Il mondo del calcio ad una svolta epocale: Gianni Infantino, neo Presidente della Fifa, a pochi giorni dalla sua elezione ha detto sì alla tanto agognata e voluta moviola in campo che entrerà a far parte del regolamento del gioco del calcio a partire dal 2017. Per il momento si parla solo di sperimentazione, ma questo è già un enorme passo in avanti in un mondo apparso nel tempo fin troppo indietro e non incline ai cambiamenti.
Una piccola rivoluzione c’è stata anche in questa stagione, con l’introduzione della goal line technology per stabilire se il pallone abbia varcato o meno interamente la linea di porta, evitando così casi come il famoso “gol di Muntari”.
La moviola in campo nelle nuove regole del calcio: come funziona?
La moviola in campo è qualcosa di più, una svolta se non epocale poco ci manca, come dichiarato dallo stesso Infantino: “Abbiamo preso una decisione davvero storica per il calcio. Abbiamo dimostrato che stiamo ascoltando il calcio e stiamo applicando il buon senso. Dobbiamo essere prudenti, ma stiamo facendo passi concreti per mostrare che è iniziata una nuova era”. La sperimentazione durerà un paio di anni e varrà per i casi che riguardano i goal/no goal, i rigori, le espulsioni e gli scambi di persona.
Andiamo a vedere velocemente come funzionerà questo sistema: il direttore di gara chiederà al VAR (Video Assistant Referee), ovvero un altro arbitro addetto a visionare la partita su un monitor, di controllare se è stata presa la giusta decisione su un eventuale episodio dubbio. Oppure può essere lo stesso VAR a richiamare l’arbitro nel caso venga presa una decisione errata. A questo punto, il VAR controlla l’azione incriminata e comunica, tramite un auricolare, all’ufficiale di gara ciò che ha visto. Ma l’ultima decisione spetterà sempre all’arbitro, che potrà osservare la stessa azione su un altro monitor posizionato a bordo campo oppure potrà accettare la decisione del VAR, comunicandola poi ai giocatori.
Come qualsiasi svolta epocale, l’introduzione della moviola in campo ha già scatenato diversi pareri nell’opinione pubblica: la maggioranza è favorevole all’introduzione di questo sistema, ma c’è anche chi è contrario, perché, secondo l’opinione opposta, si rischierebbe di perdere la vera essenza del calcio, costituita anche da eventuali errori arbitrali.
Opinione legittima, per carità, ma ci sono stati nel passato tanti, troppi episodi che hanno condizionato l’andamento di una partita o addirittura di un intero campionato. Ridurre al minimo determinati errori arbitrali non può far altro che migliorare la condizione di un mondo in cui è la polemica a regnare sovrana. E questo sistema aiuterà sicuramente anche gli arbitri stessi, che ora avranno uno strumento in più per evitare di cadere in grossolani errori. E questo non può che far bene a tutti.
Le altre novità del 2016
L’introduzione della moviola in campo non è stata comunque l’unica novità approvata dal Board della Fifa: verrà infatti abolita, ad esempio, la tripla sanzione. In poche parole, non ci sarà più l’espulsione in caso di fallo da ultimo uomo (e conseguente squalifica per il turno successivo) o in caso di interruzione di una chiara occasione da rete. La sanzione resterà solo in caso di falli violenti o di interventi che bloccano un gol “inevitabile”, come, ad esempio, un fallo di mano volontario sulla linea di porta.
Sarà inoltre possibile effettuare la quarta sostituzione in caso di tempi supplementari. Infine, verrà sperimentata nei tornei giovanili l’espulsione “a tempo”: chi simula, chi protesta e chi avrà un comportamento antisportivo starà fuori per un periodo compreso tra otto e dieci minuti.
Insomma, dopo diversi anni e battaglie combattute, un primo obiettivo è stato raggiunto. Meglio tardi che mai, ma era un passo che prima o poi doveva essere fatto. Per la buona pace di Blatter e Platini.