Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Roma sfata il tabù Olimpico e torna a vincere in casa davanti ai propri tifosi contro un Napoli volenteroso ma poco incisivo. Partita caratterizzata dal poco spettacolo e da molti errori individuali, dove ha prevalso di più la fame della Roma di fare sua questo spareggio Champions. Roma ancora ben lontana dall ’avere un gioco corale che ne ha caratterizzato l’intera stagione passata, ma che porta a casa la vittoria grazie al sacrificio di tutta una squadra compatta per novanta minuti. Di contro il Napoli vede allontanarsi sempre di più il secondo posto distante nove punti. La squadra di Benitez ha fatto di tutto per agguantare il pareggio ma l’impressione è quella di un gruppo che comincia a perdere speranze riguardo la rincorsa per l’europa che conta, e che con questa sconfitta vede crollare alcune certezze.
PRIMO TEMPO: Partenza soft di entrambe le squadre che per i primi 15 minuti non affondano più di tanto, complice anche la paura di poter sbagliare in una partita così delicata. Per vedere la prima occasione da gol bisogna aspettare fino al 19’ quando su un calcio di punizione dalla sinistra Pjanic manda al lato di pochissimo. Da lì la Roma comincia a premere sull’ acceleratore e al 25’ arriva il vantaggio: palla in profondità di Iturbe verso Florenzi che dal vertice destro mette in mezzo per Pjanic che tutto solo segna il gol dell’ 1-0. Con il vantaggio in tasca la Roma cerca di gestire la partita, ma il Napoli si affaccia e va vicina al pareggio prima con De Guzman che si vede respingere la sua conclusione da Manolas in scivolata, poi con Higuain che vicino la linea di fondo cerca di sorprendere De Sanctis con un tiro a giro che finisce di poco al lato. Ma è molto poco per cercare di raggiungere il pareggio e la prima frazione termina con la Roma in vantaggio in una partita caratterizzata più da errori tecnici che dallo spettacolo.
SECONDO TEMPO: Alla ripresa dei giochi il Napoli entra in campo rinnovato nello spirito prendendo in mano le redini del gioco contro una Roma arroccata in difesa a difendere il vantaggio minimo, pronta a colpire in contropiede. Le occasioni fioccano cominciando con Mertens che ben servito in verticale da De Guzman incrocia bene ma trovandosi davanti De Sanctis. Tre minuti dopo è il belga che ritenta nuovamente da stessa posizione ma il portiere giallorosso dice nuovamente no. Benitez decide allora di mandare nella mischia Gabbiadini per uno spento Callejon e subito l’ala si rende pericolosa con un tiro al volo di sinistro dove De Sanctis spicca il volo per mandare in calcio d’angolo. Le occasioni prodotte sono molte e il Napoli comincia ad accusare la stanchezza. Ne potrebbe approfittare la Roma al 88’ con Iturbe che, a tu per tu con Andujar, salta l’estremo difensore azzurro ma calcia sull’esterno della rete. Ma il Napoli non ha più le forze di reagire, lasciando così i tre punti ai giallorossi e il posto Champions che comincia a diventare veramente un miraggio.