Dopo l’arrivo della primavera, come sempre, ecco sopraggiungere l’ora legale. Ma non preoccupatevi, non dovrete cominciare a fare il biglietto sull’autobus per questo. In teoria, per chi non lo sapesse, occorrerebbe farlo anche il resto dell’anno.
In un articolo di qualche giorno fa vi avevamo già raccontato di come l’idea di cambiare l’orario per ridurre i consumi delle luci a olio e delle candele, era venuta a quel geniaccio di Benjamin Franklin, il padre fondatore d’America che nel diciottesimo secolo, quando non era troppo impegnato ad inventare qualcosa, ad inseguire tornadi a cavallo per studiarne le dinamiche, o a seminare per il paese figli illegittimi che poi sarebbero diventati Governatori del New Jersey (come il buon vecchio Willy Franklin, figlio di una scappatella), cominciò anche a dilettarsi con studi sperimentali dell’elettricità. Ironia della sorte, è proprio grazie alla sua intuizione del 1784 contenuta nel trattato “Un progetto economico per la riduzione del costo della luce” (ma mai messa in atto prima dell’iniziativa inglese del 1916), che il mondo ha cominciato a risparmiare soldi ed energia, semplicemente sincronizzando gli orologi come nei migliori spy-movie. Almeno finché l’invenzione del condizionatore d’aria non si mettesse di mezzo riducendo di molto il beneficio ipotizzato, due secoli prima, dall’uomo a cui appartiene il faccione stampato sui cento dollari americani.
L’Italia invece fu capace di arrivare in ritardo anche quando si parlava di cambio dell’ora. E così mentre Caterina Caselli arrivava seconda al Festivàl con Nessuno mi può giudicare, gli italiani guadagnarono un’ora di luce in più.
Cambio dell’ora: a fine mese scatta l’ora legale e si dorme un’ora in meno
Sarà forse a causa della nostra totale incapacità a rispettare gli orari degli appuntamenti, ma ogni anno quando si tratta di effettuare il cambio tra ora solare e ora legale, stiamo lì con le dita nelle mani a cercare di capire se bisogna andare un’ora avanti o un’ora indietro. Ebbene, attaccate pure un post-it alla lancetta dei minuti del vostro orologio, per non dimenticarvi che con l’ora legale, che scatterà la notte tra sabato 26 e domenica 27 Marzo, si va in avanti di sessanta minuti, passando dalle 2 alle 3 di notte, con conseguente ed inevitabile diminuzione del tanto amato riposo.
L’idea sarà pure nata per sfruttare la luce solare anche nelle zone più lontane dall’equatore, ma ogni volta ci pare un furto in salute bello e buono. Addirittura c’è anche chi col tempo ha riscontrato (ovviamente per darsi malato a lavoro) una sfilza di disturbi psicofisici dovuti alla riduzione delle ore di sonno. Sarà vero? Fatto sta che secondo uno studio riportato da Focus e svolto dal Dipartimento di Scienze Psichiatriche dell’Università La Sapienza; un adulto medio, nella giornata successiva allo spostamento artificioso delle lancette, tende ad essere il 15% più incacchiato e suscettibile del solito. Per cui se dovete litigare col vostro capo, la giornata di Pasqua potrebbe essere il momento giusto, così con molta probabilità, potrete allungare la scampagnata di Pasquetta fino a data da destinarsi.