Ogni giorno una novità sul fronte delle pensioni anticipate e della flessibilità in uscita: poco tempo fa il ministro Padoan annuncia che l’argomento non è all’ordine del giorno della legge di Stabilità e ora il premier Renzi lo smentisce, augurandosi che nella manovra si possa inserire qualche meccanismo di flessibilità. Se fino a poco tempo fa il Governo manteneva un assordante silenzio sulla riforma pensioni, in questi giorni invece se ne parla tanto, con annunci e smentite continue; il risultato, purtroppo, è sempre lo stesso: confusione.
Dopo le manifestazioni di protesta Renzi apre alla flessibilità
La notizia più recente in ordine cronologico, quindi, è la riapertura di Renzi alle pensioni anticipate: il Presidente del Consiglio ha invitato i Ministri di Economia e Lavoro a trovare un’intesa su modi e tempi per inserire la flessibilità. Non è da escludere che la manifestazione di proteste portata avanti dagli esodati, dai lavoratori precoci e dallo schieramento pro-Opzione Donna (appoggiati anche da sindacati ed esponenti del mondo della politica) possa aver fatto riflettere il capo dell’Esecutivo.
I comitati di esodati, precoci e donne, spinti dalla voglia di chiarezza e di andare in pensione, sono arrivati fin sotto le finestre del MEF per far sentire la loro voce. Le proteste hanno sicuramente influito sull’apertura di Renzi, ma devono avere inciso tanto anche le spinte da parte di un’area del Partito Democratico a favore della flessibilità: Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi hanno più volte mostrato il loro disappunto sulle parole di Padoan a riguardo di un rinvio degli interventi sulle pensioni anticipate.
Pensioni anticipate, sindacati pronti alla mobilitazione
L’invito rivolto da Renzi ai Ministeri per trovare un accordo in tempi brevi regala un po’ di speranza in uno scenario assai confuso: gli ultimi tempi hanno ormai abituato a continue dichiarazioni di apertura immediatamente smentite, ma poi riproposte. I sindacati intanto si dichiarano pronti a scendere ancora in piazza a protestare: proprio poche ore fa la leader della Cgil Susanna Camusso ha avvertito “o pensioni o mobilitazione”.