Parliamo dell’influenza di novembre 2018: riepiloghiamo quali possono essere i sintomi con cui si manifesta, vediamo come prevenirla o curarla con i rimedi naturali e scopriamo se è necessario assumere dei farmaci per guarire in fretta. L’autunno era iniziato con temperatura ben al di sopra della media, ma in questi giorni il maltempo sta condizionando non poco le nostre giornate: il freddo e gli sbalzi di temperatura favoriscono la circolazione dei virus influenzali e sono già tanti gli italiani che hanno a che fare con tosse, febbre, raffreddore e, i più sfortunati, problemi intestinali.
Che stagione influenzale sarà?
La nominiamo spesso, a sappiamo veramente cos’è l’influenza? Si tratta di una malattia respiratoria a carattere stagionale (colpisce di solito tra ottobre e marzo, con i picchi che si raggiungono tra gennaio e febbraio) causata dai virus influenzali e famosa per l’essere molto contagiosa; nella stragrande maggioranza dei casi la malattia non comporta grandi problemi, ma sono diversi i motivi per cui non è il caso di sottovalutarla (alcune categorie di soggetti possono andare incontro a complicanze). L’impatto dell’influenza ogni anno diverso: cerchiamo di capire come sarà quella di quest’anno e soprattutto vediamo come prevenirla e affrontarla in questo mese di novembre 2018.
Secondo le ultime dichiarazione degli esperti, quest’anno i peggiori nemici saranno i virus B e AHN1 e nel periodo tra l’autunno e l’inverno saranno circa cinque milioni gli italiani che verranno costretti a letto dall’influenza. Sarà quindi una stagione influenzale di intensità media, ma si tratta di previsioni e non di certezze (anche ‘anno scorso era stata pronosticata un’intensità media e invece abbiamo affrontato una delle epidemie più pesanti degli ultimi tempi). Il brusco abbassamento delle temperature di questi giorni ha già portato ad un incremento dei contagi, quindi è molto importante conoscere già da ora come prevenire e come combattere l’influenza di novembre 2018.
Influenza novembre 2018: sintomi e durata
L’influenza colpisce le vie aeree (gola, naso, polmoni, bronchi e trachea) e si può manifestare a livelli di entità diversi: le forme più lievi possono sembrare dei banali raffreddori, mente quelle più pesanti comportano una serie di problemi che possono prolungarsi per più giorni. I sintomi tipici dell’influenza sono:
- gola irritata;
- congestione nasale;
- starnuti;
- tosse;
- mal di testa;
- dolori articolari e muscolari;
- sensazione di debolezza;
- malessere generale;
- febbre alta (di solito tra i 38,5° e i 40°).
La malattia dura di solito tra i tre e i cinque giorni, anche se in alcuni casi può prolungarsi fino ad un paio di settimane (soprattutto la sensazione di debolezza fisica può trascinarsi per più giorni). Si è contagiosi anche nelle 24/48 ore prima che si manifestino i sinotmi e lo si rimane anche qualche giorno dopo che questi saranno spariti (per i bambini servono tempi anche più lunghi).
Questo discorso vale per le persone sane e per i soggetti che non rientrano nelle categorie a rischio: purtroppo in alcuni casi si possono manifestare delle complicanze come bronchiti, polmoniti, otiti, sinusiti e l’aggravamento delle malattie già esistenti. Tra i soggetti che devono prestare maggiore attenzione ci sono gli anziani, i bambini fino ai 5 anni, le persone che soffrono di malattie croniche e quelle che sono sottoposte a terapie che possono indebolire il sistema immunitario, il personale sanitario, gli obesi e le donne incinta.
Contagio e prevenzione
I virus influenzali si trasmettono per via aerea e purtroppo il contagio è molto facile: basta venire a contatto con le goccioline di saliva prodotte da un soggetto malato mentre starnutisce, tossisce o parla (contagio diretto) oppure portare le mani alla bocca, al naso o agli occhi dopo aver toccato una superficie o un oggetto contaminato (contagio indiretto). Gli ambienti chiusi e affollati sono quelli è più facile essere “colpiti” dai virus. Il modo migliore per combattere l’influenza di novembre 2018 è quindi fare prevenzione.
L’arma più importante (e anche l’unica specifica) per contrastare l’influenza è il vaccino: proprio in questi giorni sta partendo in tutte le Regioni italiane la campagna di vaccinazione; la somministrazione è gratuita per lcune categorie di persone; i medici consigliano di fare il vaccino prima di Natale (diciamo tra novembre e dicembre). Si può fare prevenzione anche seguendo dei semplici comportamenti, come lavarsi spesso e bene le mani con sapone per almeno trenta secondi (troppa gente sottovaluta l’importanza di questo gesto), mettendosi le mani davanti a naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce, utilizzando per soffiarsi il naso dei fazzoletti di carta da gettare immediatamente dopo l’uso ed evitando i luoghi chiusi e affollati.
Farmaci e rimedi naturali contro febbre, tosse e raffreddore
Ma se si viene contagiati cosa bisogna fare? Le persone in forma che non rientrano nelle categorie a rischio di solito non hanno bisogno di ricorrere ai farmaci per superare la malattia: basta un po’ di riposo e qualche accorgimento (tra poco vedremo i rimedi naturali che permettono di guarire meglio). Su indicazione del medico è possibile prendere dei medicinali per alleviare i sintomi: per abbassare la febbre o calmare i dolori ad esempio si possono prendere paracetamolo e ibuprofene. Tutto questo in attesa che arrivi anche dalle nostre parti il Xofluxa (la pillola che sembrerebbe in grado di contrastare l’influenza nell’arco di 24 ore) di cui si sta parlando davvero tanto in questi giorni e che presto sarà commercializzata negli Stati Uniti.
Ovviamente il discorso cambia per i soggetti a rischio e quando (anche si persone sane) i sintomi si manifestano per tempi lunghi: in questi sarà il medico ad indicare la giusta terapia. Ad ogni modo bisogna evitare e cure fai da te e l’assunzione “a caso” di antibiotici (ovviamente se non prescritta dal dottore): l’influenza ha natura virale e sarebbe del tutto inutile prenderli.
Il primo rimedio naturale è il riposo: in presenza di sintomi è meglio restarsene a letto, in questo modo si dà al corpo la possibilità di rimettersi e si evita di contagiare gli altri. Per favorire un decoro più rapido dell’influenza è importantissima l’alimentazione. Per aiutare il sistema immunitario non possono mancare i cibi ricchi di vitamina C (gli agrumi, gli spinaci, le carote, i broccoli e i kiwi sono fonti importanti); l’aglio è stra noto per le sue proprietà benefiche, così come anche lo zenzero, che oltre a combattere il mal di gola e a “pulire” le vie aeree è utile anche contro i dolori articolari.
Per dare sollievo alla gola e calmare il raffreddore il miele è un alleato importante: quello di eucalipto e di timpo sono perfetti per i raffreddore, mentre per il mal di gola si consigliano quelli di melata o manuka. Il miele può dare aiuto anche per superare il senso di spossatezza, così come il ginseng. L’artiglio del diavolo è uno dei rimedi naturali più utilizzati per alleviare i dolori articolari; le tisane (zenzero e cannella) e i suffumigi (magari con un po’ di bicarbonato e qualche goccia di essenza di eucaplito) sono altri strumenti da non sottovalutare. Il dolore alla gola si può ridurre mangiando delle caramelle.
Influenza intestinale novembre 2018: cause, sintomi, rimedi e alimentazione
Alla classica influenza stagionale a novembre si possono verificare casi di influenza intestinale: anche questa malattia si diffonde maggiormente durante i cambi di stagione, ma è causata da altri tipi di virus, ognuno dei quali comporta delle conseguenze leggermente diverse; a prescindere dal tipo di affezione, la gastroenterite virale si manifesta con diarrea, vomito e nausea, mentre a seconda del virus possono comparire in forma più o meno lieve altri sintomi come i dolori addominali, il senso di malessere generale, la mancanza di appetito, la debolezza e i giramenti di testa; è rara la presenza di febbre, che on ogni caso non dovrebbe arrivare a temperature alte. Anche in questo caso la malattia guarisce spontaneamente nel giro di un paio di giorni, senza bisognao di ricorrere a farmaci (se i sintomi durano per più tempo è meglio sentire il proprio medico).
Per l’influenza intestinale non esiste un vaccino o un farmaco specifico, quindi per fare prevenzione e per contrastare la malattia bisogna mettere in pratica dei comportamenti e seguire una correta alimentazione. È importante lavarsi le mani spesso, disinfettare le superfici di casa e le zone dove si preparano i cibi, evitare il contatto con le persone malate ed evitare di mangiare cibi o bere bevande potenzialmente contaminati. Anche in questo caso il riposo svolge un ruolo importantissimo ed è fondamentale bere molto per recuperare i liquidi perso con vomito e diarrea.
Durante la fase acuta sarebbe meglio evitare di mangiare, mentre nella fase di recupero bisognerà gradualmente reintrodurre i giusti alimenti: si inizia con le fette biscottate e il riso, poi alle carote e alle zucchine bollite, alle banane mature e alle mele; gli altri tipi di frutta e verdura vanno ripresi con calma, perché sono ricchi di acqua e fibre e potrebbero sollecitare un intestino già particolarmente stressato. Per quanto riguarda le proteine animali semaforo verde per brodo di pollo e parmigiano (da evitare tutti gli altri latticini, oltre ai cibi grassi, ai fritti e ai dolci). Tra i rimedi naturali segnaliamo lo zenzero (calma i dolori gastrici e riduce la nausea) e il limone (efficace contro la diarrea); può essere utile assumere i fermenti lattici.