Combattere, combattere, e ancora combattere per cercare di fermare Mafia Capitale. E’quello che vuole il sindaco di Roma Ignazio Marino che ieri, durante la Giornata della Trasparenza svoltasi presso il Comune di Roma, ha presentato ai cittadini il piano triennale anti-corruzione, approvato già a maggio scorso dalla giunta capitolina.
Mafia Capitale, ecco come provare a fermarla
Quello di Mafia Capitale è un problema che va avanti da troppo tempo, talmente inserito nel piano dell’amministrazione e non solo che Roma ha dovuto per forza di cose assumere un Assessore alla Legalità, Alfonso Sabella (ieri presente all’evento). Ecco dunque la decisione di attuare questo piano anti-corruzione, ma che cosa prevede? Innanzitutto trasparenza, a partire anche dai dirigenti che dovranno applicare un severo sistema di misurazione dei risultati, segnalando le assenze dei propri dipendenti con conseguente controllo del loro reddito.
Ma sempre i dirigenti dovranno fornire in maniera dettagliata anche le loro situazioni patrimoniali dato che secondo Sabella “molte volte i dirigenti hanno dei compiti più superiori di quelli dei politici. E’giusto dunque sapere se hanno la casa a Cortina oppure girano ancora in Panda“.
Altri punti riguardano la concessione di appalti, che con questo piano renderà il sistema delle commesse pubbliche alquanto trasparente; rotazione del personale comunale, effettiva per dipendenti di categoria C (impiegati) che cambieranno ogni 10 anni, categoria D (quadri) che cambieranno ogni 5 anni e posizioni organizzative (anche loro cambieranno ogni 5 anni ma senza possibilità di rinnovo). Anche i dirigenti dovranno sottomettersi a questa nuova direttiva, con la loro poltrona che troverà un nuovo elemento ogni 3 anni. Inserito anche un protocollo d’integrità, che aziende e operatori che collaboreranno con il Comune di Roma saranno obbligati a sottoscrivere.
Sarà inoltre a disposizione il “whistleblowing“, una piattaforma digitale per segnalare (in maniera anonima) illeciti da parte dei funzionari del Comune.
Mafia Capitale, Marino: “Ripartire dalle ceneri”
Mafia Capitale si può fermare, ne è convinto il sindaco di Roma Marino: “questo piano anti-corruzione è il faro della legalità, permette di poter riportare in auge una corretta mentalità nell’ambito dell’amministrazione. Con coraggio e l’aiuto dei cittadini Roma potrà risollevarsi ed essere un riferimento per tutto il paese”. E non manca una frecciata alla giunta Alemanno: “la giunta precedente è riuscita a distruggere la credibilità e la serietà di una città come Roma, diventata terreno fertile per i corrotti. Dobbiamo ripartire dalle ceneri per poter risollevarci tutti insieme“.
Anche Sabella si è detto soddisfatto in merito alla presentazione del nuovo piano: “Abbiamo deciso di presentare dei controlli più decisi, ci sono autostrade aperte alla criminalità“. Roma deve tornare ad essere libera secondo l’assessore: “Non è un città mafiosa, è ostaggio di organizzazioni mafiose. Se proprio dobbiamo essere precisi possiamo dire che è una città corrotta, e sulla corruzione si sta lavorando, ma si può fare ancora molto“.