La Naspi è il sussidio di disoccupazione che spetta a chi perde il lavoro in maniera del tutto involontaria. Il caso più frequente è quello di un licenziamento per ‘giustificato motivo oggettivo’, ossia per una evidente crisi economica del datore di lavoro. Questi, non essendo più in grado di far fronte alle spese dell’azienda (e quindi anche del lavoratore) è costretto ad effettuare dei tagli. Ma che dire dei lavoratori stagionali?
Novità Naspi, ecco cosa cambia per gli stagionali
I lavoratori stagionali, ossia quelli che lavorano effettivamente solo in una parte dell’anno, sono stati pesantemente penalizzati dal Jobs Act. Dal 2015 in poi, infatti, il Governo ha deciso di stanziare la disoccupazione a questi soggetti per un periodo pari e non superiore alla metà dei mesi lavorati durante l’anno. Andiamo in concreto e facciamo un esempio.
Poniamo il fatto che il nostro lavoratore sia un bagnino che lavori lungo le spiagge (o le piscine) per sei mesi all’anno. Fino all’anno scorso avrebbe percepito la disoccupazione Naspi per tre mesi, esattamente la metà del periodo lavorativo che il bagnino ha compiuto. Da quest’estate, però, le cose sono leggermente cambiate. È stato votato un prolungamento del periodo di disoccupazione, passandolo, sempre seguendo l’esempio, da tre a quattro mesi. In sostanza, il lavoratore stagionale disoccupato percepirà un mese di Naspi in più.
Quali sono i requisiti che richiede l’Inps?
Naturalmente per avere accesso alla Naspi, bisogna avere dei requisiti ben specifici. Anche se si tratta di lavoratori stagionali, non è detto che tutti abbiano diritto a un sussidio, anche se minimo. Il primo sbarramento riguarda il periodo lavorativo che il soggetto in questione ha svolto. Il requisito minimo per avere la Naspi è che il lavoratore abbia svolto la sua attività per un minimo di trenta giorni lavorativi negli ultimi dodici mesi. Al di sotto di questa quota minima, non sarà possibile richiedere alcun sussidio.
Una volta elencati tutti i possibili requisiti è bene vedere come fare la domanda online. Se avete scelto questa strada, l’unica opzione è richiederla tramite il sito dell’Inps. Potrete farlo accedendo ai servizi telematici tramite il pin del cittadino. Questo viene erogato su vostra esplicita richiesta e presentare tutta la documentazione in PDF. Ricordate che il pin andrà cambiato ogni sei mesi per motivi di sicurezza.
Se non volete scegliere il web, avete altre due possibilità. Una è quella di chiamare il Contact Center integrato Insp-Inail al numero 803164, gratuito da rete fissa, oppure 06164164 se chiamate da un cellulare. L’altra possibilità è quella, sempre valida, di rivolgersi a un patronato competente per il territorio. Questo avrà naturalmente un costo: l’Inps tratterrà dalla vostra disoccupazione ciò che spetta di diritto al patronato per le sue competenze. Di contro, però, avrete un servizio rapido ed efficiente.
salve io ho lavorato 5 mesi 2017 inps calcolata 77 giorni e mi hanno mandato un pagamento di 400 euro un altro 38 euro ma cosi gusto o no
mi sembra un sbaglio