PIN Dispositivo INPS: quanti giorni ci vogliono, modulo, richiesta, attivazione, conversione, cosa serve, guida pin smarrito

Pubblicato il 1 Apr 2020 - 12:08am di Federica Micheli

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale da qualche mese a questa parte, ha disposto per tutti i cittadini che vogliono usare i servizi online, un codice segreto di accesso chiamato comunemente PIN.

Questo rappresenta una vera chiave per eseguire importanti operazioni direttamente sul web come la visualizzazione e la verifica di domande di sostegno, delle pensioni e molto altro ancora.

Essendo entrato in gioco da poco tempo, sono ancora molte le domande che ruotano attorno a questo dispositivo ed al suo impiego; all’interno di questo articolo si cercherà di fornire una panoramica esaustiva riguardo alle tempistiche necessarie, al modulo di richiesta, come attivarlo o convertirlo ed infine cosa fare in caso di smarrimento.

PIN dispositivo INPS: come fare la richiesta e qual è la tempistica

Il Pin Dispositivo INPS è un’importante innovazione, che tenta di alleggerire tutta la burocrazia che ruota attorno ai principali servizi offerti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, dando l’occasione di consultare in modo del tutto personale e telematico aree di interesse come l’estratto conto contributivo, moduli online, prestazioni al sostegno del reddito e molto altro ancora.

E’ importante dunque farne richiesta presso la pagina web dell’INPS, accedendo alla sezione “Richiedi Pin”.

Questo codice si compone di ben 16 cifre, le quali vengono fornite al richiedente divise in due parti da otto ciascuna, al fine di garantire un maggiore livello di sicurezza e privacy.

Il passo successivo è quello di introdurre alcune credenziali come codice fiscale e luogo di residenza, che sono funzionali alla verifica attuata in un secondo momento dal sistema.

Ad un riscontro positivo, la pagina che verrà aperta automaticamente riguarderà la compilazione di un modulo contenente tutti i dati relativi al richiedente quali nome, cognome, data e luogo di nascita, attuale residenza, il telefono dell’abitazione, indirizzo email ed infine indirizzo PEC.

Terminato questo passaggio sarà dunque necessario attendere 48 ore, tempo entro il quale il servizio preposto dell’INPS si adopererà a contattare il richiedente per avere una conferma effettiva della domanda.

Sarà l’istituto stesso a prendere in carico la richiesta e successivamente a spedire tramite posta il dispositivo, presso l’indirizzo di residenza che è stato specificato all’interno della richiesta online.

I tempi possono variare, tuttavia il tutto dovrebbe avvenire nel corso di una settimana o poco più.

E’ importante ricordare che questo Pin Inps è oramai obbligatorio per tutte le prestazioni che sono accettate in modalità esclusivamente telematica: la richiesta può essere presentata anche direttamente al Caf ed ai Patronati ed associazioni di categoria al fine di non sfavorire coloro che non hanno una particolare dimestichezza con i mezzi di internet.

Questo strumento diventa necessario anche per accedere ai vari moduli pre compilati per la presentazione del 730 oltre che quelli relativi all’ISEE 2020.

Coloro che non sono in possesso di un Pin ordinario, non  devono far altro che avviare le pratiche per la domanda, dunque non hanno bisogno di ulteriori moduli mentre  gli altri dovranno adoperarsi per la compilazione del modello MV35.

All’interno del sito online dell’INPS, è possibile inoltre cercare di risolvere eventuali problemi in maniera rapida ed efficace,  grazie al valido supporto di un’assistenza virtuale.

Basta infatti cliccare sopra la voce “assistente virtuale” per avviare la chat con l’operatore che tenterà di rispondere in modo esaustivo a tutti i dubbi e le incertezze relative all’impiego ed all’attivazione del dispositivo PIN.

I video esplicativi, presenti all’interno del web possono essere un canale ulteriore estremamente valido per avere una panoramica ancora più chiara del funzionamento dello strumento.

E’ importante dire che questa innovazione risulta essere assolutamente sicura e trasparente, infatti tutte quante le operazioni concernenti anche le transazioni sono tacciabili e sono del tutto imputabili al titolare.

L’importanza di questo PIN dispositivo online è esperibile in relazione alle prestazioni che l’Istituto Nazionale di Previdenza sociale eroga a tutti gli iscritti che si trovano in particolari situazioni di difficoltà economica; infatti non valgono solamente per i lavoratori, ma anche per le fasce della società più “a rischio” come mamme che necessitano di vaucher per il baby sitting ed i pensionati.

Attivazione PIN dispositivo INPS: come avviene?

Una volta ricevuto per posta il suddetto dispositivo è fondamentale procedere con la fase di attivazione per poter usufruire di tutti quanti i servizi telematici offerti dall’Istituto.

Anche in questo caso avviene tutto per via telematica all’interno del sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

In una sezione di questo, bisogna cliccare su un’area contrassegnata dalla dicitura “Gestisci il tuo pin” e successivamente spostarsi su “Attiva Pin”.

A questo proposito è fondamentale l’impiego della tessera sanitaria per completare le procedure successive, ma in caso di smarrimento di questo documento basterà contattare direttamente il contact center al numero 803164.

L’attivazione effettiva necessita dunque dell’inserimento del Codice Fiscale, il numero e la scadenza della propria tessera sanitaria e la prima parte del pin, che è viene direttamente fornita al momento della presentazione della domanda.

Prima di proseguire il sistema chiede di inserire almeno due contatti personali che possono essere: indirizzo mail, indirizzo PEC, indirizzo PEC cittadino, numero di telefono dell’abitazione, numero di telefono dell’ufficio, numero di fax, oltre ovviamente al recapito del cellulare e quello della propria abitazione.

Questo passaggio è davvero molto importante, specialmente nel caso di smarrimento del Pin.

Una volta compilati tutti gli step necessari, dovrebbe arrivare un SMS sul cellulare che è in grado di attestare l’effettiva attivazione, dunque l’accesso all’area di tutti i servizi.

Una volta eseguito il primo accesso online è importante avviare la pratica per la variazione del Pin, che consente di generare un codice personale ex novo funzionale a garantire la massima sicurezza dei dati.

PIN dispositivo INPS: come convertirlo e cosa serve

Coloro che sono già in possesso del pin online possono convertirlo in PIN dispositivo INPS, per poter effettuare tutti quei servizi telematici offerti dall’Istituto.

Questo è estremamente utile anche per effettuare la richiesta del nuovo bonus di 600€ pensato per lavoratori autonomi in difficoltà, partite IVA e professionisti durante questo momento di emergenza da Covid-19.

Anche in questo caso la cosa importante è procedere alla compilazione del modello di richiesta che è presente all’interno del sito ufficiale.

Secondo le disposizioni, la procedura viene dunque formalizzata con il riempimento del modulo MV35 in ogni sua parte, in quanto questo rappresenta il principale riferimento per il sistema.

Il modello va stampato ed inviato sfruttando diverse opzioni come la via telematica, il fax oppure rivolgendosi direttamente alla sede INPS di appartenenza.

Nel primo caso il modulo va scansionanto insieme al documento di riconoscimento ( carta d’identità, passaporto oppure la patente), rispettando tuttavia la grandezza file massima di 1 MB; effettuata l’operazione ed inviato il file nell’arco di poche ore dovrebbe arrivare la verifica e la conferma della conversione mediante SMS oppure email.

Altra soluzione è quella di inviare un fax al numero 800803164 con il modulo di richiesta firmato ed ovviamente una copia del documento di riconoscimento; verificate tutte le condizioni al richiedete verrà convertito il Pin previa conferma via SMS oppure email.

Ultima possibilità da vagliare è quello di rivolgersi direttamente alla sede INPS, presentando personalmente all’interno degli uffici di competenza territoriale il modulo firmato ed il proprio documento identificativo.

Qualsiasi sia la strada scelta, in caso di problemi oppure per avere dei maggiori chiarimenti c’è sempre la possibilità di rivolgersi direttamente al numero verde INPS.

Guida in caso di PIN INPS smarrito: cosa fare?

Può capitare che si possa smarrire o si dimenticare il Pin del dispositivo INPS; in questi casi è fondamentale procedere con la richiesta di un nuovo PIN utilizzando la funzione di “ripristino” che si trova all’interno della pagina web dell’Istituto di previdenza sociale.

Per effettuare questa modifica è fondamentale inserire la propria tessera sanitaria e successivamente i due contatti che sono stati forniti al momento dell’attivazione (recapito telefonico, email…).

Il sistema deve confermare i dati inseriti, ed una volta ricevuto un riscontro positivo si riceverà immediatamente il messaggio di avvenuta ricezione della domanda di ripristino PIN.

Successivamente dovrebbe arrivare anche un codice provvisorio all’interno della mail personale che permette di effettuare la modifica effettiva e completa del codice.

Se tutto dovesse avvenire in modo positivo, al richiedente dovrebbero anche arrivare i primi otto caratteri del nuovo PIN via SMS, mentre i secondi otto all’interno dell’indirizzo di posta elettronica che è stato fornito.

Una volta effettuato un nuovo accesso all’interno dell’area personale, il consiglio è quello di procedere nuovamente alla personalizzazione del codice.

Bisogna fare molta attenzione a questi passaggi in quanto, se l’utente dovesse digitare per 10 volte consecutive un numero errato, bloccherà il sistema per un tempo di tre minuti, scaduti i quali ad ogni tentativo fallimentare l’attesa sarà ulteriormente di 3 minuti fino all’inserimento corretto.

Il PIN assegnato ai cittadini da parte del servizio scade ogni sei mesi, mentre quello che è proprio degli intermediari istituzionali ha durata di tre mesi.

Al momento dell’accesso, il sistema verifica se il PIN è scaduto ed in questo caso provvede automaticamente a guidare l’utente ad avere un nuovo PIN che da accesso agli stessi servizi del precedente.

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