Molte persone sono convinte che fumare sia un’ottima soluzione per perdere peso, dimagrire e recuperare la forma fisica: è questa un’opinione diffusa ma per molti estremamente errata e fuorviante. Eppure, se questa “teoria” è così praticata e accettata, esistono forse delle buone ragioni a suo suffragio?
Certamente il tabacco e la nicotina svolgono sull’organismo un’azione di forte inibizione dell’appetito: questo dato era già evidente in epoca precolombiana, quando gli abitanti del continente americano consumavano abitualmente foglie di tabacco per avvertire in misura minore lo stimolo della fame. In tempi più recenti, invece, sono numerose le ricerche scientifiche che hanno comprovato che in particolare tra le ragazze adolescenti vi sia un’inclinazione maggiore e statisticamente rilevante verso il tabagismo, associato alla perdita del peso (con tutte le implicazioni sociali che ciò comporta).
In ogni caso, per quanto il tabacco possa considerevolmente smorzare e ridurre l’appetito, non esistono prove che convalidino alcuna proprietà dimagrante legata al fumo di sigaretta: chi fuma non dimagrisce in modo particolare né riesce a mantenere il peso forma ideale in maniera più efficiente rispetto a chi non fuma. Nei prossimi paragrafi ci addentreremo più approfonditamente nella questione.
Fumare riduce l’adipe sì o no?
Il fumo come abbiamo detto, riduce il senso di fame ma pensare di tenere a bada l’appetito con una o più sigarette è un’idea quanto mai sbagliata: il fumo infatti ha effetti assolutamente nefasti sul gusto e sull’olfatto, deteriora i denti e porta all’aumento dell’incidenza del cancro alla lingua ed al cavo orale.
La nicotina senza dubbio aumenta la motilità gastrica, che conduce ad un minore bisogno di assunzione di cibo, e riduce i livelli di insulina presenti nel sangue, mitigando quindi la voglia di introdurre nell’organismo cibi zuccherati. La nicotina, infine, aumenta la quantità di adrenalina presente nel sangue ed agisce sulla muscolatura dello stomaco in modo tale che lo stimolo della fame venga temporaneamente inibito. La scienza ha inoltre dimostrato che spesso nei fumatori la funzionalità metabolica è superiore rispetto a quella dei non fumatori con la conseguenza che il dispendio energetico di chi fuma è maggiore rispetto a quello di chi non fuma. La nicotina ha poi effetti diuretici di rilievo e fa in modo che la concentrazione del calcio nel sangue si abbassi. Va ricordato anche che il fumo, pur inibendo l’appetito, ha effetti piuttosto debilitanti sull’organismo: produce infatti l’aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca.
In sostanza, il fumo non fa dimagrire, nel senso che non produce alcuna reale perdita di grassi: ciò che la nicotina induce è una riduzione – anche importante, ma tendenzialmente sempre meno efficace, nel tempo, nei fumatori di vecchia data – dell’appetito con un conseguente “crollo” dell’assunzione delle calorie che normalmente il soggetto introdurrebbe nell’organismo con il cibo. Fumare fa mangiare di meno – e quindi perdere peso, almeno in parte – ma l’effetto della nicotina sul dimagrimento non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello provocato da una sana alimentazione abbinata ad una attività sportiva praticata regolarmente, mediante la quale le calorie ed i grassi vengono bruciati attraverso esercizi aerobici, producendo, oltre al dimagrimento, la tonificazione dei muscoli impegnati nel lavoro sportivo. Il fumo, annullando o assopendo lo stimolo della fame e quindi rendendo più facile il digiuno e la diminuzione dell’intake calorico giornaliero, provoca in sostanza la sola riduzione della massa magra e dei muscoli, mentre la massa grassa resta esattamente lì dov’è – e dove non ci piace vederla! Quindi, chi fosse alla ricerca di un metodo per dimagrire è caldamente invitato a non prendere nemmeno lontanamente in considerazione l’idea di iniziare a fumare!
Smettere di fumare fa dimagrire?
Abbiamo visto che non c’è una correlazione scientificamente documentata tra gli effetti fisiologici che la nicotina produce (riduzione dell’appetito) e i risultati di tipo epidemiologico legati alla perdita di peso riscontrabili tra i fumatori e i non fumatori. Talvolta può capitare che i fumatori sul lungo periodo presentino una perdita di peso non costante e alcuni studi hanno riscontrato che di norma i fumatori pesano meno dei non fumatori, ma, come abbiamo visto, adottare il fumo come rimedio al sovrappeso non è una scelta vincente. Studi recenti pubblicati dalle università australiane del New South Wales e di Melbourne hanno rilevato chiaramente che fumare non fa dimagrire e che, per converso, smettere di fumare non fa ingrassare, smontando quindi un pregiudizio generalizzato che lega la rinuncia al fumo ad un destino di sicuro sovrappeso. L’Università di Bologna ha presentato uno studio in cui dichiara anzi che chi smette di fumare, oltre a recuperare una migliore funzionalità polmonare, è più incline ad abbracciare uno stile di vita più sano, all’insegna di attività sportiva regolare ed alimentazione equilibrata.
Fumo nemico della salute: per dimagrire bisogna praticare attività fisica!
Il fumo, quindi, oltre a non essere in alcun modo un alleato della linea, è un nemico giurato dell’apparato respiratorio: può produrre infatti irritazioni, bronchiti acute e croniche, enfisemi polmonari, asma, infezioni e aumento del catarro. Inoltre, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, il fumo aumentando la pressione arteriosa produce danni al sistema cardiocircolatorio, aumentando il rischio di infarto, ictus e aterosclerosi e causa anche impotenza ed invecchiamento precoce della pelle e dei tessuti. Il fumo è anche la causa principale di molte forme tumorali: oltre che alla bocca, alla lingua e all’esofago, può produrre tumori ai polmoni, alla vescica, al colon e al fegato e, per le donne, anche all’utero. Il fumo inoltre aumenta l’incidenza dell’osteoporosi mentre aumenta le chance di infertilità. Il fumo in gravidanza e il fumo passivo sono infine due comportamenti da evitare assolutamente per il bene di chi ci circonda.
In sintesi, quindi, l’unica via per dimagrire è quella di praticare con costanza attività fisica, mangiare in modo sano, dormire un numero sufficiente di ore e condurre una vita equilibrata nei ritmi. Perseguire l’illusione che un pacchetto di sigarette possa venire in soccorso in termini di riduzione dell’adipe produce solo effetti indesiderati e del tutto scongiurabili. Il fumo non fa bene e non coadiuva nessun comportamento virtuoso collaterale ma, semmai, produce sul lungo periodo danni molto gravi sia per l’individuo che per la collettività.