La Rua è l’unica band rimasta in gara per il tanto ambito finalone di Amici. Ma anche se dovesse arrivare a vincere, abbattendo il muro mediatico che si è innalzato a protezione di Elodie Di Patrizi, a tutti gli effetti la favorita di questa edizione, il gruppo non farebbe parlare di se più di quanto non abbia già fatto. Nonostante la chiacchiera sia un’arma spesso usata dai concorrenti dello spettacolo Defilippiano, su questo campo i ragazzi de La Rua non hanno rivali.
Un altro defilippiano, che invece di Maria si chiamava Eduardo, una volta disse che “lo sforzo disperato che compie l’uomo nel tentativo di dare alla vita un qualsiasi significato è teatro”. Ed è anche spettacolo, aggiungeremmo noi. La Rua in questo senso ce la sta mettendo tutta, ed anche fuori dagli studi televisivi, prima dell’esperienza di Amici, ha dato prova di avere quantomeno la qualità fondamentale per l’affermazione di qualsiasi artista: la voglia.
Ma facciamo un passo indietro, ed uno più vicino a questi musicisti di Ascoli Piceno. Dietro all’idea del gruppo, della sua impostazione ed anche della sua immagine, oltre all’incontro di sei ragazzi, c’è la figura di Dario Faini. Un gigante nascosto della musica commerciale italiana, autore di musica e parole per più o meno la metà dei cantanti della nostra discografia. Da Fedez a Francesco Renga, da Alessandra Amoroso a (guarda un po’) Emma Marrone, team leader dei bianchi, lo schieramento dove si trova La Rua.
Il passato glorioso de La Rua, grandi concerti e videoclip in rotazione TV
Nella biografia artistica de La Rua ci sono sicuramente dei punti importanti che distinguono la band da tutti gli altri concorrenti nel programma. Certo, va anche detto che la loro stessa biografia è più “lunga” degli altri, e che La Rua si è trovata spesso a scontrarsi con cantanti e ballerini nati quando Daniele Incicco, leader trentunenne e frontman del gruppo, andava già in motorino. Ma nonostante questo i ragazzi della band che prende il nome dal modo di dire “stradina” in dialetto ascolano, si sono dati davvero da fare.
Hanno ruotato insistentemente intorno al Festival di Sanremo, tentando un ingresso attraverso tutte le porte possibili. Da Sanremo Social alla vittoria di Areasanremo 2012, fino al superamento della selezione iniziale degli artisti per le Nuove Proposte del Festival, nell’edizione del 2014. I loro video, curati nel dettaglio e davvero ben calibrati, seppur molto simili tra loro, sono riusciti a conquistarsi un posto di riguardo in vetrine di non poco conto, come Repubblica.it e MTV Music.
Ma a conti fatti le vere soddisfazioni del gruppo vengono dal live. Sia perché La Rua può fregiarsi del merito di aver calcato il palco del Primo Maggio, e sia perché nel Maggio 2013 i ragazzi hanno aperto il concerto degli Imagine Dragons, nell’unica tappa italiana a Milano.
L’impostazione sonora de La Rua, che è formata da William D’Angelo (chitarra), Davide Fioravanti (pianoforte/fisarmonica), Nacor Fischetti (batteria/percussioni), Alessandro Mariani (banjo), Matteo Grandoni (basso), oltre che dal cantante Daniele Incicco, è certamente un folk pop figlio dei Mumford & Sons e dei Lumineers. Come l’ipertrofia delle bretelle lascia intendere.
Il migliore auspicio per La Rua, invece, è che il contenitore televisivo non li porti a snaturarsi troppo, e che il loro percorso possa essere il più possibile libero dalle influenze di un contesto in cui un bacio gay, come quello scattato in puntata tra cantante e chitarrista, conta di più di una bella esibizione.