Novità in vista per gli scontrini fiscali e le fatture: i “fogliettini” a cui ci siamo abituati ormai da tantissimo tempo non hanno ancora molta strada davanti a loro, visto che dal 2017 tra i negozianti inizieranno a circolare i primi registri telematici in grado di comunicare direttamente le operazioni all’Agenzia delle Entrate; il cliente potrà comunque richiedere di avere una copia cartacea della fattura, ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità, cosa cambia e a partire da quando.
Addio scontrini fiscali e fatture: a partire da quando scattano le novità?
L’addio agli scontrini fiscali e alle fatture con l’arrivo degli innovativi registri è previsto dal nuovo regime IVA dei corrispettivi telematici; i contribuenti, ovvero negozi e altri esercizi, che vogliono aderirvi hanno la possibilità di sfruttare l’opzione entro la fine del 2016 (31 dicembre). Queste disposizioni sono contenute nella bozza di provvedimento dell’Agenzia delle Entrate attuativo del decreto legislativo 127/2015.
I soggetti che sono titolari di attività commerciali possono, a partire dal primo gennaio 2017, scegliere la strada della memorizzazione elettronica e l’invio telematico direttamente all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri per le cessioni di beni o prestazioni dei servizi. La scelta avrà effetto a partire dal primo gennaio 2017 fino al termine del quarto anno successivo; in seguito, se l’opzione non viene revocata, il suo rinnovo sarà di quinquennio in quinquennio. La memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati andranno a sostituire gli obblighi di registrazione dei corrispettivi nel registro (previsti dall’articolo 24 del Dpr 633/72) e supereranno l’obbligo di rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Il cliente ha comunque facoltà di richiedere la fattura e in quel caso il negoziante o esercente è obbligato ad emetterla.
Dal 2017 i negozianti potranno usare i nuovi registri telematici per l’invio di dati alle Entrate
Le caratteristiche degli apparecchi che saranno utilizzati per la memorizzazione e la comunicazione telematica dei dati, il tipo di informazioni da trasmettere, le regole tecniche e i tempi per l’invio sono aspetti che dovranno essere definiti da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. I contribuenti che installeranno un registratore telematico ma che non sceglieranno la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi avranno comunque la possibilità di utilizzare i nuovi macchinari come semplici registratori di cassa, continuando ad emettere i classici scontrini.
L’installazione, l’attivazione e l’eventuale disattivazione dei registratori telematici sarà affidata esclusivamente al personale abilitato dall’Agenzia delle Entrate secondo le disposizioni attualmente previste per i misuratori fiscali; i registratori saranno sottoposti a verifiche e controlli ogni due anni. Come è possibile notare, abbiamo utilizzato il termine “opzione”: questo vuol dire che, anche se l’obiettivo finale della riforma è quello di sostituire il tradizionale sistema degli scontrini fiscali cartacei, l’adozione del nuovo sistema almeno all’inizio non sarà obbligatoria. L’approvazione definitiva del provvedimento è prevista per il mese di ottobre e da quel documento sarà possibile avere anche maggiori informazioni sul funzionamento dei nuovi registratori.