Stanno diventando sempre di più e sempre più pericolosi i gabbiani che vivono nelle nostre città italiane, ma anche nel resto d’Europa, tanto da lanciare l’allerta ai cittadini, che, secondo i fatti di cronaca, stanno subendo sempre più aggressioni da parte di questi uccelli, che seppure hanno sempre avuto il loro fascino, per il significato che per molti hanno, restano comunque animali carnivori.
Quali sono le città italiane maggiormente a rischio attacco?
Sono varie le città che sono più soggette ad attacchi da parte dei gabbiani, ma su tutte (in seguito anche alla questione della discarica di Malagrotta) c’è la capitale d’Italia: Roma; infatti nel capoluogo laziale, che è abbastanza distante dal mare, ci sono molti gabbiani, proprio perchè la discarica chiusa ha privato gli uccelli di una fonte importante di cibo.
Addirittura in Francia, con la testata giornalistica “Le Monde” si è parlato di questo fenomeno e della città di Roma che vive un periodo di degrado. Anche altre città italiane non possono dormire sonni tranquilli; Napoli, Venezia e Trieste anche presentano un numero elevati di gabbiani in città, soprattutto tanta paura tra i veneziani e i turisti che raccontano di attacchi di gabbiani durante aperitivi, pranzi o cene ai tavolini all’aperto.
Non solo l’Italia vive questo fenomeno, comunque; anche in Gran Bretagna, in Scozia e in Cornovaglia la presenza di questi uccelli è abbastanza elevata, e il premier Cameron ha deciso di prendere in mano la situazione e attuare dei provvedimenti con delle leggi specifiche che possano risolvere il problema e garantire la sicurezza dei cittadini.
Chi sono questi gabbiani, e perchè stanno diventando aggressivi?
La specie di gabbiani in questione è la Larus michahellis: gabbiani reali a zampe gialle che si nutrono di pesci, carcasse, uova, piccoli animali, rifiuti e anche altri uccelli (come piccioni), in quanto sono carnivori e possono trasformarsi in veri avvoltoi pur di nutrirsi. Grazie al loro becco riescono a uccidere e sventrare le loro vittime e con le feci si difendono da attacchi di disturbo.
Essendo una specie protetta, ma al contempo non esiste un ente preciso di protezione verso questi animali sinonimo di libertà, l’unico modo che potrebbe ridurre la presenza è quella di agire sulle uova; in genere ne depongono tre in un anno, e se si aggiungessero delle uova finte al nido o queste venissero siringate, si potrebbe prevenire che vengano covate altre uova.
Naturalmente diffondendosi in città, la loro aggressione (soprattutto a bambini e animali domestici) è dovuto alla loro necessità di cibarsi, ma questo sta di conseguenza spaventando la popolazione delle varie città più colpite dal fenomeno. Che il film “Uccelli” di Hitchcock stia diventando una predizione divenuta realtà?