Omicidio Elena Ceste: arrestato il marito

Pubblicato il 7 Feb 2015 - 8:09pm di Redazione

Dopo quasi un anno di indagini arriva la svolta nell’omicidio di Elena Ceste: il marito è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere

Elena Ceste arrestato marito

Il marito di Elena Ceste, Michele Buoniconti, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Essendo un delitto contro il coniuge, l’uomo rischia l’ergastolo. I carabinieri lo hanno prelevato intorno alle 10 della mattina nella sua casa a Costigliole D’Asti, proprio dove un anno prima uccise la moglie: le forze dell’ordine hanno aspettato che i bambini uscissero per andare a scuola per arrestarlo.

La vittima Elena Ceste aveva 37 anni e 4 figli, era stata cercata ovunque, avvistata addirittura a Tenerife e su un tram a Torino. Invece la soluzione del caso era più vicina di quanto ci si aspettava: la donna infatti, è stata uccisa proprio nella sua abitazione. Stando alla ricostruzione dell’omicidio degli inquirenti, il marito avrebbe accompagnato i figli a scuola e sarebbe tornato a casa mentre la moglie era in camera in procinto di vestirsi. Sul letto coniugale, Michele, ne ha provocato la morte, presumibilmente per asfissia. Senza neanche vestire il corpo privo di vita della moglie, ha caricato il cadavere in macchina e lo ha abbandonato nel Rio Mersa, poco distante dalla loro casa.

Elena Ceste era scomparsa il 24 Gennaio, e il corpo è stato ritrovato 9 mesi dopo, il 18 Ottobre 2014. Inizialmente si era pensato ad una fuga, poi ha iniziato a prendere piede l’idea che potesse essere stata uccisa. Il movente dell’omicidio da parte del marito, “va ricercato nell’odio maturato nel tempo” scrive il gip del tribunale di Asti nell’ordinanza di custodia cautelare per Michele Buoniconti. L’uomo, secondo il giudice, sosteneva che la moglie fosse “una moglie e una madre inadeguata, nonché una donna infedele e inaffidabile dedita a coltivare rapporti virtuali con il computer e quindi da raddrizzare”. Nei mesi successivi alla scomparsa, mentre si succedevano le ricerche, gli appelli, le segnalazioni, l’uomo stava creando un “castello di menzogne e depistaggi”. I carabinieri hanno analizzato minuziosamente tutti i dettagli dell’omicidio, arrivando a scoprire le varie contraddizioni in cui è caduto Michele. La procura di Asti ha fatto eseguire uno studio psicologico sul marito della vittima, e ne è emerso un “disturbo di personalità di tipo ossessivo”.

In passato Elena Ceste aveva mostrato segni di crisi nei confronti del matrimonio, aveva scambiato sms e iniziato nuove amicizie e, probabilmente, è stato proprio il tradimento, scoperto dal marito, ad essere la causa principale di questo comportamento. Il giorno dell’arresto, i quattro figli, che hanno un’ età compresa tra i 7 e i 16 anni, all’uscita di scuola hanno trovato gli assistenti sociali ad aspettarli, sono stati accompagnati a casa dei nonni e degli zii materni. Michele Buoniconti, dal canto suo, continua a negare di essere lui l’autore dell’omicidio e sostiene la sua innocenza. Un giallo durato un anno, ma che finalmente, dopo attente indagini è stato risolto.

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