Manca, ormai, davvero pochissimo al pranzo pasquale e tra tradizioni e non le tavole di tutti gli italiani saranno imbandite di tanti sapori. Scopriamo insieme i tradizionali menù di Pasqua a Roma e Napoli. Si partirà dagli antipasti, passando per i primi ed i secondi per poi concludere il tutto con i dolci tradizionali.
Pasqua a Roma, tradizioni culinarie per la prima colazione e il pranzo
Non è Pasqua per i romani se non si inizia con la tradizionale colazione pasquale composta di: uova soda, coratella, torte salate, colomba, cioccolata, pizza pasquale e in molte famiglie potrete trovare, addirittura, la frittata di carciofi. La coratella, tipico piatto del Lazio, si compone di interiora di animali come agnello, pollame e coniglio e se anticamente si prendevamo solo cuore, fegato e polmoni ai giorni d’oggi si sono aggiunti anche milza, animelle e reni.
La pizza pasquale, invece, la cui preparazione inizia ben 3 giorni prima del giorno di Pasqua ha come ingredienti: farina, uova, zucchero, vaniglia, cannella, strutto o burro, olio di mais, limone grattugiato e lievito di birra fresco. Si inizia con l’amalgamare un po’ di farina con il lievito sciolto per poi far riposare per qualche ora l’impasto. Successivamente si aggiunte la farina restante con uova, cannella, vaniglia, limone e zucchero e si lascia riposare per almeno 24 ore. Passate le 24h, l’impasto dovrà essere lavorato per più di una volta ed infine lasciato lievitare per ancora altre 5 ore in una teglia per poi essere infornata, al termine della lievitazione, per 45 minuti circa a 180° con forno preriscaldato.
Per quando riguarda il pranzo, a Roma, non possono mancare torte salate, asparagi e abbacchio. L’abbacchio, specialità del Lazio, altro non è che un piatto a base di pecore allevate allo stato brado. Di norma il piatto è servito con contorno di patate e il tutto viene condito, a seconda dei gusti, con aceto di vino bianco, salvia e altre spezie. Per preparare questo piatto gli ingredienti utili sono, se si tratta di un pranzo per quattro persone, di circa un chilo di coscia di agnello, rosmarino, 2 spicchi di aglio, olio extra vergine, 6-7 patate, un bicchiere di vino, pepe e sale. Basterà adagiare le cosce di agnello su una teglia e fare su di esse dei tagli per permettere alla carne di cuocere al meglio, cospargerla di aglio, rosmarino e olio per insaporirla e poi lasciarla riposare. Una volta tagliate le patate e lasciata riposare la carne potranno essere unite nella stessa teglia e una volta aggiunto sale e pepe basterà cuocere il tutto per un’ora e più in un forno preriscaldato a 180°.
Pasqua a Napoli, ecco l’intero menù a partire dall’antipasto fino al dolce
A Napoli, per Pasqua, si parte dall’antipasto con affettato misto (“Fellata”) o il famosissimo Casatiello. La Fellata è un antipasto di affettati, uova sode, ricotta salata e dai più anche di olive e pancetta.
Per il Casatiello le preparazione sono due: per l’impasto e per il ripieno. Per la pasta servono: un cubetto di lievito, acqua tiepida, farina, sale, pepe e burro (spesso viene sostituito con lo strutto) mentre per il ripieno serviranno: salsiccia o salame napoletano, pecorino grattugiato, pancetta a cubetti, provola (o provolone), sale e uova. Si inizia con l’amalgamare insieme farina, lievito, pepe, sale e burro fino ad ottenere un impasto compatto e ben liscio, che verrà lasciato lievitare per circa 2 ore. Una volta lievitato l’impasto andrà riempito con i restanti ingredienti e arrotolato; successivamente dovranno essere inserite sulla superficie le uova sode in modo tale da non farle muovere da li (tanto è vero che vengono precedentemente preparate delle strisce con l’impasto stesso per poi metterle sopra, a mo di crostata, per evitare che si spostino. Ua volta terminata la preparazione e finita l’ultima lievitazione potrà essere infornata a 180° per circa un’ora.
Per il pranzo, invece, il piatto tradizionale è la minestra marinata (“’A menesta maritata”) che contiene gallina, prosciutto crudo, polpa di manzo, salsiccia secca piccante, cotenna di prosciutto, carota, sedano, cipolla, prezzemolo, verza, scarola, borragine, cicoria, broccoli e sale. Secondo piatto utilizzato come primo per il pranzo Pasquale è il capretto al forno con le patate o l’agnello con cacio e piselli.
Per quanto riguarda il contorno, invece, non possono mancare i carciofi arrostiti (“Carcioffole arrestute”) arrostiti sulla brace e conditi con prezzemolo, olio, sale e pepe ed infine troviamo l’immancabile dolce pasquale: la Pastiera.
Ingredienti ripieno: 500 gr di grano in scatola , 500 gr zucchero, 500 gr ricotta, 6 uova, 1bustina vanillina, 1/2 bustina di cannella, 1 bottiglina acqua millefiori. Ingredienti pasta frolla: 400 gr di farina, 4 rossi di uova, 150 gr di zucchero, 200 gr di vallè, 1 pizzico di sale.
Una volta preparata la pasta frolla (unendo farina, rossi, burro e zucchero) basterà lasciarla riposare in frigo e occuparsi del ripieno. Per quest’ultimo si dovranno amalgamare ricotta (passata al setaccio), zucchero, rossi, grano (precedentemente cotto seguendo le istruzioni riportate sul barattolo acquistato), vanillina, cannella e millefiori e gli albumi lavorati a neve. Una volta preparato il tutto basterà stendere in una teglia la pasta frolla, riempirla e ricoprirla con strisce di pasta frolla larghe circa 2 cm e metterla in forno per 50 minuti a 180° in forno preriscaldato.