Coppie di fatto su, matrimoni giù. I dati Istat diffusi in data odierna parlano di un’Italia piena di conviventi (ben 641 mila) e che non tende più a “rischiare” il fatidico sì eterno. Un fattore che viviamo giorno dopo giorno semplicemente dando uno sguardo a ciò che avviene attorno a noi, ma le cifre sono davvero impressionanti: dal 1994 ad oggi, nell’arco di due decenni, le coppie di fatto sono dieci volte di più, il doppio dal 2008, mentre al contrario stanno calando a picco i matrimoni, che tra il 2009 e il 2013 hanno registrato un drastico -40 mila, ossia 10 mila “sì” in meno ogni anno.
Matrimoni in calo, separazioni e coppie di fatto in aumento
“La propensione a sposarsi è scesa anche a causa dell’età media in aumento, derivante dal fatto che in Italia si tende continuamente a fare meno figli“, evidenzia l’Istat nel suo comunicato, davvero allarmante per le classiche famiglie che fino agli anni ’90 erano abitudine assoluta, mentre oggi sembrano quasi una rarità. Anche l’età media degli sposi aumenta a dismisura: nel 2014 l’età maschile ha raggiunto i 34 anni e quella femminile 31, rispettivamente contro i 33 e i 30 del 2008. E anche la tipologia di rito mette in mostra un dato inatteso, visto che i matrimoni con rito cattolico sono ormai una minoranza al nord Italia (55% dei riti civili) e anche nelle regioni del centro (51% civile), mentre al sud Italia rimangono (almeno in parte) le tradizioni, dove la percentuale di matrimoni in chiesa supera il 60%.
L’Istat ha diffuso anche i dati sulle separazioni, altro punto dolente in Italia. Quasi 90 mila nel 2014 (dati in aumento dello 0,5%), che vengono tuttavia “compensate” dai divorzi in calo dello 0,6% (52 mila in un anno), ma in linea generica si tratta di numeri che risultano totalmente sorprendenti a confronto dell’aria che tirava fino agli anni ’90. Per quanto riguarda le separazioni con figli, il dato risulta comunque positivo, visto che in 9 casi su 10 si opta per l’affido condiviso.