Si è conclusa con la vittoria del No la lunga pagina dedicata al referendum costituzionale 2016: ora è arrivato il momento di pensare a quali possono essere le conseguenze di questo risultato, dando un’occhiata anche a come investire in Borsa dopo la mancata conferma della riforma Renzi-Boschi; proviamo a fare un po’ di previsioni, tentando di scoprire quelle che potrebbero essere le migliori azioni da comprare e la loro quotazione.
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La vittoria del No al referendum: le conseguenze sui mercati
Non appena è apparso chiaro che la vittoria del No sarebbe stata netta, Matteo Renzi ha comunicato che oggi presenterà al presidente Mattarella le sue dimissioni, mantenendo le promesse fatte all’inizio della campagna referendaria. Ma gli effetti della bocciatura della riforma non si faranno sentire solo sullo scenario politico italiano: anche sul piano finanziario ci saranno conseguenze, e non solo dalle nostre parti. Gli investitori temono che il No possa complicare la ricapitalizzazione delle banche, ma soprattutto hanno paura che questo risultato possa minacciare la stabilità in Italia e in Europa, inserendosi in un contesto già molto segnato dalla Brexit e dalla vittoria di Trump alle presidenziali statunitensi. Investitori e partner temono che l’esito referendario possa bloccare le riforme, rendere più difficile il percorso di ricapitalizzazione degli istituti di credito (a cominciare da MPS: proprio oggi ci sarà una riunione con le banche del gruppo per valutare le possibilità di mettere in pratica il piano da 5 miliardi) e mettere a repentaglio la stabilità dell’eurozona.
Nelle Borse asiatiche la vittoria del No al referendum viene vista come un’occasione per vendere, dopo una settimana in cui il mercato ha toccato i suoi massimi; la Borsa di Tokyo dopo l’annuncio dell’esito referendario e delle dimissioni del Premier ha chiuso in calo, così come Seul, Taiwan e Sydney, anche se gli effetti più forti si son fatti sentire sulle piazze cinesi. Ci si aspetta un’apertura in forte calo anche per le Borse del Vecchio Continente: in Italia gli occhi sono puntati soprattutto sui titoli bancari (tensione soprattutto per MPS e Unicredit) e in Europa si cerca di capire la capacità del Bel Paese di reagire alla crisi politica, in attesa di una rapida tabella di marcia post-voto. Le dimissioni di Renzi hanno avuto effetti immediati sull’Euro, che è sceso ai livelli minimi da 20 mesi, per poi recuperare un po’, restando comunque al di sotto della quota 1,06 nei confronti del biglietto verde; in crescita lo Yen, considerata una moneta rifugio.
Come investire in Borsa dopo il No: previsioni, possibili scenari e migliori azioni da comprare
In uno scenario di questo tipo come si può investire in Borsa dopo il No al Referendum? I mercati stanno dimostrando per l’ennesima volta di non gradire l’instabilità politica, quindi appare inevitabile che nei prossimi giorni Piazza Affari sarà caratterizzata da un’ampia volatilità, che dovrebbe durare almeno fino a quando non ci sarà una maggiore chiarezza. Come detto, gli occhi sono puntati soprattutto sui titoli bancari, con MPS che rischia il bail-in o il salvataggio pubblico nel caso in cui saltasse la ricapitalizzazione. La crisi del settore bancario e l’instabilità di un Paese senza un Governo non rappresentano di certo degli attraenti incentivi per gli investitori e il mercato in generale mostrerà un forte nervosismo.
Tutto dipende quindi da come si evolve la situazione politica del Paese: ci sarà lo scioglimento delle Camere con conseguente anticipo del voto o verrà nominato un Governo Tecnico che porterà l’Italia fino al termine della legislatura, con elezioni nel 2018? Gran parte delle opposizioni sperano nella prima ipotesi (anche se andrebbe chiarito come verrebbe eletto il Senato, visto che l’Italicum prevede la nomina dei soli Deputati), mentre Mattarella (che ha provato invano a lanciare l’idea di un Renzi-bis, ipotesi bocciata dallo stesso Premier) preferirebbe una soluzione in grado di dare maggiore stabilità; l’eventuale Governo Tecnico (o di scopo) dovrebbe portare a termine l’approvazione della legge di Bilancio e realizzare una nuova legge elettorale.
Il Governo Tecnico potrebbe però consentire gli aumenti di capitale degli istituti di credito, e un suo insediamento in tempi rapidi potrebbe rappresentare un’ottima occasione per investire in Borsa sfruttando i ribassi e acquistare i titoli del settore bancario (MPS ha perso circa il 10%, Unicredit il 4,3%), ma di muoversi anche sui petroliferi dopo l’accordo Opec o sulle utility, anche loro in ribasso nell’ultimo periodo in seguito ai rumors sul possibile aumento dei tassi. Se invece l’instabilità politica non viene risolta in tempi rapidi, è probabile che non si chiuderanno gli aumenti di capitale dei grandi gruppi bancari e in una situazione di questo tipo sarebbe meglio restare alla finestra o cercare di sfruttare la volatilità, mantenendo comunque la massima prudenza. Per investire vi consigliamo di provare 24Option, sito di investimenti legale e sicuro (ritenuto dagli esperti come il più affidabile in Europa) con registrazione gratis.