L’intervento di cataratta è una operazione che si può effettuare sia privatamente che via ASL, con costi ovviamente diversi. Scopriamo nei dettagli costo e durata, periodo di convalescenza e precauzioni da tenere a mente sia pre che post intervento. Sebbene si tratti di una patologia che si manifesta solitamente in età avanzata, in alcuni rari casi può presentarsi anche prima dei 50 anni.
Costo dell’intervento di cataratta e differenze privato-pubblico
In questo articolo ci occupiamo di un problema che purtroppo riguarda molte persone. Stiamo parlando della cataratta, che colpisce l’occhio danneggiando la vista. Vediamo come si può curare e quali sono i costi dell’intervento. Nel caso in cui si manifestino insieme diversi sintomi della cataratta, è bene farsi visitare al più presto da un medico esperto in materia. Come confermato da tutti i medici infatti la tempistica in questo caso è fondamentale: prima viene trattato il problema e meglio è per l’occhio. Come possiamo riconoscere se abbiamo bisogno di un intervento alla cataratta? Generalmente si tratta di un problema all’occhio di cui ci si può accorgere facilmente. Innanzitutto infatti questa patologia aumenta notevolmente la fotosensibilità, offuscando la vista ed alterando la percezione dei colori. Tra i sintomi che suggeriscono in modo molto chiaro la necessità di recarsi da un esperto per un controllo della cataratta è la caratteristica colorazione giallastra o bianca della pupilla. Questo avviene nel caso in cui la cataratta sia presente già da un po’ e si sia dunque sviluppata nel tempo danneggiando ovviamente sempre di più la vista.
Come fare se ci si accorge di avere uno o più sintomi di quelli appena descritti? In questo caso abbiamo due possibilità: la prima è quella di scegliere una struttura pubblica, mentre la seconda è quella di rivolgerci ad una clinica privata. Vediamo quali sono le principali differenze tra le due struttre. Prenotare un intervento alla cataratta presso la ASL e dunque tramite il Servizio Sanitario Nazionale negli anni è diventato sempre più un problema a causa di chilometriche liste di attesa. Come abbiamo già detto aspettare un tempo troppo lungo potrebbe comportare ulteriori danni alla vista. Questo è il motivo principale per cui in molti consigliano di rivolgersi a cliniche private, in cui ovviamente i tempi di attesa per un appuntamento sono decisamente ridotti rispetto alle cliniche private. Queste ultime dispongono inoltre di macchinari di ultima generazione e di lenti nuove a differenza delle standard monofocali utilizzate nelle strutture pubbliche. Il costo inevitabilmente è decisamente diverso: se prenotandosi presso la ASL si pagherà una sciocchezza o quasi, presso istituti e cliniche private un intervento di cataratta ad un occhio viene dai 1800 euro ai 3500 euro. Nel costo complessivo sono compresi ovviamente tutti gli esami necessari per risolvere il problema all’occhio: biometria, misurazione della pressione oculare, test del fondo oculare ed esame oculare del segmento anteriore.
Un costo così elevato dell’intervento è giustificato anche dalla capacità delle lenti premium utilizzate dai privati che, oltre a curare la cataratta, riescono il più delle volte anche a correggere i problemi visivi del paziente permettendogli dunque di abbandonare gli occhiali grazie ad una vista davvero rinnovata. Dunque se ne avete la disponibilità economica la scelta più saggia è sicuramente quella di recarvi presso una clinica privata, in modo da poter effettuare l’intervento con tempestività e con macchinari decisamente più all’avanguardia rispetto a quelli utilizzati nelle cliniche pubbliche. Ovviamente questo non significa che presso le ASL non si possa risolvere il problema alla cataratta, visto che in ogni caso troverete medici qualificati. Dunque se non volete spendere una cifra così elevata il nostro consiglio è quello di prenotare il prima possibile la vostra visita presso una struttura pubblica. Curare la cataratta il prima possibile è il primo modo per risolvere il problema senza particolari intoppi.
Complicanze, durata dell’operazione, convalescenza e precauzioni
L’intervento alla cataratta in generale si presenta come un intervento molto semplice e non troppo invasivo. Come confermato dagli esperti infatti a distanza di poche ore già si riacquisterà la vista. Per permettere all’occhio di recuperare al meglio dall’operazione alla quale è stato sottoposto è necessario tenerlo bendato per 24 ore o ancora meglio per due giorni. Questo è molto importante e raccomandato da tutti i medici, visto che proprio nelle ore che seguono l’intervento l’occhio è stressato e particolarmente sensibile. Inoltre, tra le raccomandazioni dei medici per evitare complicanze c’è quella per cui nelle settimane successive è bene girare durante il giorno con degli occhiali scuri. In questo modo si eviterà che fonti di luce eccessivamente forti vadano a danneggiare un occhio ancora debole. È bene sottolineare infatti che l’occhio che ha subito l’intervento alla cataratta avrà bisogno di un periodo della durata di circa un mese complessivo per il recupero, al fine di raggiungere le migliori condizioni.
È raro, ma purtroppo non impossibile, che negli anni successivi all’intervento si ripresentino sintomi simili a quelli che portarono a scoprire e successivamente operare la cataratta. In questo caso è bene rivolgersi ad un medico o possibilmente ad un oculista. Quest’ultimo potrà valutare al meglio lo stato di salute dell’occhio e la possibilità di ricorrere ad una ulteriore operazione. Se ci si trova nuovamente nella situazione di partenza, e dunque in presenza di un offuscamento della vista e difficoltà nella percezione dei colori e tutti i sintomi che abbiamo elencato in precedenza, si potrebbe soffrire di quella che tra gli esperti viene comunemente chiamata la “cataratta secondaria“. Dunque la seconda operazione servirà proprio ad eliminare questa nuova cataratta. Dunque stiamo parlando di una situazione in cui certamente nessuno vuole trovarsi.
Se purtroppo a volte il soggetto può essere soggetto a questa complicazione, in molti casi la seconda cataratta può essere evitata. Come fare per non dover affrontare un nuovo intervento all’occhio? La cataratta secondaria può essere legata proprio ad una mancanza di adozione delle precauzioni post operatorie che abbiamo già menzionato in precedenza. Dunque è inutile sottolineare nuovamente l’importanza di tali precauzioni, che in molti casi ci eviterebbero qualsiasi tipo di futura complicanza. In ogni caso quando vi recherete presso una clinica, pubblica o privata che sia, il medico che vi visiterà e che successivamente effettuerà l’operazione, saprà darvi tutte le informazioni per una corretta guarigione.
Quanto descritto è perfettamente chiaro. È confermato che il ssn non fornisce cristallino multifocale?