Un po’ per la vicinanza, un po’ per l’affinità con le regioni nordiche italiane, fatto sta che lavorare in Svizzera sembra essere un sogno che molti nostri connazionali continuano a fare, malgrado i giri di vite degli ultimi mesi riguardo all’immigrazione, anche italiana. Con l’articolo che da qui si dirama, vediamo in maniera sommaria tutto ciò che concerne l’argomento espresso nel titolo.
Vivere e lavorare in Svizzera: le cose da sapere
Per quanto non sia una meta ambita al pari dell’Inghilterra o della Germania, la Svizzera gode comunque di un posto d’onore nelle ambizioni lavorative degli italiani che sognano di esercitare una professione appena al di fuori dei confini nazionali. Sebbene in un primo momento, gli stipendi promessi nelle righe degli annunci online possano sembrare ingenti rispetto a una regolare busta paga italiana, è bene evidenziare che il costo della vita, sale di pari passo a quanto si percepirà mensilmente. Questioni di questo tipo, se non esaminate nella maniera dovuta, portano di conseguenza all’insorgenza di problematiche che potrebbero deludere le aspettative di giovani un po’ troppo speranzosi di facili guadagni.
A ogni modo, qualora si decidesse di fare il grande passo, bisogna preventivamente sapere che la Svizzera consente la libera circolazione alla stregua dei ventisette Paesi europei. Basterà allora una semplice carta d’identità riconosciuta per l’espatrio o un passaporto per poter entrare nei confini elvetici. Laddove però, lo scopo sia lavorativo o un vero e proprio trasferimento, ci sono da considerare altri fattori.
Fondamentalmente, qualora il lavoro che si decida di svolgere non superi il tetto dei tre mesi in un anno non sarà richiesto alcun permesso di soggiorno, bensì il lavoratore dovrà soltanto notificare la propria presenza d’impiego mediante il sito web apposito. Oltre tale intervallo temporale, il lavoratore dovrà tuttavia richiedere alle autorità svizzere il permesso di soggiorno. Quest’ultimo si diversifica inoltre in base al periodo di tempo che si pensa di lavorare: di breve durata se non si oltrepassa l’anno, di dimora se non si superano i 5 anni. Tale regolamentazione vale anche per coloro i quali decidono di approdare in Svizzera per praticare un lavoro autonomo e/o indipendente.
Come e dove trovare lavoro in Svizzera?
Il lavoro, in Svizzera, malgrado sia regolato in maniera differente dall’Italia, si suddivide sostanzialmente in contratti individuali e collettivi a cui si aggiunge il ‘Contratto normale di lavoro’ vincolante o su valore di raccomandazione. Comunque, per trovare qualcosa che faccia al caso proprio, la ricerca di un impiego è invece un argomento che molto ha in comune con l’Italia e con il resto dell’Europa.
Internet, in tema di ricerca, la fa da padrone, accogliendo sostanzialmente tutta l’offerta lavorativa mediante siti web accumulatori di annunci. A ogni modo, come in Italia, sono invero disponibili vari uffici di collocamento a cui rivolgersi. Questione da non tralasciare, inoltre, riguarda il crearsi una rete di conoscenze che sia il più possibile robusta e che possa meglio consentire quella che viene denominata ‘raccomandazione verbale’, sistema prettamente svizzero mediante cui parecchi posti di lavoro vengono assegnati.
Con ciò non vogliamo dilungarci ulteriormente ma dare solo un sommario assaggio a chi vuole avere un’idea a riguardo. Per ulteriori informazioni, sarà comunque bene spulciare in lungo e in largo il web così da conoscere a menadito tutto ciò che serve prima di compiere il grande passo.