Così come mostrato in diversi spot pubblicitari, prende il via anche in Italia la cosiddetta pensione part time, un innovativo sistema previdenziale, che prevede una graduale uscita dal mondo lavoro per alcune categorie di dipendenti. A lungo dibattuta in Parlamento e confermata soltanto con l’approvazione della Legge di Stabilità 2016 (comma 284, legge 208/2015), la pensione part time consente dunque orari ridotti per i dipendenti del settore privato con un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, per accedere a quanto scritto, è necessaria la compartecipazione di ulteriori requisiti, che qui esplicheremo.
Part time agevolato 2016: chi può fare domanda
I funzionari del Governo, assieme ai tecnici dell’Inps, hanno elaborato un sofisticato schema di ammissione al part time pensionistico; in particolar modo, a poter fare richiesta dell’agevolazione sono i lavoratori che matureranno l’età per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018. Questi ultimi, inoltre, dovranno essere in possesso del requisiti contributivi minimi, nonché, come già specificato, essere dipendenti del settore privato con contratto a tempo indeterminato.
Pensione part time: dove e come inviare la domanda
A partire dal 2 giugno 2016 i datori di lavoro interessati al progetto part time potranno presentare richiesta di autorizzazione attraverso il sistema telematico ideato dall’Inps. Allo stesso modo, il dipendente deve invece dimostrare di possedere i requisiti minimi di contribuzione ed anagrafica.
Fatto ciò, non rimane che stipulare il contratto di lavoro part time agevolato tra le parti; esso avrà effetto dal primo giorno del periodo di paga mensile immediatamente successivo all’accoglimento della domanda.
A questo punto il suddetto datore di lavoro avrà l’obbligo di trasmettere alla DTL (Direzione Territoriale del Lavoro) il contratto precedentemente stipulato, cosicché la stessa rilasci l’autorizzazione. Ottenuta quest’ultima (entro cinque giorni lavorativi), la domanda andrà inoltrata all’Inps, attraverso il rinnovato portale web.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale sottolinea di fare massima attenzione nella compilazione dei campi riportati nei moduli per la richiesta di autorizzazione, poiché è da questi che scaturirà l’importo da concedere al lavoratore. Nel dettaglio, appare indispensabile soffermarsi sui seguenti campi: “percentuale della riduzione oraria”, “importo della retribuzione teorica mensile da contratto full-time non comprensivo dei ratei delle gratificazioni annuali e periodiche (13° e 14° mensilità)”, “tipologia del part-time” ed infine “numero delle mensilità previste dal contratto full-time”.
Ad introdurre il nuovo sistema pensionistico ci ha pensato il Ministro del Lavoro ‘Giuliano Poletti’, il quale si è proposto di collaborare con le aziende e con i lavoratori per migliorare l’ambizioso progetto: “Vedremo se l’iniziativa piacerà ai dipendenti ad alle imprese. Una volta raccolti i pareri di entrambe le categorie, sarà possibile comprendere quanto il part time agevolato possa incidere sul benessere del nostro Paese”.
In definitiva, l’intento della riduzione dell’orario di lavoro per i lavoratori prossimi al pensionamento, non potrà che far contenti i dipendenti più anziani, i quali, se vorranno, potranno uscire gradualmente e con serenità dal mondo che, per tanti anni, hanno contribuito a sostenere.