Se chiunque parla o ha sentito parlare, almeno una volta, di Giubileo, è pur vero che non sempre tutti sono a conoscenza del significato e del valore che tale termine assume nella tradizione cattolica.
Il Giubileo, infatti, è un Istituto fondamentale per la tradizione e la storia della Chiesa cattolica. Il giubileo ha inoltre una storia secolare molto importante e un significato tutt’oggi ancora molto sentito nella comunità cattolica di tutto il mondo.
Vediamo quale è il suo significato, la sua storia e gli anni in cui ha avuto luogo il Giubileo.
Qual è il significato del Giubileo
Il Giubileo, per la Chiesa cattolica, assume un ruolo primario poiché indica un’indulgenza plenaria che concede a tutti i credenti, la remissione completa da ogni peccato commesso. Non solo però, il Giubileo è anche un’occasione di riconciliazione spirituale, conversione e penitenza sacramentale.
Per chi non è abituato a sentir parlare di questi concetti, facciamo una piccola parentesi, spiegando alcuni termini che forse aiutano a comprendere meglio il loro significato. Nell’ambito cattolico, il termine remissione (derivante dal verbo rimettere), allude alla rinuncia di quanto è dovuto. Nel caso specifico, il fedele compie un atto di rinuncia della pena per aver peccato. L’indulgenza che ne consegue è perciò la remissione della pena temporale per i peccati che sono stati ammessi durante la confessione e per i quali si è già ottenuto il perdono.
Il Giubileo viene chiamato anche Anno Santo, non solo perché viene iniziato e concluso con lo svolgimento di alcuni riti sacri, ma anche perché è volto a promuovere la santità di vita. Inoltre, il Papa – la massima autorità ecclesiastica – è colui cui spetta concedere l’indulgenza a tutti i fedeli che, in atteggiamento di devozione e pellegrinaggio, si recano a Roma, la terra simbolo della cristianità, per ricevere la sacra indulgenza e la benedizione in vita. Per ottenere quindi l’indulgenza occorre andare a Roma, o a volte, anche in una delle città individuate come sede del Giubileo, e recarsi presso una delle Basiliche maggiori, e cioè quelle chiese che hanno acquisito il titolo di “basilica”, il titolo di più alto grado concesso agli edifici di culto cattolico.
A Roma le basiliche maggiori sono quattro: San Giovanni in Laterano, San Pietro in Vaticano, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore.
Tuttavia il solo pellegrinaggio non basta ad ottenere l’indulgenza e la remissione dei peccati, occorre anche che il fedele osservi il sacramento della confessione dei peccati, molto caro alla tradizione cattolica, che faccia la comunione, che preghi e che svolga un’opera di misericordia o di pietà o di penitenza.
Il Giubileo oltre ad avere un significato affascinante ha anche una storia altrettanto carica di significato, la quale affonda le radici molto indietro nella storia. Vediamola di seguito.
La storia dietro al Giubileo
La tradizione del Giubileo, al dispetto di tutto, trae origine dalla cultura ebraica. Gli ebrei infatti, ogni 50 anni, deputavano un anno al riposo totale dei campi, in questo modo i terreni sfruttati per le coltivazioni venivano tenuti a riposo per consentire alla terra di riacquistare le sue proprietà fertilizzanti. Questa condizione comportava anche la liberazione, per quell’anno di riposo, di tutti gli schiavi impiegati per la lavorazione della terra e i terreni confiscati venivano distribuiti equamente così da appianare ogni diatriba e ogni disuguaglianza.
L’inizio dell’anno di riposo completo veniva accolto con un’apposita cerimonia di inizio, durante la quale si suonava il corno di un caprone precedentemente benedetto e poi sacrificato per l’occasione. Qualche studioso ha infatti intravisto proprio nel termine ebraico yobel (che vuol dire caprone), l’etimologia del termine Giubileo.
Tuttavia, nel corso della storia il Giubileo si è andato via via canonizzando, fino ad assumere la sua attuale istituzionalizzazione. Il primo Giubileo dell’era cattolica risale infatti al 1300, quando fu indetto per la prima volta dal papa Bonifacio VIII.
In questa occasione l’indulgenza plenaria veniva concessa a tutti coloro che avessero effettuato per 30 volte (15 per i forestieri o non romani) la visita alle basiliche di San Pietro in Vaticano e San Paolo Fuori le Mura.
Si trattò di una vera e propria novità, che portò un afflusso di pellegrini e fedeli davvero ingente per l’epoca, tanto da lasciare memoria anche nelle cronache e nella letteratura dell’epoca. Addirittura Dante, nella Divina Commedia, ricorda l’avvenimento.
Gli anni del Giubileo: le ultime edizioni e quando sarà in futuro
Nel corso degli anni, l’intervallo tra le date del Giubileo è andato spesso cambiando. Nel 1350 papa Clemente VI, per allinearsi al Giubileo ebraico, stabilì che la cadenza dovesse essere di 50 anni. Tuttavia papa Urbano VI decretò che l’intervallo sarebbe dovuto essere di 33 anni, per rappresentare simbolicamente gli anni della vita terrena di Gesù Cristo. Sarà poi papa Paolo II, nella seconda metà del XV secolo a fissare l’intervallo, ancora oggi valido, a 25 anni.
Questo tipo di Giubileo, quello che si verifica con un intervallo di 25 anni, è definito ordinario, proprio perché rispetta l’intervallo tradizionalmente sancito dalla Chiesa e pertanto potremmo definirlo, ufficiale.
L’ultimo Giubileo si è verificato nel 2000, pertanto il prossimo Giubileo dovrebbe avvenire nel 2025.
Può accadere tuttavia che alcuni pontefici, scelgano di indire dei Giubilei specifici al di fuori di quelli tradizionali, in questo caso si parla di Giubileo straordinario, per onorare ricorrenze particolari oppure per assecondare le esigenze spirituali dei fedeli. Nella storia si è verificato spesso che alcuni pontefici abbiano deciso di indire un Giubileo straordinario in occasioni particolari.
L’ultimo Giubileo straordinario, ad esempio, è stato quello indetto da Papa Francesco con la bolla pontificia Misericordiae Vultus ed è stato noto anche come il Giubileo straordinario della Misericordia, che ha avuto inizio l’8 dicembre 2015, nel giorno consacrato all’Immacolata concezione, ed è terminato il 20 novembre 2016. Tra le altre cose, questo giubileo viene anche ricordato perché è stato indetto cinquant’anni dopo la fine del Concilio Vaticano II, il più recente concilio ecumenico della Chiesa cattolica.
Indietro nel tempo poi, si ricorda il Giubileo straordinario indetto nel 1983 da papa Giovanni Paolo II e il giubileo straordinario indetto nel 2008 da papa Benedetto XVI per celebrare il bimillenario della nascita dell’apostolo Paolo, infatti quel Giubileo viene anche ricordato come Anno paolino.