Non me ne vogliano i fan più accaniti, ma quando si parla di musica e di artisti, di gusti, di canzoni e di testi, c’è una sola cosa che sembra mettere tutti d’accordo, critici e non: a nessuno piace Gigi D’Alessio, escludendo forse il fedelissimo zoccolo duro della sua Campania. Ebbene, è proprio il momento di dire che non c’è mai stata bugia più grande, almeno dai tempi dell’abiura di Galileo.
Difficile pensare che le 20 milioni di copie che Gigi D’Alessio ha venduto finora suonino tutte negli impianti stereo di Napoli e provincia. Impossibile. Quindi, si mettano pure il cuore in pace i detrattori, perché Gigi ha davvero una fanbase da fare invidia, almeno all’80% dei cantanti italiani. E il pubblico si sa, va sempre conquistato, trattenuto, alimentato. In un modo o nell’altro.
A dimostrare il peso del suo seguito ci pensano anche i dati che provengono dall’estero: il suo album Ora, nel 2014, è arrivato al primo posto per le vendite nella classifica World Music di Billboard, l’istituzione musicale che l’industria discografica considera come la Bibbia del sentire moderno. 1 a 0 per Gigi e palla al centro. Tra le mura di casa, invece, Gigi D’Alessio ha trovato tra i suoi difensori nientemeno che Giulio Rapetti in arte Mogol, che ha scritto per lui e con lui, e dichiarato per di più di rivedere nel cantante partenopeo il lavoro e l’instancabilità di Battisti stesso. E con questa siamo già sul 2 a 0.
Malaterra, il tour mondiale di Gigi D’Alessio torna in Italia dopo l’esperienza europea e americana
Ancora scettici? Peggio per voi, perchè con la prossima notizia Gigi D’Alessio si prepara alla tripletta. Il tour con cui sta portando in giro il suo ultimo disco Malaterra, infatti, sembra proprio essere una consacrazione. Cominciata il 6 Settembre scorso davanti alla Reggia di Caserta, la tournèe ha preso il lungo e il largo per l’Europa, raggiungendo Francia, Regno Unito, Belgio e Germania, addirittura arrivando al gelo di Mosca.
Non contenti, Gigi & band, già che c’erano hanno fatto anche una capatina a Tokio e Shangai, passando per Sydney e Melbourne. Proprio in questi giorni comunque il tour è tornato a suonare in Italia, dopo qualche mese di stop. Andiamo a vedere le date dei concerti, i cui biglietti sono tutti disponibili su Ticketone.it (tranne quelli per la data di Taranto, riservati al circuito Bookingshow.it).
Mercoledì 6 Aprile – PADOVA – Gran Teatro Geox
Giovedì 7 Aprile – BOLOGNA – Teatro Manzoni
Sabato 9 Aprile – ROMA – Palalottomatica
Lunedì 11 Aprile – FIRENZE – Obihall
Giovedi 14 Aprile – TARANTO – Palamazzola
Gran finale col botto: Martedì 21 Giugno allo Stadio San Paolo di Napoli
Per quanto riguarda la scaletta, ogni tappa può essere soggetta a variazioni. Ciò che si sa per certo è che nel tour Malaterra, così come nell’album, Gigi D’Alessio ripropone i classici della musica napoletana, da Io mammeta e tu a O’surdato nnammurato. Cantando O’sarracino poi, Gigi non si è saputo trattenere sforando in Guaglione, il singolo più fresco del disco, che vede la collaborazione col giovane rapper romano Mattia Briga. Oltre a questa, tra le più papabili ci sono gli evergreen Non mollare mai , Quanti Amori e Non Dirgli Mai. Per non parlare della canzone che da il titolo all’album, Malaterra. Per chi fosse curioso comunque, la scaletta completa si saprà di sicuro a partire dal giorno dopo di ogni concerto. Così è la vita.
Sempre a Giugno, infine, il megatour chiuderà il cerchio con cinque date negli States, mentre noi staremo ancora qui, sintonizzati su Radio Subasio, a ripeterci quanto non ci piace Gigi D’Alessio.