Ci siamo: il conto alla rovescia per l’inizio dei saldi estivi è praticamente finito e tra poche ora potrà cominciare la corsa all’acquisto, alla ricerca dell’affare perfetto; in Sicilia la stagione dei saldi è già iniziata, mentre in Lombardia, Lazio, Toscana, Campania, Piemonte e in tutte le altre regioni italiane si dovrà attendere il 2 luglio 2016.
2 luglio, iniziano i saldi estivi: il calendario di Lombardia, Toscana, Piemonte, Lazio e Campania
Quindi non c’è pericolo di sbagliare: quest’anno meno confusione per quanto riguarda l’inizio degli sconti, con una data unica per tutta Italia. Bisogna comunque tenere d’occhio il calendario perché se la data d’inizio è comune in tutto il Paese, ciascuna Regione ha fissato una sua data di chiusura della stagione dei saldi estivi 2016. In Lombardia infatti le vendite di fine stagione termineranno il 30 agosto, proprio come in Toscana e in Campania; nel Lazio invece dureranno sei settimane, mentre in Piemonte possono durare 8 settimane, anche non consecutive. Per attirare più clienti diversi centri commerciali e negozi resteranno aperti anche dopo il normale orario di chiusura: a Milano, ad esempio, per gli esercizi di corso Buenos Aires il 2 e il 13 luglio ci sarà la Notte dei saldi con negozi aperti fino alla mezzanotte.
La spesa media sarà di quasi 70 euro a persona
Inutile dire che questo è un periodo particolarmente atteso sia dai clienti che dai commercianti. I primi infatti hanno la possibilità di togliersi qualche sfizio che senza i ribassi non si potrebbe permettere, mentre i secondi hanno la possibilità di recuperare qualcosa sugli incassi dopo un inizio di estate non proprio da urlo (a causa anche e soprattutto del maltempo che ha contraddistinto quasi tutto il mese di giugno). La novità del 2016 è la data unica d’inizio per tutte le Regioni d’Italia, decisione accolta con entusiasmo dagli esercenti, mentre non sembrano esserci differenze rispetto all’anno scorso per quanto riguarda la spesa: come dodici mesi fa infatti la spesa media si dovrebbe mantenere poco sotto i 70 euro a testa (poco più di 230 euro per ogni famiglia).
I consigli: conservare lo scontrino, girare tra i negozi e fare shopping con le idee chiare
Non è possibile “sopravvivere” alla stagione dei saldi estivi senza l’immancabile guida con i consigli per approfittare al massimo di questo periodo dell’anno. Il primo consiglio è quello di conservare lo scontrino, perché non è assolutamente vero che i campi in saldo non possono essere cambiati: se l’articolo è difettoso il negoziante deve cambiarlo e si hanno due mesi di tempo per denunciare il difetto (ovviamente il negoziante può scegliere di rifiutare il cambio se l’articolo non presenta difetti ma è solo un acquisto sbagliato). Diffidate dai negozi che magicamente, all’inizio del periodo di sconti, presentano scaffali pieni di merce in saldo: gli sconti devono essere applicati sugli “avanzi” della stagione in corso, ma molti li utilizzano per piazzare anche dei fondi di magazzino.
Un altro consiglio che spesso viene dato è quello di girare tra vari negozi prima di acquistare; solo così è possibile accertarsi della reale entità dello sconto e fare degli utili confronti: basta fare un giro in più per trovare prezzi più bassi o qualcosa che piace di più. Prima di andare a fare shopping bisognerebbe avere le idee chiare su cosa si vuole comprare: in questo modo si eviterà di comprare troppe cose che in realtà non occorrono e il negoziante farà più difficoltà ad influenzarci. Bisognerebbe sempre controllare le etichette dei capi che si vogliono acquistare e, se possibile (il negoziante non è obbligato), provarli in camerino per evitare di acquistare taglie sbagliate.
Diffidare dai supersconti e controllare il cartellino
Bisogna diffidare anche da chi propone saldi estivi con sconti superiori al 50% (ovviamente questa vale come indicazione, non si può generalizzare): spesso dietro queste promozioni si celano vendite di fondi di magazzino o prezzi iniziali gonfiati. Per evitare brutte sorprese si potrebbe andare in negozi che già si conoscono e di cui si ha fiducia. Nel cartellino deve essere indicato il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo finale e la merce in offerta deve essere separata da quella venduta a prezzo pieno. Se sulla porta del negozio sono presenti gli adesivi su cui è scritto che si può pagare con carta di credito o bancomat, queste forme di pagamento devono essere accettate anche per la merce in saldo.