La meningite ha colpito la Toscana e in particolar modo Pisa, riaprendo un tasto dolente e scatenando la paura in tutto il Paese. Vediamo quali sono le novità inerenti al suddetto caso e quali sono i consigli dei medici sul vaccino anti-meningite.
Meningite in Toscana: novità sul caso a Pisa
Le ultime notizie non sono buone. Una donna di 72 anni è stata ricoverata in ospedale per aver contratto lo pneumococco, un batterio estremamente potente ma non contagioso. La signora ha accusato persistenti dolori alla nuca, alle ossa e una febbre incredibilmente alta che non si riusciva ad abbassare. Alla fine, come era ampiamente prevedibile, si è reso necessario il ricovero in ospedale.
La malattia della donna, però, non è stata scatenata dallo pneumococco C, quello che da ben due anni tiene sotto scacco la Toscana e che sta generando un panico crescente tra i cittadini. Il medico che ha visitato la signora ha asserito che la sua malattia è derivata da un otite curata male e che, anche se è in gravissime condizioni e sta lottando per la vita, questo particolare pneumococco non è contagioso.
Dal 30 dicembre questo è il quinto caso di meningite, in Toscana. Il dato è sicuramente allarmante e deve far riflettere il Ministero della Salute. A differenza di altri casi avvenuti nella regione, come quello di una donna di 52 anni morta in poco più di 48 ore, questo sembra essere meno grave e poter giungere a buon esito.
Consigli vaccino e news sui sintomi della meningite
Partiamo subito con un dato che potrebbe essere utile ricordare nel malaugurato caso si pensi di essere stati contagiati. Ovviamente bisognerà effettuare un distinguo tra i sintomi che presentano i bambini e i sintomi che presentano gli adulti.
Negli adulti bisognerà stare particolarmente attenti alla rigidezza nucale e alla rigidezza improvvisa delle gambe. Se si avvertono questi due sintomi, deve scattare il campanello d’allarme e bisogna essere preparati a questa brutta eventualità. A questi due piccoli sintomi seguiranno sonnolenza, febbre alta, vomito e in qualche caso diarrea. Insomma, i sintomi di una normale influenza ma con, in aggiunta, un’anomala rigidezza avvertita nella zona della nuca e delle gambe.
Per quanto riguarda i bambini, invece, i sintomi sono decisamente meno comprensibili e più sfumati. In generale si avrà una febbre molto alta abbinata a un pianto continuo, straziante. Ci potrebbero essere anche serie difficoltà nella respirazione; se per caso notate sintomi del genere nel vostro bambino, sarebbe opportuno portarli immediatamente all’ospedale per fa sì che venga effettuata una pronta diagnosi.
Passiamo adesso ai vaccini inerenti alla meningite. In Italia i vaccini che proteggono da questa influenza sono tre: l’emofilo, in vigore dal 1995, il vaccino contro lo pneumococco e il vaccino contro il meningococco C. Quello che i medici consigliano di fare, visti i diversi casi scoppiati in Italia, è l’ultimo, ossia il meningococco C. Esso è risultato efficace al 100% e con pochissimi effetti collaterali: nei giorni immediatamente successivi si potrà avvertire un leggero senso di gonfiore e un arrossamento nella zona della puntura.