La decisione tra acquistare una casa tramite un mutuo e vivere in affitto coinvolge sia aspetti economici che emotivi. Per molti, infatti, l’acquisto di una casa rappresenta non solo un investimento finanziario, ma un traguardo personale di grande importanza, spesso definito il “sogno di una vita”.
Al di là delle considerazioni emotive, l’aspetto economico è cruciale, poiché acquistare una casa comporta sempre un esborso significativo, indipendentemente dal tipo di immobile. Nel 2025, la scelta tra mutuo e affitto è ulteriormente influenzata da nuove normative fiscali e dall’andamento dei tassi di interesse.
Considerazioni emotive a parte, l’aspetto economico ha una rilevanza notevole dato che acquistare una casa presuppone l’esborso di cifre sempre e comunque elevate, a prescindere dal tipo di immobile.
Avere una comprensione chiara dei costi e dei benefici associati a entrambe le opzioni è essenziale per prendere una decisione informata e trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Acquisto tramite mutuo: un investimento a lungo termine
Da un punto di vista strettamente economico, l’acquisto di una casa ricorrendo a un mutuo è senz’altro un impegno significativo. Tuttavia, una volta rimborsato il finanziamento, si diventa proprietari di un bene di valore che può essere trasmesso alle generazioni future, come figli o nipoti.
Le guide finanziarie suggeriscono che per accedere a un mutuo casa è consigliabile disporre di una liquidità che sia perlomeno pari al 20%-30% del valore dell’immobile, poiché di norma le banche erogano mutui che arrivano al massimo all’80% del valore dell’immobile. Naturalmente, la decisione dipende anche dalle entrate mensili e dal reddito su cui si può contare.
Acquistare un immobile con un mutuo consente di diventare proprietari, con la libertà di effettuare ristrutturazioni nel rispetto delle normative vigenti. Sono spesso previste agevolazioni fiscali, e vi è la possibilità di surroga, ovvero trasferire il mutuo a un’altra banca per ottenere condizioni più vantaggiose.
Un mutuo, tuttavia, rappresenta un impegno finanziario di lungo periodo (potenzialmente fino a 30 anni o più). È necessario soddisfare determinati requisiti per ottenere il credito, e la rata mensile potrebbe aumentare nel caso di un mutuo a tasso variabile. Inoltre, si assume la piena responsabilità dell’immobile sotto il profilo amministrativo, fiscale, civile e penale.
Affitto: una soluzione che comporta una minore esposizione finanziaria
Vivere in affitto è considerata una soluzione flessibile, spesso consigliata ai giovani che non hanno ancora una posizione professionale stabile. In molti casi, l’affitto diventa una scelta quasi obbligata per chi non possiede i requisiti richiesti dalle banche per ottenere un mutuo. Le banche, infatti, sono riluttanti a concedere finanziamenti a chi non può fornire adeguate garanzie di solvibilità.
Optare per una casa in affitto comporta un investimento iniziale ridotto e solleva l’inquilino dalle spese di manutenzione straordinaria, che spettano al locatore. Inoltre, il canone d’affitto è fisso per la durata del contratto, offrendo una certa stabilità finanziaria nel breve termine.
Con questo tipo di contratto, però, si ha scarsa libertà di apportare modifiche o ristrutturazioni all’immobile, in quanto è necessaria l’autorizzazione del proprietario. Inoltre, il canone d’affitto non genera alcun ritorno economico, poiché non si acquisisce la proprietà dell’immobile. I costi possono essere elevati, specialmente in zone particolarmente ambite, e sono soggetti a periodici adeguamenti una volta scaduto il contratto.
Le nuove normative fiscali e i loro impatti
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune novità che possono influenzare la decisione di acquistare una casa. Tra le principali misure vi è la proroga del Fondo di Garanzia per la Prima Casa fino al 2027, che permette di accedere a mutui con una garanzia statale fino all’80% della quota capitale.
Questa opportunità è riservata a categorie prioritarie, tra cui giovani under 36 con un ISEE inferiore a 40.000 euro e famiglie monogenitoriali con figli minori. Inoltre, sono previste agevolazioni per le famiglie numerose, con almeno tre figli, che non superano determinate soglie di ISEE.
Sono state confermate anche le detrazioni sugli interessi passivi del mutuo per la prima casa, offrendo un significativo risparmio fiscale. Queste agevolazioni possono costituire un incentivo importante per chi sta considerando l’acquisto di una casa, soprattutto in un contesto di crescenti costi degli affitti nelle principali città italiane.
Una considerazione finale
In conclusione, la scelta tra mutuo o affitto dipende da una combinazione di fattori: disponibilità economiche, esigenze personali, situazione del mercato immobiliare e anche considerazioni emotive, come il desiderio di diventare proprietari di un immobile.
Per chi opta per l’acquisto, esistono diverse tipologie di mutuo; il mutuo casa di Credem, per esempio, offre la possibilità di scegliere tra opzioni a tasso fisso o a tasso variabile, mutui “green”, mutui multiswitch, mutui a rata fissa e durata variabile. Analizzando le varie proposte sarà possibile trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e condizioni finanziarie.