunding per finanziare start up innovative e idee imprenditoriali
Ci sono diversi modi per cercare finanziamenti per le start up. Una piattaforma che si chiama Ulule è una community che permette di cercare finanziamenti e consulenza per i propri progetti. Simile a Ulule è Aruba Startup Italia che oltre a offrire credito cloud gratuito fino a 50.000 euro propone supporto tecnico costante e diversi vantaggi per muoversi sul mercato.
Un strumento di crowdfunding è Eppela di Poste Italiane che offre un cofinanziamento Postepay fino a 5000 euro se si hanno progetti in ambito tecnologico e digitale, come un software o un’app. Il crowdfunding è la raccolta di somme di denaro versate dal pubblico tramite internet. Vi sono diverse forme di crowdfunding. La reward based consiste in somme corrisposte in cambio di un bene. Con il lending based un soggetto che vuole investire presta i propri soldi ad altri.
Altre forme sono la donazione tramite la quale il donatore riceve una controprestazione; e la royalty based, tramite cui i finanziatori di un prodotto avranno diritto a una quota degli utili del progetto.
Tra le altre piattaforme di crowdfunding vi rientrano Starteed, Produzioni dal Basso, De Revolutione, Com-Unity, Musicraiser, Finanziami il tuo futuro, Cineama, ShinyNote, Retedeldono, BuonaCausa, Fund For Culture, Pubblico Bene, Siamo Soci, We Are Starting, Prestiamoci e Stars Up.
Il finanziamento va cercato in base alla tipologia di impresa. In Italia il crowdfunding è regolato dall’art. 30 della legge 221/12, che stabilisce che l’attività di questi portali è riservata alle imprese di investimento, alle banche e ai soggetti iscritti in un apposito registro.
Finanziamenti pubblici per start up online
Oltre al sistema di crowdfunding, attualmente in crescita in Italia, vi sono poi i finanziamenti pubblici che si possono trovare sul sito Finanziamenti startup.eu, gestito dall’associazione Italia Startup. Questo sito raccoglie tutti i bandi nazionali e regionali monitorandoli.
Su questo sito è possibile quindi prendere visione di tutti i bandi suddivisi per regione e individuare quello che può fare al caso nostro. Altro partner del sito oltre a Italia Startup è Warrant Group che offre servizi di consulenza per sostenere le imprese nel loro sviluppo in tutte le varie fasi: dall’organizzazione del capitale umano alla formazione.
Dal momento in cui è nato il portale è stata registrato un positivo attivismo delle regioni del Sud. Inoltre è un momento abbastanza fortunato per le startup a caccia di fondi, grazie al programma europeo Horizon 2020 che stanzia 80 miliardi di euro in innovazione e ricerca. Una volta individuata l’idea giusta, che sia qualcosa di legato alle nuove tecnologie o un’impresa di tipo tradizionale, bisogna quindi trovare i finanziamenti più appropriati siano essi pubblici o privati.
Anche sui portali delle singole banche è possibile trovare varie forme di finanziamento. Ad esempio Unicredit offre un supporto economico fino a 100.000 euro. Il finanziamento ha una durata di massimo 7 anni. Il rimborso può essere effettuato in rate mensili, trimestrali o semestrali. Il tasso di interesse può essere sia fisso che variabile. Per accedere a questo finanziamento occorre essere iscritti alla C.C.I.A.A. da non più di 21 mesi; e dimostrare di disporre di mezzi propri per almeno il 30% del piano di investimento.
Se ci si vuole dunque lanciare nel mondo delle startup, se si ha l’idea giusta, bisogna quindi poi individuare il finanziamento più appropriato. Sul web vi sono molte informazioni a proposito, basta trovare la formula che meglio si adatta al proprio progetto.