Ci siamo quasi: il mondo del calcio sta per subire una rivoluzione che se non può essere definitiva epocale, poco ci manca.
Dalla prossima stagione, infatti, verrà introdotta una prima sperimentazione per quanto riguarda la moviola in campo, tanto voluta da addetti ai lavori e opinione pubblica.
L’Italia, grazie anche alla pressione operata dal Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, è stata scelta dalla Ifab (“International Football Associaton Board”, ovvero l’organizzazione che può stabilire qualsiasi cambiamento delle regole del gioco del calcio a livello nazionale ed internazionale) come una delle Nazioni che avrà la possibilità di verificare il sistema VAR (“Video Assistence Referees”). A tal proposito, lo stesso Tavecchio ha convocato per il prossimo 21 aprile una riunione con la Lega di Serie A, quella di Serie B e l’AIA, con il chiaro intento di comunicare tutte le richieste tecniche in modo da poter avviare la sperimentazione già a partire dalla prossima stagione.
Moviola in campo 2016-2017 in Italia: le regole
Tale sperimentazione, secondo il progetto messo in piedi dalle varie Federazioni prescelte, verrà divisa in due fasi: un prima “offline” (a partire dalla stagione 2016-2017) e una seconda “live” (che inizierà presumibilmente dalla stagione 2017-2018). In altre parole, i risultati dei test, che verranno tenuti segreti, non incideranno sull’esito delle partite, ma serviranno per capire se questa tecnologia potrà essere introdotta ufficialmente.
L’International Board ha individuato tre casi su cui la moviola può operare:
- Assegnazione di un goal (nei casi di fuorigioco o di palla uscita, per esempio)
- Assegnazione di una calcio di rigore
- Espulsione diretta
In più c’è anche un caso decisamente più raro, ovvero lo scambio di identità, quando un giocatore viene erroneamente scambiato con un altro nel momento di ricevere un cartellino giallo o rosso.
Ancora da stabilire però a chi spetterà la decisione finale: l’idea principale è di assegnare all’arbitro questo compito ed è proprio questo uno dei fattori su cui punta maggiormente la Federazione Italiana (che, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe essere affiancata da quella olandese). In ogni caso, sarà lo stesso direttore di gara a scegliere se utilizzare il VAR (cioè un altro arbitro che starà davanti ad un monitor per visionare le immagini) o meno, mentre le squadre non potranno mai richiedere l’uso della moviola. Potrà però essere lo stesso arbitro addetto alle immagini a richiamare l’attenzione del fischietto ufficiale su una decisione sbagliata presa. A quel punto, starà al direttore di gara ufficiale fidarsi o meno del proprio collega sulla scelta finale da prendere.
Campionati in cui verrà applicata la moviola in campo: Serie A, Serie B o Coppa Italia?
Un altro aspetto ancora in bilico riguarda la competizione in cui far partire questa innovazione: in pratica, bisogna ancora stabilire se sarà la Serie A, la Serie B o la Coppa Italia la manifestazione in cui comincerà ad essere utilizzata la moviola in campo.
Il Presidente della Lega B, Andrea Abodi, si è detto disponibile nel sperimentare la moviola nella serie cadetta, ma bisognerà valutare anche l’opinione di Marcello Nicchi, Presidente dell’Aia.
In realtà, Tavecchio nutre la segreta speranza di coinvolgere fin da subito anche la Serie A in questa sperimentazione, il che sembra aver fatto andare su tutte le furie l’International Board, irritata da questa velocizzazione dei tempi. Staremo a vedere, ma quel che è certo è che dal prossimo anno il mondo del calcio cambierà completamente volto.