Ci avviciniamo all’arrivo della primavera: questo significa che l’influenza di marzo 2019 sarà meno invadente rispetto a quella di mesi scorsi? Cerchiamo di capire cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni e riepiloghiamo quali sono i sintomi e la durata della malattia negli adulti e nei bambini; diamo anche un’occhiata ai migliori rimedi naturali per superare la febbre, i problemi alle vie aeree e le altre manifestazioni tipiche dell’affezione, senza dimenticarci della cosiddetta influenza intestinale.
Influenza di marzo 2019: cosa dobbiamo aspettarci?
Marzo è il mese che viene indicato come parte finale della stagionale influenzale: la massima diffusione della malattia infatti si registra tra dicembre e il terzo mese dell’anno; in questo periodo dobbiamo aspettarci un netto calo dell’incidenza: il picco è stato registrato tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, ma non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia. Fino ad oggi nel nostro Paese sono state colpiti più di cinque milioni e mezzo di persone, ma si tratta di un bilancio destinato a salire ulteriormente (secondo le previsioni il numero complessivo dei casi dovrebbe aggirarsi intorno ai sei milioni). Per riuscire a difendersi al meglio è quindi necessario conoscere bene il “nemico”.
L’influenza è una malattia respiratoria causata dai virus influenzali; viene definita spesso malanno di stagione perché, come abbiamo detto prima, colpisce ogni anno nel periodo tra dicembre e marzo, anche se il suo impatto ogni anno è diverso. Si tratta di un’infezione delle vie aree (cioè naso, gola, polmoni, bronchi e trachea) che in genere dura dai due ai cinque giorni, anche se lo stato di affaticamento che la accompagna si può protrarre per un paio di settimane. Molto spesso le forme più lievi di influenza vengono scambiate per comuni raffreddori, visto che i sintomi in alcuni casi possono essere molto simili (starnuti, congestione nasale e gola irritata possono dare origine anche a mal di testa), ma se si tratta di influenza si nota la presenza di altri disturbi come i dolori articolari e muscolari, il senso di stanchezza e la febbre (tra qualche riga approfondiremo il discorso relativo ai sintomi). Anche la cosiddetta influenza intestinale spesso viene scambiata per semplice influenza, ma pure in questo caso si tratta di cose abbastanza differenti (anche di questo parleremo nel corso dell’articolo): raffreddore, influenza intestinale e influenza stagionale sono causati da virus diversi e i sintomi, seppur simili, non coincidono o si manifestano con diverse intensità.
Cause, contagio e sintomi in adulti e bambini
I responsabili dell’influenza stagionale sono i virus del genere Orthomixovirus; questi possono essere di tipo A, B e C, ma dando un’occhiata ai bollettini sulla sorveglianza virologica pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità si può notare che la maggior parte dei casi è legata a virus di tipo A (in particolare ai sottotipi H3N2 e H1N1, mentre solo una piccola percentuale è dovuta ai virus di tipo B. Purtroppo il contagio avviene in modo molto semplice è può verificarsi:
- in modo diretto, ad esempio utilizzando un bicchiere da cui aveva già bevuto una persona malata;
- per via aerea, respirando le goccioline di salive espulse da una persona malata che starnutisce, tossisce o parla;
- in modo indiretto, ovvero portandosi al naso, alla bocca o agli occhi le mani dopo aver toccato superfici o oggetti contaminati.
Proprio per questa facilità con cui si trasmette il virus è fondamentale stare attenti e fare prevenzione: ormai non possiamo più parlare del vaccino (le campagne di vaccinazione vengono organizzate tra le metà di ottobre e la fine di dicembre), ma sono diversi i comportamenti che, se seguiti, possono tenerci alla larga dall’influenza di marzo 2019:
- lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone oppure con salviettine disinfettanti o con soluzioni a base d’alcool;
- quando si starnutisce o si tossisce ci si dovrebbe coprire la bocca con un fazzoletto di carta, che va gettato subito;
- bisognerebbe evitare di toccarsi il naso, la bocca e gli occhi con le mani non pulite (ma questo è un discorso che vale per tutti i germi e non solo per i virus influenzali);
- aerare regolarmente le stanze in cui si soggiorna;
- evitare i luoghi chiusi e particolarmente affollati.
Se non si riesce ad evitare il contagio purtroppo si avrà a che fare con dei fastidiosissimi sintomi, che inizieranno a manifestarsi solo qualche ora dopo; i più comuni sono:
- la febbre, che si presenta all’improvviso aggiungendo temperature alte (tra i 38 e i 40 gradi);
- la congestione nasale;
- la tosse, spesso accompagnata da dolori al petto;
- i dolori muscolari e articolari;
- il mal di testa;
- la debolezza fisica.
I sintomi sono il risultato della reazione dell’organismo che cerca di difendersi dall’invasione dei virus: ad esempio la febbre è uno strumento del sistema immunitario che cerca eliminare i virus che non gradiscono le temperature elevate, mentre la tosse è il modo con cui il corpo tenta di “buttare fuori” gli ospiti indesiderati intrappolati nel muco, che viene espulso per evitare che raggiungano i polmoni.
Influenza stagionale e influenza intestinale: quanto durano?
Chiunque può esser colpito dai virus dell’influenza e nella maggior parte dei casi la malattia sparisce spontaneamente (la febbre e i dolori svaniscono di solito dopo due/quattro giorni, mentre gli altri disturbi di norma non si trascinano per più di una settimana, anche se la sensazione di debolezza può durare un po’ più a lungo; di solito ai bambini serve qualche giorno in più per recuperare), ma bisogna aggiungere che ci sono alcune categorie di persone che corrono maggiori rischi di complicazioni. Rientrano tra le categorie a rischio i bambini molto piccoli, gli anziani, le donne incinta oltre il terzo mese e le persone che soffrono di patologie croniche (diabete, malattie ai polmoni, malattie al cuore…): tutti loro devono prestare particolare attenzione. Le complicazioni più comuni sono le polmoniti e le bronchiti, ma si possono registrare anche encefaliti, meningiti e convulsioni.
Anche l’influenza intestinale è causata da un’infezione virale, ma si parla di altri tipi di virus (Rotavirus, Adenovirus, Norovirus e Astrovirus) e i suoi sintomi, seppur simili a quelli della malattia stagionale, sono un po’ differenti: nausea, diarrea e vomito sono le sue manifestazioni più comuni, ma a seconda del virus che la causa si possono palesare anche dolori addominali, giramenti di testa, sensazione di malessere generale e debolezza; raramente si presenta anche la febbre e quando lo fa non raggiunge mai temperature molto elevate. Un’altra cosa comune con l’influenza stagionale è la facilità di contagio, che può avvenire sia in modo diretto fa soggetti già malati oppure tramite ingestione di cibo o di acqua contaminati. Ci sono poi diversi fattori di rischio che fanno aumentare le percentuali di contagio: l’età (gli anziani e i bambini si ammalano più facilmente rispetto agli adulti sani), la famigliarità, l’utilizzo di antibiotici, il sistema immunitario indebolito. Di norma la malattia svanisce spontaneamente in pochi giorni (di solito due, massimo cinque), anche se ci sono casi gravi in cui il problema si trascina anche per più di una settimana.
Farmaci e rimedi naturali
Non è necessario ricorrere ai farmaci per guarire dall’influenza di marzo 2019: come detto, i sintomi della malattia svaniscono nel giro di qualche giorno. Su consiglio del medico è comunque possibile prendere dei farmaci sintomatici come antipiretici per abbassare la febbre, antinfiammatori per ridurre i dolori, spray per alleviare il dolore alla gola e così via. Non servono assolutamente a nulla gli antibiotici (vanno presi solo se il dottore, esaminando il caso specifico, ritiene che siano necessari): l’influenza è di origine virale e non batterica, quindi non vanno presi perché oltre ad essere inutile la loro assunzione potrebbe rivelarsi controproducente. Anche la gastroenterite virale guarisce spontaneamente in pochi giorni senza per forza ricorrere all’uso di farmaci: il medico può consigliare un farmaco sintomatico come l’antidiarroico (che comunque non può essere preso dai bambini sotto i 12 anni).
I rimedi per contrastare la febbre e gli altri sintomi dell’influenza di marzo 2019
Ma se non è necessario prendere medicine per guarire dall’influenza come si può fare per rimettersi in forma il più presto possibile? Ecco che entrano in gioco i rimedi naturali. Cominciamo con quelli più indicati per la classica influenza stagionale: al primo posto bisogna mettere il riposo; rimanendo un po’ a letto si dà all’organismo la possibilità di recuperare le energie per contrastare a meglio il virus e si evita di contagiare altre persone. Poi è molto importante bere (acqua, ma anche tisane o altre bevande non alcoliche), anche se spesso in questa fase la nausea potrebbe far venire meno la voglia di assumere liquidi e mangiare. Invece proprio l’alimentazione può svolgere un ruolo fondamentale: il brodo di pollo è un famosissimo alleato contro le infezioni virale e se viene consumato caldo può contrastare anche la congestione nasale. La frutta e la verdura sono ricche di acqua (e quindi aiutano a scongiurare il rischio disidratazione), ma anche di sali minerali, vitamine e molecole che possono rivelarsi molto utili grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti (agrumi, peperoni, kiwi e pomodori sono gli alimenti più consigliati). Il miele può aiutare a dare energia per contrastare la fiacchezza, ma può anche essere utile contro il mal di gola e il raffreddore; lo zenzero è perfetto per combattere i dolori articolari, ma può anche pulire le vie aeree ed è efficace contro la nausea; l’aglio ha tante proprietà benefiche ed è anche un potente disinfettante per gola e naso. I fumenti con acqua bollente, bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale di eucalipto (ma anche il tea tree oil va benissimo) possono liberare il naso chiuso.
Anche quando i sintomi sembrano essere spariti bisogna continuare a dare all’organismo quello di cui ha bisogno per recuperare la piena efficienza del sistema immunitario ed è possibile farlo sempre tramite l’alimentazione. Si può fare il pieno di vitamina A con le uova, il latte, il burro, il formaggio e il fegato, ma anche nella verdura e nella frutta arancioni, gialle e rosse; la vitamina B1 si trova nei legumi, nei cereali, nel lievito di birra e nella carne di maiale; la vitamina B2 si trova nei cereali integrali, nel grano, nella carne, nel lievito di birra e nel fegato; della vitamina C ne abbiamo parlato prima; la vitamina E si trova nelle olive e nei semi di grano. La carne, il rosso dell’uovo, il cacao e le noci sono fonti di zinco, mentre il selenio si trova in cereali, carni e fegato.
I rimedi naturali contro la gastroenterite virale
Anche per quanto riguarda l’influenza intestinale il riposo è fondamentale, ma in questo caso, visto che il pericolo più grosso è rappresentato dalla disidratazione, è ancora più importante bere molti liquidi (acqua, tè, tisane e così via). Nella fase più acuta si dovrebbe smettere di mangiare (può esser difficile anche trattenere i liquidi, quindi bisognerà assumerne in piccole quantità); quando si passa alla fase di recupero sarà possibile reinserire gradualmente gli alimenti solidi, iniziando con cibi facilmente digeribili come il riso, le fette biscottate e il mais. In questo caso bisogna fare un po’ di attenzione con frutta e verdura: sono ricche di fibre e di acqua e possono smuovere l’intestino; all’inizio è meglio preferire le zucchine e le carote bollite, le banane mature e qualche spicchi di mela. Il parmigiano (unico derivato del late concesso in questo momento) e il petto di pollo possono essere le giuste fonti di proteine. I probiotici sostengono la flora intestinale e potrebbero essere molto utili per limitare il numero delle scariche. Il rimedio naturale più famose è il limone, che aiuta a calmare la diarrea, ma anche il già citato zenzero può essere d’aiuto. Vanno evitti i cibi fritti o particolarmente conditi, i latticini, il cioccolato e i dolci.