Dopo sedici anni il nuovo ISEE 2015, detto DSU, prende il posto del vecchio Indicatore della Situazione Economica Equivalente, nato 1998 per definire la situazione economica di un cittadino e del suo nucleo familiare. Le novità riguardano soprattutto i criteri di calcolo e la possibilità di presentare una nuova dichiarazione quando, nel periodo di validità, intervengono fatti che mutano la composizione del nucleo o la situazione economica del nucleo familiare.
Calcolo ISEE 2015, novità su contributi e bonus
Tramite la Dichiarazione, valida per tutti i componenti del nucleo familiare fino al 15 gennaio dell’anno successivo alla sottoscrizione, è possibile farsi riconoscere il diritto a godere prestazioni sociali o assistenziali agevolate come gli assegni per la maternità, i bonus famiglia, il bonus bebé, la carta acquisti, l’erogazione di servizi sociali e tutte le agevolazioni legate allo studio (tasse universitarie, borse di studio, mense scolastiche, iscrizione al nido). A questo si aggiunge la possibilità di accedere ai contributi per l’affitto, ai bonus per il gas, l’energia elettrica bollette telefoniche o dell’acqua oltre alle tariffe agevolate definite dai comuni per la tariffa rifiuti, la Tasi, i trasporti, i ticket sanitari.
La principale motivazione di questa rivoluzione è legata al tentativo di combattere l’evasione fiscale mediante un procedimento che prevede l’acquisizione della maggior parte dei dati direttamente dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, limitando il procedimento di autocertificazione che ha caratterizzato fino ad ora l’ISEE.
ISEE 2015, quali documenti presentare al CAF
Ai classici documenti da portare al CAF ai fini del calcolo dell’ISEE 2015 (C.F. dei componenti il nucleo familiare -per coniuge e figli a carico anche con diversa residenza-, documento di identità, eventuale contratto di affitto registrato, redditi relativi a due anni precedenti la dichiarazione – 730, unico, o CUD 2013 per la dichiarazione del 2015 -, compensi per prestazioni occasionali, saldo depositi e c/c bancari postali al 31/12 anno precedente, titoli di stato, obbligazioni, azioni ecc..), si sono aggiunti: certificazione relativa ai redditi esenti da imposta o a trattamenti assistenziali e indennitari non soggetti ad Irpef (esclusi i trattamenti erogati dall’Inps), assegni di mantenimento per il coniuge e per i figli corrisposti o percepiti, redditi da lavoro all’estero, giacenza media dei depositi e conti correnti (in assenza bisogna produrre estratti conto trimestrali) oltre al saldo già richiesto; targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni di proprietà alla data di presentazione della DSU.
In questo modo si assiste ad un’emersione del patrimonio mobiliare prima non rilevato (basti pensare che prima della riforma il 72,7% dei contribuenti dichiarava un patrimonio mobiliare nullo, oggi la percentuale è scesa al 24,1%).
Naturalmente, vista la complessità della documentazione da produrre (non sempre di facile reperibilità) e le novità, si suggerisce a coloro che hanno bisogno dell’ISEE 2015, di rivolgersi alle sedi CAF, per farsi dare l’elenco completo della documentazione necessaria, per tempo.