Spazio alle donne in Formula 1. Questa l’ultima idea del ricco imprenditore britannico Bernie Ecclestone. Il presidente della FOM ( Formula One Management) ritiene questa un idea vincente, specialmente in termini economici: “Sarebbe fantastico avere le donne al volante; porterebbero un sacco di introiti tra sponsor e pubblicità”.
Un progetto che Ecclestone vuole portare avanti seriamente, e ha già qualche idea: “ Ho parlato con i team dicendo a loro che si potrebbe fare un campionato separato, riuscendo poi a portare qualcuna direttamente in Formula 1”.
Ma come farebbero in caso a mettersi in mostra? La risposta di Bernie non si è fatta attendere: “ Potrebbero correre prima dell’evento ufficiale, oppure potrebbero gareggiare sabato, giorno delle qualificazioni, così da avere una forte visibilità”.
Un modo per cercare dunque di avvicinare le donne in un ambiente di dominio maschile: “ Sarebbe fantastico se anche le donne si avvicinassero a questo sport. In questo ambiente non riescono ad emergere ma di certo non per colpa nostra, noi vogliamo che facciano parte di questo mondo”.
Poche sono coloro che ce l’hanno fatta a ritagliarsi un posto in Formula 1: da Maria de Villota (deceduta per un emorragia cerebrale l’11 Ottobre 2013) che gareggiando perse anche un occhio, senza che questo incidente intaccasse la sua passione per la velocità, alla più attuale Susie Wolff, test driver della Williams e moglie dell’ amministratore delegato della Mercedes AMG F1 Toto Wolff.