L’inflazione prende di mira Roma e Milano assieme a Bolzano secondo i dati Istat, con aumenti che rendono il caro prezzi uno degli ostacoli più ardui da affrontare un po’ in tutta Italia. Andiamo a fare il punto della situazione, aiutandoci anche dei dati reali che stanno facendo molto discutere da circa un mese.
Istat, inflazione record a Roma e Milano
Con il cambio di stagione tra la serena estate e il duro periodo autunnale sono arrivate anche le brutte notizie. Secondo quanto si dice nei telegiornali e nelle trasmissioni a tema economico, pare che i prezzi al consumo possano subire degli aumenti da un momento all’altro, una vera manna per chi da anni si barcamena per tenere in piedi la “baracca”. Come se non bastasse, l’Istat ha reso noti i dati delle città col tasso di inflazione più alto. L’infelice podio spetta quindi a Bolzano, che è la città più cara del Paese, seconda Roma e al terzo posto Milano. Così, la capitale e il capoluogo lombardo si trovano ancora una volta ad avere a che fare con dati penalizzanti, proprio come abbiamo visto per la tassa di soggiorno richiesta ai cittadini romani e milanesi nel 2015.
Di conseguenza, facendo un po’ di conti si può notare che se la media nazionale dell’inflazione si aggira attorno al +0,2%, a Bolzano questa arriva addirittura al +0,7%, mentre Roma e Milano registrano rispettivamente +0,6% e +0,4%. In buona sostanza questo cosa significa? La risposta è solo una: i cittadini residenti nei comuni citati, ancor più a confronto degli italiani più in generale, dovranno fare i conti con un aumento delle spese.
Finanziamenti in crescita con il caro prezzi in tutta Italia
Se fino ad oggi ci si trovava già a contare gli spiccioli, ora non sarà affatto complicato trovare persone costrette a valutare, per sbarcare il lunario, soluzioni per ottenere un possibile finanziamento che dia loro la possibilità di tamponare eventuali emergenze. Arrivati a questo punto, tuttavia, è bene scegliere con cura l’azienda migliore a cui affidarsi, una scelta che come ci insegna la guida di Esperto Prestiti prevede un attento confronto dei tassi di interesse (fissi e variabili) e diversi accorgimenti come quello di tenere a bada il TAEG anziché il TAN, cifre che vengono erroneamente confuse da molti.
In pochi in questi ultimi anni sono riusciti a lasciare sotto il materasso qualche centinaio o migliaio di euro. La maggior parte degli italiani riesce a malapena a coprire le spese mensili e questi nuovi rincari faranno sicuramente sballare i conti a moltissime famiglie. Per capire bene basti pensare che una famiglia che vive a Roma, di tre persone, nel 2016 avrà una spesa annua pari a circa 201 euro in più rispetto a quella attuale.
Passando all’effetto del caro prezzi in quel di Bolzano la situazione peggiora ulteriormente. Arriviamo a ben 321 euro in più da spendere, mentre a Milano ci si ferma a “soli” 162 euro. Non si tratta di pochi spiccioli, come si può notare, e anche se queste cifre saranno spalmate nei dodici mesi dell’anno, incideranno comunque pesantemente sull’economia familiare.
Bari in controtendenza
In tutta Italia si respira un’aria particolarmente ardua come abbiamo visto finora, tra le grandi città che accusano l’inflazione che torna ad aumentare e anche i più piccoli comuni che evidenziano difficoltà nel contrastare il fenomeno del caro prezzi. D’altra parte, tuttavia, è bene citare Bari come un’eccezione alla regola che renderà sicuramente più spensierati, in vista del 2016, gli abitanti del capoluogo pugliese. La palma della città meno cara d’Italia va infatti proprio a Bari, dove non solo i prezzi non sono aumentati, ma sono addirittura scesi attestandosi al -0,4%. In questo caso le famiglie baresi arriveranno a risparmiare circa 108 euro su base annua. Un bottino non da poco per i cittadini, che anziché togliere loro fondi spendibili in beni di consumo li vede con un’importante somma aggiuntiva con cui affrontare il nuovo anno con ottimismo.