L’assemblea di Lega ha dato l’ok definitivo al piano “salva Parma” almeno fino alla fine del Campionato. E’ stato quindi ufficilizzato, poche ore fa dalla Lega stessa, un piano che prevede un finanziamento al club gialloblu a partire dal 19 Marzo, data in cui il Parma verrà dichiarato fallito. Questo prestito consentirà alla squadra di Donadoni di portare a termine il campionato senza inficiarne la regolarità.
Non è stato però molto semplice portare a termine questo piano di salvataggio perché all’interno della Lega parecchie erano le società contrarie: Una su tutte il Cesena , da sempre contraria ad alcun tipo di aiuto al club emiliano, ma anche Roma, Napoli e Sassuolo, al momento della votazione, si sono astenute. Proprio il patron del Napoli De Laurentis ha espresso la sua posizione critica nei confronti di questa soluzione prima all’interno dell’assemblea e poi affidandosi ad tweet breve ma molto incisivo: “L’etica ora ci impone di verificare i criteri di iscrizione ai campionati”. A favore invece della soluzione trovata dalla Federcalcio si è espressa l’Atalanta, prossima avversaria del Parma , attraverso la voce del suo direttore sportivo Marino: “L’Atalanta ha votato per aiutare il Parma. Sarebbe brutto per l’immagine del campionato se si perdesse una squadra. Le norme esistono, anche nel mondo bancario e industriale e falliscono banche e aziende. Vorrei difendere il calcio perché gli amministratori che sbagliano possono capitare in qualunque realtà. “
Nel particolare il piano salva Parma , sostenuto da Tavecchio che in serata si è recato proprio nella città emiliana per parlare alla squadra ed al sindaco Pizzarotti, prevede un fondo di quasi cinque milioni di euro ricavato dalle sanzioni comminate dal giudice sportivo alle società durante la stagione. La condizione determinante è, però, che la squadra scenda in campo nelle prossime due partite che precedono la fatidica data del 19 Marzo, giorno in cui il Parma sarà di fatto dichiarato fallito. Dopo il 19 Marzo, infatti, la Lega verserà questi soldi al curatore fallimentare permettendo l’esercizio provvisorio e di conseguenza il mantenimento del titolo sportivo. Titolo sportivo che inoltre permetterà ai gialloblu di poter disputare il prossimo campionato di Serie B evitando quindi di ripartire dai dilettanti.