Sta impazzando ormai da giorni su WhatsApp e sui principali social, la musica in 8D. Molti la definiscono una bufala “fake”, ovvero un’informazione falsa che si diffonde facilmente sui social. Ma qual è la verità? Si tratta veramente di un nuovo modo di ascoltare musica o è la solita bufala mediatica? Scopriamo insieme la verità sulla musica in 8D e quali sono le migliori canzoni da ascoltare con questa modalità.
Musica 8D: cos’è veramente la musica in 8D?
Come ogni altra novità, anche la musica in 8D si è diffusa tra gli utenti, complice anche la monotonia della quarantena ed è rimbalzata da cellulare in cellulare, su WhatsApp degli utenti.
Ma cos’è veramente la musica in 8D?
Innanzitutto, la musica in 8D non è nata in questi giorni, anzi, la sua diffusione risale al 2018, nel mese di agosto, quando un gruppo presente su Facebook, che si chiamava Chiamarsi MC (ovvero una delle più grandi community per i fan della musica rap in Italia) ha iniziato a pubblicare alcuni post in cui compariva la dicitura “musica in 8D”. Le prime reazioni avute da questa prima diffusione erano a tratti confuse e a tratti esaltate, ma poi nessuno ha continuato sulla via della musica in 8D, fino a questi giorni, quando l’Italia e il mondo intero sono in quarantena.
In realtà, le origini della musica 8D risalgono agli anni Settanta in Inghilterra, quando venne sperimentata la diffusione della musica in modo circolare, per donare al suono una circonferenza sferica. Gli artisti dell’epoca l’hanno definita una “musica a otto dimensioni”, anche se, in realtà, si parla di una diffusione a 360 gradi. La musica 8D si basa sulla manipolazione di fase, che impedisce al cervello di capire da dove proviene il suono, tramite un effetto pan/ pot, come viene detto in gergo, che confonde l’ascoltatore, dando la sensazione che il suono giri continuamente da destra a sinistra.
La particolarità principale della musica 8D sta proprio nelle caratteristiche dell’ascolto. Infatti, se si ascoltano delle canzoni o delle musiche nella modalità in 8D, rigorosamente con le cuffie indosso, si avrà la sensazione che la musica provenga da più fonti sonore, che amplificano tutte le sensazioni, come se stessimo ad un concerto live. Infatti, il punto di forza della musica in 8D è proprio nell’esperienza sensoriale che si crea intorno a chi sta ascoltando la musica: l’utente si ritroverà in un ascolto “completo” e totalmente immersivo, anche se, in realtà, la musica proviene dalle cuffiette.
A livello tecnico, la differenza sta nella distribuzione del suono nelle due cuffiette: infatti, solitamente la musica viene distribuita in modo parziale all’orecchio sinistro e all’orecchio destro, mentre con la musica 8D, la distribuzione del suono avviene in maniera circolare.
La tecnologia che viene usata riprende i concetti dell’effetto surround presente negli impianti home theatre che conosciamo. La novità sta nell’introduzione del “panning” (uno strumento presente sul mixer che permette di spostare il suono), ovvero una tecnica che permette di diffondere il suono in un campo stereo o multicanale. La differenza rispetto agli impianti home theatre sta nella percezione dei suoni: negli impianti home theatre, infatti, ogni altoparlante emette un certo flusso di audio, mentre nella musica 8D, le cuffie riescono a regalare agli ascoltatori un’atmosfera sonora che riesce a far circolare il suono in modo libero, ispirandosi alle esperienze dei concerti live. Inoltre, negli impianti surround il suono arriva da almeno otto casse, più una dedicata ai bassi, perciò il flusso audio viene spinto agli altoparlanti che lo inviano all’ascoltatore, a seconda della posizione delle casse. Ma con la musica 8D, non c’è più la questione dei diffusori e il suono viene inviato tutto tramite un solo flusso, che circola in modo libero per regalare la sensazione che abbiamo durante il suo ascolto.
La musica non arriva in modo diretto come siamo abituati a sentire, ma è come se rimblazasse da un auricolare all’altro delle cuffiette, creando una sorta di suono diffuso, capace di dare un effetto di confusione e relax all’ascoltatore.
Musica 8D: si tratta di una bufala o è un nuovo modo di ascoltare la musica?
La grande diffusione che ha avuta la musica 8D in questi giorni, tramite i social e WhatsApp, ha instillato un dubbio in tutti gli utenti: si tratta solamente di una bufala o è veramente un nuovo modo di ascoltare la musica?
La verità sta nel mezzo: la musica 8D regala un nuovo modo per ascoltare i pezzi che amiamo, ma non è nulla di straordinario o di nuovo. Infatti, come abbiamo detto, non si tratta di un’invenzione di ultima generazione e questo metodo viene utilizzato già dagli anni Settana e su YouTube si trovano tracce audio che seguono questo metodo già da anni.
Le risposte ci arrivano da chi ha dimestichezza nel campo della produzione musicale e sul mixaggio, ovvero tutta la parte tecnica che si occupa della costruzione dei brani musicali. Non c’è assolutamente nulla di magico nell’ascolto della musica 8D e ce lo spiega anche il produttore musicale Andrés Mayo, il quale si è espresso su Infobae, un famoso sito di informazioni argentino. Mayo ha spiegato che, nella musica 8D, avviene una manipolazione del suono, che dà l’illusione al cervello umano di non poter identificare la fonte dalla quale proviene il suono. In questo modo, il cervello umano percepisce una musica a 360 gradi ed entra in una dimensione nella quale la musica sembra provenire da diverse fonti, senza sapere precisamente da dove.
La musica 8D va oltre la modalità stereo e non viene incalanata su due poli soli, bensì il suono viene proiettato in una forma sferica, nella quale l’utente può ascoltare la musica da diversi angoli. A livello tecnico, la musica 8D non presenta differenze con la musica in 3D, poiché entrambe le tecniche cercano di simulare la propagazione del suono in maniera circolare, tramite l’uso di tecniche di registrazioni particolari, tecniche di missaggio, di editing e alcuni effetti particolari. Il suono in 8D viene dato tramite dei software creati appositamente, che utilizzano le tecniche della polvere e che vengono modificate al momento della registrazione.
L’uso delle cuffie è assolutamente necessario, perché il suono viene propagato in modalità stereo, perciò l’effetto circolatorio della musica viene amplificato con l’uso delle cuffiette; si tratta di un effetto che non può essere percepito tramite altoparlanti normali.
Ovviamente ci sono delle cuffiette che rendono più facile e più evidente l’ascolto della musica 8D. Diversi blog musicali consigliano delle cuffiette con più segmenti per un ascolto più completo della musica 8D, mentre per quanto riguarda la fonte, anche gli apparecchi più economici possono andare bene.
Un altro motivo per cui la musica 8D viene bollata come una bufala “fake” è la tempistica della sua diffusione. Infatti, la diffusione è avvenuta in questo periodo tramite i social, senza sapere da chi sia partito il primo messaggio, come avviene solitamente nelle bufale che girano su Internet. Infatti, è già da parecchi anni che possiamo ascoltare la musica 8D su Internet, specialmente su YouTube, dove troviamo anche un canale dedicato a questa tecnica sonora, che si chiama “8D Tunes” e che conta oltre 6 milioni e mezzo di iscritti.
In un periodo difficile come questo che stiamo vivendo, nel quale siamo costretti a stare reclusi in casa per la quarantena, la notizia ha fatto il giro d’Italia, diventando l’argomento di maggiore importanza in questi giorni, anche se la sua esistenza risale ad anni fa.
La musica 8D esiste da anni e lo stato di lockdown in cui siamo da giorni ha permesso la diffusione della notizia come se fosse una novità o un nuovo modo innovativo di ascoltare la musica. Ma, in realtà, si tratta di una tecnica che viene utilizzata da anni, non solo nel campo della musica, ma anche in altri campi interattivi, come nei videogiochi (un esempio fra tutti è Call of Duty, il famoso videogioco bellico di successo), nel mondo delle pubblicità o nelle installazioni interattive.
Di certo la sua diffusione ha provocato entusiasmo da parte degli utenti, soprattutto perché si sono trovati di fronte ad una “novità”, che ha scombussolato, almeno per un attimo, la routine della quarantena in casa. Il fascino di questa tecnica sta proprio nel suo ascolto avvolgente, che porta gli utenti ad immaginare di essere letteralmente immerso nella musica. È come se si aprisse una terza dimensione nell’ascolto oppure è come se fossimo realmente ad un concerto, un’esperienza che ci sembra ormai così lontana in questi giorni. Ascoltare la musica a 360 gradi cambia la percezione fisiologica degli ascoltatori al suono, spingendo sul potere evocativo della musica.
Ma l’effetto benefico sul cervello della musica 8D non è assolutamente studiato e né approvato scientificamente: molti studiosi, infatti, non hanno certificato questo effetto, poiché molto difficile da dimostrare, definendolo un effetto soggettivo e che preme sulle convinzioni personali che influenzano le sensazioni umane. Il benessere proviene proprio dall’effetto straniante che regala l’ascolto della musica 8D: è risaputo, infatti, che se la musica che si ascolta è totalizzante e coinvolgente, allora ci sarà un aumento della produzione della dopamina, un neurotramettitore che regala piacere nell’ascolto.
Quindi, non c’è alcuna innovazione e la dicitura “ascolta la musica col cervello”, presente su numerosi messaggi inviati in questa catena di Sant’Antonio, è assolutamente falsa, poiché si tratta solamente di una diffusione del suono alternativa, che si sposta dal tradizionale campo destra/ sinistra.
Canzoni in 8D: le migliori da ascoltare con la nuova tecnologia
Con la diffusione al grande pubblico della tecnologia della musica 8D, si sono diffusi anche i canali nei quali possiamo ascoltare pezzi musicali con questa tecnologia.
Come abbiamo detto, su YouTube è presente da tempo il canale 8D Tunes, che conta tantissimi iscritti, ma col boom divulgativo che ha avuto questo nuovo modo di ascoltare la musica, la musica 8D è arrivata anche su Spotify, la famosa piattaforma di streaming musicale usata in tutto il mondo. Infatti, alcuni giorni fa, nei primi posti della classifica Viral di Spotify era presente la canzone Dance Monkey della cantante australiana Tones and I.
Uno dei brani più ascoltati in 8D, grazie anche alla sua presenza in quasi tutti i messaggi su WhatsApp è la canzone Halleuja di Leonard Cohen come cover del gruppo Pentatonix. In molti definiscono questo pezzo musicale come la “perfezione” per la nuova tecnica musicale e regala agli ascoltatori un senso di pace e tranquillità.
Poi ovviamente è stato il turno delle canzoni rock: prima fra tutte la canzone Stairway to Heaven, capolavoro dei Led Zeppelin. La canzone è un trionfo, sia per l’altissimo livello musicale originale del pezzo e sia perché è stata realizzata nel migliore dei modi con la tecnica della musica 8D. La straordinarietà di questo pezzo è data anche dalla sua lunghezza: la canzone è, infatti, lunga ben 7 minuti e mantenere un livello alto della tecnica 8D per una durata così lunga, è strabiliante.
Altri pezzi rock molto amati con la tecnica 8D sono dei Pink Floyd e sono Time e The Great Gig in the Sky, entrambi appartenenti all’album The Dark Side of the Moon. Sempre per quanto riguarda il rock, bisogna fare una menzione speciale per Wonderwall degli Oasis; poi per OhneDich dei Rammstein (per chi vuole un’immersione totale nell’industrial metal); altro pezzo è Algorithm dei Muse, una delle canzoni più amate della band britannica, che acquisisce ancora più fascino con la tecnica della musica 8D.
Ma in realtà su YouTube troviamo canzoni per tutti i gusti da poter ascoltare nella versione 8D: per gli amanti della musica italiana, troviamo la canzone Ti dedico il silenzio di Ultimo; per chi ama la musica più recente, una delle canzoni più apprezzate è BadGuy della giovanissima Billie Eilish; per chi ha voglia di ballare, invece, troviamo il pezzo Titanium di David Guetta, ormai un cult per chi ama questo genere.
Infine, sono state trasformate in versione 8D anche alcune colonne sonore cinematografiche ormai famose, come Duel of Fates del compositore John Williams, appartenente alla saga Star Wars o la colonna sonora di Avengers: Endgame, l’ultimo capitolo della saga fumettistica dell’MCU.