Navigare sul web, controllare i social network, chattare, scattare e condividere foto o video, giocare, installare applicazioni, inviare note audio e messaggi di ogni tipo: queste sono solo alcune delle funzioni di un normale smartphone, utilizzato ormai dalla stragrande maggioranza della popolazione.
Ma tornando indietro di qualche anno, le funzionalità dei primi cellulari erano estremamente ridotte, limitate alle telefonate, gli sms di pochi caratteri e poco, pochissimo altro.
Ogni giorno vengono lanciati degli allarmi in merito alla dipendenza dallo smartphone, una pseudo-patologia che minaccia di diventare un serio problema in futuro.
Invertire la tendenza: questa la mission di due esperti di product design, che hanno progettato il Light Phone, un cellulare che ha una sola funzionalità, ovvero la possibilità di telefonare.
Banale, si potrà pensare. Ma non è proprio così, perché il Light Phone, la cui uscita è programmata per il maggio 2016, potrebbe essere il primo sintomo di quella “decrescita serena”, con le debite proporzioni, augurata da chi sostiene che il pianeta stia progredendo troppo in fretta, oltre le proprie possibilità.
Ma, fuori dal paragone, il Light Phone potrebbe diventare una contro-tendenza con una buon bacino di potenziali utenti, stufi di essere quasi “schiavi” del proprio smartphone.
I PUNTI DI FORZA DEL LIGHT PHONE – Innanzitutto le dimensioni e il peso: il nome Light è stato assegnato per i suoi 38,5 grammi per 4 mm di spessore, una misura che consente di riporlo tranquillamente nel portafogli, insieme alle tessere del supermercato e alla carta di credito.
Altro punto di forza è la facilità d’uso: si tratta di una tavoletta bianca a prima vista, che grazie alla retroilluminazione LED accende i tasti di una tastiera touch molto intuitiva e comoda.
Ma il vero cavallo di Battaglia del Light Phone è la durata della batteria: si parla di una ricarica della batteria ogni 20 giorni, un’eternità paragonata alla media della durata dei telefoni attuali.
Il Light Phone si compone poi di uno speaker, un’entrata per il caricatore mini-usb, i tasti per il volume e lo slot per l’inserimento della sim, nient’altro: questo rende il cellulare dotato di una longevità quasi infinita.
Aspetto molto importante, visto che la nota dolente è il prezzo dell'”anti-phone”, come è stato già ribattezzato: si parla di 100 euro, un po’ troppo per le caratteristiche, ma ben investiti viste le promesse di longevità dei due inventori.