Molto spesso parliamo di mutui online finalizzati all’acquisto di un immobile (il più delle volte la prima casa), ma non bisogna dimenticare che esistono anche i mutui per liquidità, ovvero i prestiti che consentono di ottenere delle somme senza avere dei vincoli sulla modalità del loro impiego; naturalmente per poter accedere a questi finanziamenti è necessario essere in possesso di determinati requisiti: approfondiamo un po’ il discorso e facciamo un confronto tra i tassi e le altre caratteristiche delle proposte di BancoPosta, BNL, Unicredit, Intesa Sanpaolo e ING Direct.
Mutui per liquidità BancoPosta e BNL: requisiti, tassi e caratteristiche
Nella sua gamma di prodotti BancoPosta propone finanziamenti per l’acquisto della prima o della seconda casa e per la ristrutturazione dell’abitazione, ma non offre un prodotto che possa essere inserito appieno nella categoria dei mutui per liquidità. C’è però Mutuo BancoPosta Sostituzione + Liquidità: chi ha un finanziamento in corso con un altro istituto può trasferirlo in BancoPosta e ha la possibilità di ottenere della liquidità aggiuntiva rispetto al debito residuo trasferito. L’importo minimo è di 15.000 euro, mentre quello massimo non può superare l’80% del valore commerciale dell’immobile, mentre la quota destinata alla liquidità non può essere superiore ai 25.000 euro. La durata può andare da 10 a 30 anni e il cliente ha la possibilità di scegliere tra tasso fisso, variabile (Euribor) e misto (con l’opportunità di cambiare ogni 2, 5 o 10 anni). Può accedere ai finanziamenti BancoPosta chi ha i seguenti requisiti: essere cittadini italiani o stranieri residenti in Italia da almeno 3 anni e con domicilio allo stesso indirizzo da almeno due anni, avere almeno 18 anni e non più di 75 alla scadenza del prestito.
C’è anche la soddisfazione delle esigenze di liquidità del cliente tra le operazioni finanziabili con il Mutuo BNL Spensierato: con questo prestito è possibile ottenere somme fino all’80% del valore dell’immobile (sul sito viene riportato che di norma viene concesso un importo fino al 75%), con una durata che può essere di 5, 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Stiamo parlando di un mutuo a tasso fisso (stabilito al momento della stipula), quindi le rate mensili saranno costanti per l’intera durata del piano di rimborso. Sul foglio illustrativo viene indicato un esempio con tasso di interesse massimo pari al 3,30%: un finanziamento da 100.000 euro da rimborsare in 10 anni comporta rate di 965,61 euro (tasso 2,0%); se il rimborso avviene in 20 anni le rate ammontano a 564,66 euro (tasso 3,20%); se la durata è di 25 anni la rata mensile ha un importo di 484,68 euro (tasso 3,20%). Per ottenere il finanziamento è necessario presentare determinati requisiti: residenza sul territorio italiano (gli stranieri devono risiedervi da almeno 5 anni), età minima 18 anni (e massimo 80 anni alla data di scadenza del finanziamento), essere liberi professionisti o dipendenti a tempo indeterminato.
Confronto tra i prodotti Unicredit, Intesa Sanpaolo e ING Direct
Unicredit propone Mutuo Valore Italia Liquidità: con questo prodotto chi è proprietario di un immobile può offrirlo in garanzia per ottenere liquidità; si possono richiedere importi tra i 30.000 e i 250.000 euro, con il limite massimo rappresentato dal 70% del valore dell’immobile. Il piano di rimborso può durare dai 61 ai 240 mesi. Questi mutui per liquidità possono essere richiesti per far fronte a spese personali o familiari (che devono essere comprovate), per consolidare debiti pregressi o per superare esigenze finanziarie diverse; non possono invece essere concessi per investimenti esclusivamente speculativi, per acquistare immobili che non sono prima casa o per consolidare debiti pregressi se i finanziamenti erano stati originariamente contratti con società che fanno parte del gruppo Unicredit. È obbligatoria l’assicurazione incendio/scoppio sull’immobile in garanzia (ipoteca di primo grado). Il finanziamento è disponibile a tasso variabile (Euribor 3 mesi + spread), fisso (parametro EuroIRD + spread) e misto (si parte con il tasso fisso, poi è possibile aggiungere un periodo a tasso variabile, per una durata complessiva che deve comunque rimanere entro i 20 anni). Lo spread massimo applicabile è del 3,50%.
Per chi ha già un finanziamento in corso presso un altro istituto e ha necessità di liquidità Intesa Sanpaolo propone il Mutuo Domus per il rifinanziamento: sostituendo il vecchio finanziamento è possibile ottenere condizioni più vantaggiose e disponibilità liquida per estinguere i vecchi debiti. La durata massima del mutuo è di 30 anni, l’importo massimo che può essere richiesto è di 400.000 euro, ma in ogni caso non può andare oltre l’80% del valore dell’immobile coperto dal finanziamento. La quota finalizzata alla liquidità può andare dai 10.000 ai 100.000 euro, ma non può essere superiore al 20% del valore dell’immobile. È possibile optare per un piano di rimborso con tasso fisso o per uno con tasso variabile (anche con CAP di tasso). Con le opzioni di flessibilità è possibile allungare o ridurre la durata del prestito fino a 10 anni.
Chiudiamo questa piccola rassegna di mutui per liquidità con il Mutuo Arancio di ING Direct. Utilizzando la casa di proprietà come garanzia è possibile ottenere importi tra i 50.000 e i 500.000 euro (la somma massima erogabile non può andare oltre l’80% del valore dell’immobile). Se si opta per il tasso variabile o il tasso fisso rinegoziabile la durata può andare dai 10 ai 30 anni, mentre per il tasso fisso la durata massima è di 20 anni. Per i titolari di un Conto Corrente Arancio che decidono di far addebitare le rate su quel conto è disponibile uno sconto sullo spread applicato in caso di tasso variabile (-0,30%) o uno sconto sugli interessi in caso di tasso fisso o fisso rinegoziabile (30 euro in meno a partire dalla terza e fino alla 120° rata). Per ottenere il finanziamento è necessario fornire una serie di documenti anagrafici (documento di validità, tessera sanitaria/codice fiscale e certificato di Stato di famiglie e di residenza, più, se necessario, permesso di soggiorno, verbale di separazione, estratto degli atti di matrimonio), reddituali (estratti conto e buste paga, certificazione unica, 730 o Modello Unico) e immobiliari (atto di provenienza, planimetria, visura catastale, domanda di mutuo firmata da richiedenti e garanti).