Finalmente è arrivata l’estate: ferie, viaggi e vacanze iniziano ad essere i protagonisti principali dei pensieri di milioni di italiani, ma purtroppo o piani di qualcuno possono essere rovinati da un fastidioso problema, l’influenza di luglio 2019. Ovviamente stiamo parlando di quella che di solito viene chiamata influenza estiva: si tratta per lo più di un poco simpatico omaggio dei virus parainfluenzali, quindi (al di là di una notevole somiglianza a livello di sintomi, seppur con durata ed entità minore) non ha niente a che vedere con l’influenza invernale. Vediamo come si può manifestare questa malattia e quali sono i migliori rimedi naturali per contrastarla e per guarire più in fretta dall’influenza intestinale, altro fastidio che può coinvolgere sia gli adulti che i bambini.
Le cause dell’influenza di luglio 2019
Nel corso degli ultimi anni pare che ci sia stata un’impennata dei casi di influenza estiva: la colpa di tutto questo viene data in primis ai cambiamenti climatici a cui il fisico fa fatica ad adeguarsi. Il vecchio proverbio “non ci sono più le mezze stagioni” non è mai stato così attuale: se la primavera ci accompagnava gradualmente dal freddo invernale alle elevate temperature estive, negli ultimi anni si può dire che si passa con troppa velocità dal giubbotto al costume da bagno. Gli sbalzi termici (anche nell’arco della stessa giornata) rappresentano i principali colpevoli dell’influenza di luglio: causano una sorta di paresi temporanea di quella che viene chiamata clearance mucociliare, con le ciglia viratili che non convogliano il muco dagli alveoli verso la trachea e i virus hanno via libera.
Quando si parla di sbalzi termici non si intendono solo le variazioni climatiche, ma anche quelle causate dall’uomo con un utilizzo non proprio responsabile dei condizionatori (con aria troppo fredda e secca negli ambienti chiusi). Quello ambientale però non è l’unico fattore che può dare origine all’influenza di luglio 2019: anche l’aspetto psicoemotivo infatti può scatenare delle strane reazioni nel sistema immunitario. Tutti noi consideriamo l’estate il periodo della spensieratezza, in realtà quando si arriva alla bella stagione si è talmente stanchi e la “necessità” di organizzare al meglio le vacanze può essere fonte di ansia e i livelli di stress sono altissimi; anche il cambio repentino della routine quotidiana può essere fonte di stress. Questo insieme di fattori porta il sistema immunitario a doversi reinventare all’improvviso un sistema di difesa diverso da quello che ha mantenuto durante il resto dell’anno.
Sintomi, durata, contagio e prevenzione
I sintomi dell’influenza di luglio sono abbastanza simili a quelli della malattia invernale; anche se possono variare un po’ in base al tipo di virus parainfluenzale che l’ha causata, i sintomi più comuni sono la tosse, la gola irritata, gli starnuti, il naso chiuso o che cola, la febbre, i dolori muscolari e una sensazione di malessere generale. Bisogna aggiungere che di solito gli adulti soffrono soprattutto dei fastidi che riguardano l’apparato respiratorio superiore, mentre tra i più piccoli sono più diffusi i problemi all’apparato respiratorio inferiore. Rispetto all’influenza invernale, i sintomi della malattia estiva si presentano in maniera più lieve e di norma scompaiono spontaneamente in tempi più rapidi: agli adulti possono bastare un paio di giorni per riprendersi, mentre i bambini hanno bisogno di un po’ più di tempo. Gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone che soffrono di patologie che indeboliscono il sistema immunitario rientrano nella categoria dei soggetti a rischio perché per loro il pericolo di andare incontro a complicazioni può essere più elevato, quindi con loro bisogna fare particolare attenzione.
Anche per quanto riguarda il contagio si possono notare delle analogie tra l’influenza invernale e la parainfluenza estiva: i virus si diffonde tramite le goccioline di saliva espulse da chi è già ammalato
quando respirano, parlano, tossiscono o starnutiscono. Il contagio diretto avviene quando si sta molto vicini ad una persona malata e si respirano queste goccioline di saliva, mentre il contagio indiretto avviene quando dopo aver toccato una superficie contaminata ci si porta le mani non pulite all’altezza di occhi, naso e bocca. Per l’influenza estiva non esiste un vaccino: l’unico modo di fare prevenzione è quello di seguire delle corrette abitudini che purtroppo vengono troppo spesso sottovalutate: la prima cosa da fare è lavarsi spesso le mani con il sapone o, quando si è fuori casa, con i gel a base d’alcol; è altrettanto importante evitare di toccarsi gli occhi e il naso con le mani sporche, coprirsi con un fazzoletto usa e getta il naso e la bocca quando si tossisce o si starnutisce ed evitare il contatto con le persone ammalate. Non sarebbe una cattiva idea limitare al minimo la frequentazione dei luoghi chiusi, umidi e affollati, che sono una vera e propria manna per i virus.
Ovviamente bisogna evitare gli sbalzi di temperatura di cui abbiamo parlato ad inizio articolo: la cosa migliore sarebbe vestirsi a strati (o a cipolla), in modo da potersi alleggerire o coprire velocemente e facilmente in modo da adeguarsi alle temperature esterne ed interne. Il condizionatore è sicuramente un prezioso alleato per contrastare il caldo torrido delle assolate giornate di luglio 2019, ma andrebbe usato con maggiore criterio: è vero che bisogna evitare che la temperatura degli ambienti in cui si soggiorna non vada troppo in alto, ma non bisogna neanche esagerare impostando temperature troppo basse. Anche quando si viaggia in auto bisognerebbe spegnere l’aria condizionata un po’ prima di arrivare a destinazione, evitando così una differenza troppo netta di temperatura quando si scende dal veicolo. È molto importante anche cambiare spesso l’aria negli ambienti di casa, aerando le stanze. I fattori ambientali e psicoemotivi di cui abbiamo parlato prima mettono a dura prova i sistemi di autoregolazione del corpo umano, che vanno aiutati con il riposo, riparandosi dal caldo e dal freddo eccessivi, bevendo molta acqua e mangiando in modo corretto ed equilibrato, con la frutta e la verdura che non possono mai mancare sulle nostre tavole.
Cure e rimedi naturali contro febbre e altri sintomi dell’influenza di luglio 2019
I sintomi dell’influenza di luglio 2019 scompaiono spontaneamente dopo pochi giorni: nella maggior parte dei casi non c’è nessun bisogno di ricorrere a medicinali; al massimo, se i sintomi sono davvero molto fastidiosi e se il medico è d’accordo, è possibile prendere dei farmaci sintomatici come gli antitussigeni per ridurre la tosse, gli antipiretici per abbassare la febbre e gli antidolorifici per soffrire un po’ meno. Gli antibiotici non vanno presi se non su precisa indicazione del medico (che in particolari condizioni può prescriverne l’uso per evitare complicazioni): stiamo parlando di malattie causate da virus, quindi l’assunzione di antibiotici oltre a non avere alcuna efficacia contro la malattia possono rivelarsi addirittura dannosi. Ma se non è necessario prendere le medicine si può fare qualcosa per rimettersi in forma il più presto possibile? Ovviamente sì: si può ricorrere ai classici rimedi naturali.
Per combattere l’influenza di luglio 2019 la migliore arma che abbiamo a disposizione è il riposo: diamo ascolto al nostro corpo ed evitiamo per un paio di giorni inutili sforzi, dandogli il tempo di riorganizzare le sue difese ed avere un recupero più rapido; per combattere lo stress non sarebbe una cattiva idea gestire le porprie giornate con un ritmo più rilassato e regolare. Bisogna poi bere molto (non solo acqua: vanno benissimo anche i tè, gli infusi e le tisane, però meglio evitare le bevande alcoliche e quella a base di caffeina) e stare leggeri a tavola: la frutta e la verdura sono indispensabili, soprattutto quelle che sono importanti fonti di vitamina C (oltre agli agrumi lo sono anche gli spinaci, i cavolfiori, i kiwi e i broccoli), e il brodo di pollo che oltre a fornire una buona dose di proteine può avere un effetto decongestionante se viene bevuto caldo.
Se si sente il bisogno di rifornire le riserve di energie si può sgranocchiare un po’ di frutta secca come noci, mandorle e pistacchi. Il miele calma la tosse e dà sollievo alla gola: lo si può usare anche al posto dello zucchero per dolcificare le tisane e gli infusi di cui abbiamo parlato qualche riga fa. L’aglio non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, visto che da sempre viene considerato un vero e proprio farmaco naturale, date le sue proprietà antisettiche e antibatteriche); anche lo zenzero è un preziosissimo alleato naturale della salute: riduce la nausea, allevia i dolori ed abbassa la febbre: può essere consumato come radice (masticando dei piccoli pezzetti) oppure può essere utilizzato per preparare delle tisane. Tra i rimedi della nonna più famosi per contrastare i sintomi dell’influenza è impossibile non citare i suffumigi (bisogna respirare i vapori provenienti da un contenitore pieno di acqua calda e qualche goccia di olio essenziale di eucalipto o menta, oppure con un cucchiaino di bicarbonato), gli impacchi e i pediluvi in acqua calda.
Influenza intestinale: cause, sintomi e rimedi naturali
L’influenza di luglio causata da virus parainfluenzali può rivelarsi una vera seccatura, ma la cosiddetta influenza intestinale può essere ancora più fastidiosa. Anche in questo caso il termine “influenza” viene usato un po’ a sproposito, visto che il vero nome di questa malattia è gastroenterite virale: possono essere diversi i virus che la scatenano e in base al tipo di virus i sintomi variano leggermente; ad ogni modo, la malattia nella maggior parte dei casi si manifesta con crampi e dolori addominali, diarrea e vomito. La febbre non è un sintomo molto comune, ma quando compare non raggiunge mai temperature particolarmente elevate. Anche in questo caso parliamo di un problema che svanisce spontaneamente in un paio di giorni: non è necessario assumere farmaci, ma vista la fastidiosità di alcuni sintomi è possibile chiedere al medico se è possibile prendere dei farmaci sintomatici (come gli antidiarroici ad esempio). È obbligatorio invece andare dal dottore se la malattia si protrae per tempi più lunghi e se si mostrano evidenti segni di disidratazione.
Il contagio può avvenire in diversi modi: avviene in modo diretto tramite persone già malate, in modo indiretto tramite oggetti contaminati (mettiamola così: usare le posate utilizzate prima da una persona malata senza prima averle lavate per bene non è una buona idea), oppure consumando alimenti e liquidi contaminati. Il vomito e la diarrea fanno perdere tantissimi liquidi: bisogna reintegrarli per scongiurare il rischio di disidratazione, che è il pericolo principale legato all’influenza intestinale. È necessario quindi bere molta acqua, ma anche tè (meglio se verde), tisane, infusi e brodi: se ci si rende conto che si fa fatica a trattenere i liquidi bisogna cercare di bere a piccoli sorsi. Il corso della malattia può esser suddivisa in due fasi: durante la fase acuta sarebbe meglio non mangiare nulla; durante la fase di ripresa invece bisognerà fare attenzione a reinserire i cibi solidi con gradualità nella propria alimentazione.
Si inizia quindi con piccole porzioni di cibi molto semplici da digerire (ad esempio le zucchine e le carote bollite o le banane mature) e con cibi secchi come fette biscottate e crackers. Piano piano sarà possibile passare anche alla carne bianca e al pesce cucinati in modo leggero. Nei paragrafi precedenti abbiamo detto che la frutta e la verdura non possono mai mancare; in questo caso invece bisogna andarci cauti, soprattutto con quelle ricche di fibre che possono stimolare la motilità intestinale (peggiorando così la situazione). Nell’elenco dei rimedi naturali per contrastare l’influenza intestinale non possono mancare il già citato zenzero (che come detto è in grado di ridurre la nausea e quindi frenare un po’ il vomito) e il limone (il cui succo calma la diarrea). L’assunzione di probiotici è utile per riportare l’equilibrio della flora batterica.