Pochi insegnanti di sostegno in Italia, non sufficienti per coprire gli studenti disabili in continuo aumento. Il dato è stato evidenziato dall’Istat, nel rapporto annuale sull’integrazione dei disabili a scuola.
Dal rapporto Istat 2014 sugli studenti disabili nelle scuole primarie e secondarie di primo grado è scaturito che gli insegnanti di sostegno in Italia sono un numero insufficiente, in funzione dei ragazzi affetti da disabilità a scuola che sono invece in aumento. Non accade spesso, purtroppo, di assistere alle richieste delle famiglie riguardanti l’aumento di ore di sostegno, spesso ottenibile soltanto con un ricorso al Tar. A proposito di quest’ultimo fattore, in età primaria una famiglia su dieci presenta ricorso, percentuale che scende al 7% nella fascia tra gli 11 e i 13 anni, comunque troppo elevata.
Nella nostra penisola, sono infatti presenti 150 mila studenti disabili, il cui studio è curato da appena 74 mila insegnanti di sostegno: meno della metà. Il problema è molto accentuato al nord secondo il rapporto Istat, dove ogni settimana vengono dedicate agli alunni appena 10,5 ore in media tra scuola primaria e secondaria. Al centro è meno allarmante la situazione (11,6 ore), mentre al sud viene dedicato più tempo in assoluto ai disabili, ben 13,8 ore che creano un divario assoluto rispetto alle regioni del nord Italia.
Gite scolastiche “vietate” agli studenti disabili
Un fenomeno che allarma decisamente è il capitolo del rapporto Istat riferito alle postazioni informatiche e alle iniziative culturali della scuola. Quasi il 30% degli istituti italiani è sprovvisto di attrezzatura (PC e altri strumenti) in grado di consentirne il regolare utilizzo ai diversamente abili, anche tramite l’aiuto degli insegnanti di sostegno. Lascia invece a bocca aperta il fenomeno sulle gite scolastiche d’istruzione di più giorni, a tutti gli effetti “vietate” agli studenti disabili: nelle scuole primarie soltanto in un caso su quattro sono loro accessibili, mentre nelle secondarie uno su due.