Da oggi al cinema “Loro chi?”, il film commedia che vede protagonista la coppia comica (o duo di attori?) formata da Edoardo Leo e Marco Giallini. Vi forniamo una recensione e un commento-giudizio sulla prestazione di attori, regia e sceneggiatura.
Recensione completa del film “Loro chi?”
David, 36 anni, interpretato da Edoardo Leo, giovane amante della scrittura che dopo una lunga sottopagata gavetta in vari uffici, da Pomezia, decide di trasferirsi in Trentino in cerca di lavoro. Una volta stabilitosi con uno stipendio da 1.300 euro, la sua unica ambizione sarà guadagnare la stima del presidente dell’azienda in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e una conseguente promozione da dirigente.
L’occasione gli si presenterà quando dovrà presentare un brevetto rivoluzionario. È proprio durante le prove che conoscerà Marcello, interpretato da Marco Giallini, abile truffatore che lo adescherà assieme alle sue complici Mitra ed Ellen in una serata in cui perderà tutto: soldi, compagna e lavoro. Così David, allo sbando, in cerca di risarcimento, seguirà Marcello per poi diventare suo complice in alcuni dei suoi colpi… o forse non è andata nemmeno così?
I registi del film Miccichè e Bonifacci dopo essersi conosciuti alcuni anni fa durante la lavorazione di un programma televisivo, si ritrovano nel dirigere “Loro chi”, unico film italiano presente nel secondo semestre di Warner Bros Italia.
La nota major Americana, che divide con Universal Pictures Italy la più ampia fetta di incassi del mercato cinematografico italiano, guidata da Nicola Maccanico, conferma ancora una volta la sua abilità nell’effettuare scelte scrupolose e frutto di attenti studi. Così, quando Fabio Bonifacci presenta un soggetto come quello di questo film, risulta impossibile dire di no.
Una storia che per la sua accuratezza nel presentare un continuo cambiamento di vicende, mostra come poteva esser abilmente narrata anche tramite libro. Se da un lato presenta uno sviluppo degli eventi reale e credibile che può affiancare il film a grandi successi sul “filone delle truffe” (vedi i vari “I soliti ignoti”, “Ocean Eleven” e “Operazione San Gennaro”) dall’altro presenta una non brillantezza nella sceneggiatura, soprattutto nelle gag comiche, mantenendo al tempo stesso un buon livello di scrittura.
Tra le tante idee presenti nel film, colpisce l’affiancamento di uno scrittore di storie Edoardo Leo ad un ladro-artista, personaggio ideale di tantissimi romanzi d’avventura. Soprattutto quando Leo, dopo il suo effettivo affiancamento a Marco Giallini nell’ attività criminale, pronuncia la battuta: “Mi sarebbe sempre piaciuto vivere così come in un romanzo”: questa frase suona come una dichiarazione d’amore da parte dello sceneggiatore verso la scrittura.
La regia, memore della grande esperienza maturata in campo di fiction televisive, è molto elastica e riesce abilmente a distaccarsi da quella televisiva portando a termine un film ben diretto. Curiosa è la scena in cui Edoardo Leo è al telefono e cerca di capire la provenienza di Marco Giallini e del gruppo dei “Loro”, il modo in cui è stata girata, movimento della camera e montaggio, ricorda molto “Buongiorno papà”, dove sul finale proprio Edoardo Leo è al telefono alla ricerca di una sua ex per dirle delle cose che teneva dentro di sé da molti anni.
Marco Giallini-Edoardo Leo: attori o coppia comica? Commento e giudizio
Nel cinema siamo abituati a vedere coppie comiche che da anni si affiancano, ognuna presenta uno schema ben preciso: c’è sempre uno dei due che, più carismatico, diventa il capocomico e l’altro subisce le sue battute rispondendo sul finale e distruggendo (a livello di scena) l’”avversario” pareggiandone il conto. Ficarra e Picone ed Ale e Franz sono due classici esempi di coppie così formate.
Con Giallini e Leo, due primissimi attori a cui è difficile togliere il centro della scena, se da un lato mostrano un perfetto affiatamento, dall’altro si vede come “distruggono” le dinamiche classiche della coppia comica per creare un duo di attori che, nonostante ciò, esce perfettamente bilanciato e affiatato.
Assieme già in “Buongiorno Papà” (e presto nella nuova commedia di Paolo Genovese “Perfetti Sconosciuti”, in uscita nel 2016), film in cui spesso dividono la scena, Leo “subisce” da parte di un insolito Marco Giallini versione nonno rocker.
In quest’ultimo “Loro chi?” la sceneggiatura esalta le doti attoriali di entrambi, permettendo loro di realizzare più parti in commedia, sebbene il gap comico viene totalmente sopperito dalla bravura dei due che, memori dalle esperienze passate e da una loro consolidata bravura, riescono a portare a termine il film egregiamente, rendendo il prodotto godibile e mai secondo a film di questo genere.
Riusciranno a consolidarsi come potenziale coppia o continueranno il loro cammino da abili solisti? Attendiamo il prossimo “Perfetti sconosciuti”, dove un intenditore di commedie come Paolo Genovese dirigerà nella sua città il suo personale riscatto con il cinema, dopo il deludente “Sei mai stata sulla luna?” lontano anni luce dalle ottime commedie che negli anni Paolo ci ha saputo regalare.