L’influenza stagionale si sta facendo sentire eccome: l’incidenza sembra essere superiore a quella degli anni passati e molti esperti sono convinti che il picco ci sarà proprio nel periodo di Natale; diamo un’occhiata ai sintomi che possono manifestarsi su bambini e adulti, dalla febbre alta ai problemi intestinali, vediamo quanto può durare l’affezione e alcune cure naturali per superarla.
Influenza 2016-2017: il picco a Natale
In soli due mesi l’influenza 2016-2017 ha già colpito circa mezzo milione di italiani: i dati comunicati da pediatri e medici di famiglia affermano che attualmente si contano 1,89 casi ogni mille assistiti; la percentuale è molto più alta nella fascia dei bambini con meno di quattro anni (6 su mille). Numeri più alti rispetto agli anni scorsi, ma nonostante le cifre siano già elevate, i medici hanno registrato un calo delle vaccinazioni da parte degli anziani: solo il 55% degli ultra sessantacinquenni ha scelto di proteggersi dai virus circolanti.
Ad ogni modo c’è tempo fino al 31 dicembre per sottoporsi al vaccino: il picco è previsto per il periodo di Natale e il presidente di Happy Ageing (L’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo) Michele Conversano ribadisce l’importanza della vaccinazione, uno strumento fondamentale per ridurre il numero delle morti causate dalle complicanza da influenza. I medici spesso si lamentano per la diffusione di notizie sbagliate o insufficienti in merito ai vaccini che, accostata ad una generale sottovalutazione di questa malattia, ha portato alla progressiva riduzione del numero di persone che sceglie di proteggersi (tra il 2004 e il 2014 gli anziani che hanno scelto di farsi vaccinare sono diminuiti del 10%).
Sintomi, contagio e durata dell’affezione per bambini e adulti
I sintomi dell’influenza che raggiungerà il suo picco nel periodo di Natale 2016 sono rappresentati da febbre alta (può manifestarsi anche a qualche giorno di distanza dal momento del contagio), mal di testa, tosse, dolori articolari, sensazione di stanchezza e, in alcuni casi, vomito e diarrea. Nei casi in cui l’influenza si manifesti in forma più lieve i sintomi più comuni sono il mal di gola e la tosse, mentre la febbre potrebbe anche non comparire. Nei bambini l’affezione si manifesta di solito in modo più rapido e con sintomi più forti (e i problemi intestinali sono più diffusi tra i più piccoli). Il periodo di incubazione può essere di 1-4 giorni, mentre la durata dell’influenza può arrivare fino a sette giorni per gli adulti e fino a dieci giorni per i bambini.
Chi ha l’influenza può contagiare gli altri anche a distanza di due metri; la trasmissione può avvenire in modo diretto attraverso le goccioline di saliva diffuse da un malato tossendo, starnutendo o anche semplicemente parlando. Si può essere contagiati anche portandosi le mani su bocca o naso dopo aver toccato un oggetto o una superficie “contaminati”. Ovviamente il modo migliore per evitare il contagio è quello di stare alla larga dalle persone malate, e queste dovrebbero cercare di stare a casa per recuperare in fretta ed evitare di trasmettere l’affezione agli altri. Bisogna lavarsi spesso le mani con acqua e sapone (o con delle salviette a base d’alcol) e visto che i virus riescono a resistere negli ambienti umidi e a bassa temperatura, è meglio evitare i luoghi affollati che presentano queste caratteristiche.
I rimedi: farmaci e cure naturali
Per quanto riguarda i rimedi è possibile ricorrere ai farmaci o alle cure naturali. Parlando di farmaci bisogna sottolineare che gli antivirali non possono essere considerati un’alternativa al vaccino e che devono essere assunti solo su consiglio del medico; i soggetti non a rischio possono assumere i medicinali sintomatici per alleviare i sintomi. Le cure naturali, a cui spesso si fa riferimento definendoli “rimedi della nonna”, sono tantissime; l’alimentazione assume un ruolo importantissimo: frutta e verdura non possono mai mancare, cipolla e aglio hanno grandi proprietà espettoranti e antisettiche, il brodo di pollo contiene delle importanti proteine e, consumato caldo, aiuta nella fluidificazione di muco e catarro, così come può fare il miele, che aiuta anche a calmare la tosse. Se l’influenza ha causato congestione nasale un ottimo rimedio è rappresentato dai suffumigi, mentre chi ha problemi intestinali deve assumere molti liquidi per reidratare l’organismo. Di fondamentale importanza anche il riposo.