Giovanni Veronesi: l’assassino sarebbe un suo conoscente
Dopo l’omicidio di Giovanni Veronesi a Milano, di pochi giorni fa, l’orefice ucciso con cinque colpi alla testa il 21 marzo scorso nella sua gioielleria di Brera, questa mattina è stato effettuato un fermo dai Carabinieri. Sarebbe stata recuperata anche parte della refurtiva.
Ricordiamo che Giovanni Veronesi era stato trovato morto in gioielleria dalla moglie, che l’aveva raggiunto in gioielleria, dopo aver provato a contattarlo più volte telefondandogli, senza che lui rispondesse. La donna, infine, aveva chiamato il 118.
Oggi il killer di Giovanni Veronesi ha finalmente un volto. Ad uccidere l’orefice 73enne nel suo negozio in via dell’Orso a Brera, sarebbe stato un uomo di mezza età che sarebbe stato ripreso dalle telecamere esterne al negozio di Veronesi. L’assassino appare di fianco, di spalle e con la testa un po’ piegata. Il reparto investigativo dei Carabinieri avrebbe in mano alcune porzioni di immagini di telecamere esterne che avrebbero ripreso l’uomo a volto scoperto e le avrebbero mostrate anche ad alcuni testimoni sentiti in questi giorni.
Quei frammenti sarebbero stati fatti vedere anche alla moglie di Giovanni Veronesi, la quale, però, non sarebbe riuscita a dare un nome all’assassino. In base alle indagini, gli inquirenti e gli investigatori ipotizzano che il gioielliere conoscesse l’assassino, spiegando perché avrebbe aperto la porta del negozio, lui che era così restio a far entrare persone sconosciute. L’omicidio sarebbe stato causato in seguito a una lite e potrebbe avere come causa motivazioni economiche e professionali.
Giovanni Veronesi, in base alle analisi della scientifica, è stato colpito prima tre volte con un’arma simile ad un punteruolo al torace e poi con un corpo contundente, probabilmente una statuetta che si trovava nel negozio, alla testa. Probailmnte è stato proprio il secondo colpo alla testa, inferto con molta forza, ad essere letale.
Oggi si terranno i funerali della vittima