L’Italia compie un passo in avanti sul fronte inquinamento, con il primo rifornimento di gas naturale liquefatto (LNG) che ha visto protagonista una nave del porto di Civitavecchia.
All’inizio della scorsa settimana, il centro marittimo di Civitavecchia è stato oggetto di un test molto importante, per ciò che riguarda i carburanti alternativi per una nave, ai fini di un inquinamento minore. Già diffuso da tempo presso diversi porti situati all’estero, il gas naturale liquefatto, noto anche con l’acronimo LNG, ha supportato per la prima volta in assoluto una nave in Italia.
Gas naturale liquefatto, le proprietà che lo rendono unico contro l’inquinamento
Come carburante alternativo, il gas naturale liquefatto presenta dei vantaggi incredibili rispetto ai prodotti utilizzati finora: con l’LNG non viene emesso in alcun modo ossido di zolfo e vengono ridotte al minimo le emissioni di ossido di azoto, pari al -90% rispetto ai consumi con i carburanti standard. Rispetto al carburante bunker, il gas naturale liquefatto aiuta anche nell’emissione di anidride carbonica, inferiore di circa un quarto.
Dove è maggiormente sviluppato il gas naturale liquefatto
L’esordio a Civitavecchia del gas naturale liquefatto è una novità soltanto per il nostro Paese, dal momento che in varie nazioni del Nord Europa è ormai diventato un vero e proprio standard in questo settore. In Finlandia, ad esempio, dal 1° gennaio 2015 (come in altri paesi del nord) ci saranno le aree ECAs, ossia Emission Control Area, dove è imposto un consumo di zolfo massimo pari allo 0,1% sulle emissioni totali.
LNG a Civitavecchia, il significato di questo episodio
A viaggiare con il carburante gas naturale liquefatto non è stata una nave italiana, bensì un rimorchiatore di una compagnia norvegese. Il test è comunque molto importante per il porto di Civitavecchia, dove si prevede (le date di realizzazione non sono ancora note) la costruzione di un centro di gas liquido. Con il passaggio della nave a LNG presso il porto, è stato perciò possibile verificare la capacità del porto.
Limiti alle emissioni di zolfo, Italia “in alto mare” rispetto al Nord Europa
In molti sono scettici riguardo i tempi di messa a punto del progetto LNG in Italia, che si preannunciano piuttosto elevati. A parlarne è Paolo Dal Lago di Assogasliquidi, che riversa la responsabilità nei confronti delle leggi sui limiti alle emissioni di zolfo, che se nel Nord Europa partiranno dal 2015, nel mar Mediterraneo sono previsti a partire dal 2025. Per questo motivo, le istituzioni non avrebbero motivo di premere per far accorciare i tempi di realizzazione dei progetti, per vedere in funzione il gas naturale liquefatto anche in Italia.