Oggi parleremo del prelievo forzoso sui conti correnti bancari, vedremo che cos’è e come è possibile difendersi in caso di legge patrimoniale in Italia.
Conti correnti 2019: che cos’è un prelievo forzoso?
Oggi andremo a parlare insieme di ciò che è un prelievo forzoso sui conti correnti e cercheremo di capire se e come è possibile difendersi nel momento in cui dovesse entrare in vigore una legge patrimoniale che prevede appunto l’avvio di questa pratica, certamente non proprio piacevole. Ma andiamo a vedere prima più nel dettaglio: che cos’è e che cosa significa subire un prelievo forzoso sul proprio conto corrente?
Come ci fa intuire la parola stessa, un prelievo forzoso è quel tipo di prelievo bancario che viene imposto in maniera obbligatoria dalla legge. Che cosa significa dunque nella pratica? Significa che lo stato, nel caso in cui si presentasse questa necessità a causa probabilmente di una crisi economica non indifferente da fronteggiare, si potrebbe trovare ad aver bisogno di prelevare del denaro direttamente dalle tasche – più precisamente e meno metaforicamente dai conti correnti bancari – dei cittadini, parte dei loro risparmi personali.
Chiaramente questa situazione è verificabile solamente in casi eccezionali e di seria e vera necessità, e ci auguriamo che non sia il caso del nostro periodo storico, anche se come sappiamo a volte negli ultimi anni la situazione economica del nostro paese si è dimostrata essere molto negativa da questo punto di vista ed un po’ in crisi.
Ovviamente è una condizione della quale non si è solitamente contenti, e per questo motivo oggi cercheremo di andare a comprendere insieme come sia possibile difendersi nel caso in cui si dovesse stare per verificare una situazione di prelievo forzoso dal proprio conto corrente a causa della legge patrimoniale.
Prelievo forzoso 2019: la legge patrimoniale
Ovviamente stiamo parlando di una situazione ipotetica, per cui come prima cosa non facciamoci prendere da allarmismi che possono essere inutili e improduttivi. Cerchiamo solo di andare a prendere in considerazione alcune delle possibilità che il contribuente medio ha per salvaguardare i suoi risparmi, o quantomeno di provare a farlo.
Ci sono infatti dei casi in cui è possibile evitare questo prelievo forzoso di cui parliamo, nel momento in cui dovesse entrare in vigore la legge patrimoniale in Italia. La legge patrimoniale è proprio quella legge specifica che approva e regolamenta i prelievi forzosi da parte delle casse dello stato in difficoltà nei confronti dei conti correnti bancari dei cittadini italiani, per poter risollevare in qualche modo la situazione economica del paese in quel preciso momento storico e politico.
Facciamo un piccolo salto indietro ed andiamo a vedere se e quando questo prelievo forzoso è già stato protagonista delle vicende degli italiani. In passato, nell’anno 1992, i cittadini italiani si sono infatti trovati a dover fronteggiare una situazione di questo tipo sotto il governo Amato. La legge infatti imponeva una tassa che andasse a prelevare dai risparmi sui conti correnti degli italiani delle cifre di denaro specifiche che potessero andare a risanare il debito pubblico in cui la nazione italiana in quel preciso momento storico e politico stava versando. Non fu una condizione felice per molti, ma così fu.
Prelievo forzoso 2019: come è possibile difendersi da una patrimoniale?
Se vi state allarmando pensando che tutti i vostri risparmi potrebbero subire una detrazione rispetto alla quale voi non potrete fare nulla, non correte a veloci conclusioni che possono essere fuorvianti.
Ci sono infatti alcune clausole per la legge patrimoniale che riguardano i tipi di banche ed i tipi di conti correnti bancari che sono stati fatti, che possono essere esclusi da questo prelievo forzoso. Andiamo dunque a vedere insieme che cosa è possibile fare per poter provare a prevenire e difendersi da una situazione legislativa come quella a cui abbiamo appena fatto riferimento.
C’è una cosa che è molto conveniente fare, ma questo in ogni situazione e in ogni altro caso, non solamente in previsione e difesa da un ipotetico prelievo forzoso. Stiamo parlando infatti del fatto che sia consigliabile affidare i propri risparmi economici ad una banca della quale si è sicuri, che sia quanto più possibile stabile ed affidabile, sulla quale si possa contare nell’affidare i propri risparmi di una vita intera e che non riservi sorprese. Certo, le sorprese sono tali proprio perché non le si aspetta, ma quantomeno è importante fare di tutto per assicurarsi di scacciarne l’ipotesi negativa.
Dopo aver fatto tutto ciò però, è necessario controllare periodicamente l’assetto della propria banca e le sue condizioni. Infatti anche se in precedenza, ovvero prima di affidare alla nostra banca i nostri risparmi ed aprirvi un conto corrente ne abbiamo controllato l’affidabilità, è sempre meglio avere una periodicità nel continuare a farlo, perché le cose potrebbero forse cambiare e noi potremmo non accorgercene.
Oltre a ciò, è consigliabile di essere il più possibile attenti a quelle che sono le dinamiche e le politiche di governo in materia di economia. Rimanere informati per poter comprendere per tempo se qualcosa non va, potrebbe essere di grande aiuto in un momento di necessità come l’ipotesi della quale stiamo oggi parlando.
Ciò è importante perché alcuni conti correnti possono essere omessi dal prelievo forzoso, a seconda delle clausole e della loro gestione ed anche del quantitativo di denaro che è possibile trovare al suo interno. Per questo motivo diventa importante comprendere verso quali tipi di conti correnti sia rivolto il prelievo forzoso e quali sono le caratteristiche che devono avere le banche in questione.
Prelievo forzoso: ci sono alcuni casi in cui è possibile non subirlo?
Certamente tutti vorrebbero evitare che in una condizione come quella dell’avvio di una legge patrimoniale che prenda dalle tasche dei cittadini una parte di denaro per risanare l’economia del paese, il proprio conto corrente sia uno di quelli dai quali le casse dello stato debbano andare a prelevare una determinata cifra.
Per cercare di prevenire una situazione di questo tipo, è possibile fare qualcosa, come abbiamo anche visto insieme nel paragrafo che precede, perché come certamente sappiamo e come insegna un famoso proverbio: prevenire è meglio che curare. Dunque è sempre bene informarsi ed adeguarsi prima che si possa andare a verificare una determinata situazione – spiacevole o meno che essa possa essere – piuttosto che trovare poi ad avere dei problemi grandi, ed a volte anche inaspettati, in merito a tutto questo.
Una delle cose alle quali si può pensare, è quella di aprire dei conti correnti anche all’estero. Infatti, nel momento in cui il denaro che si raccoglie si trova in un paese su cui non vige la legge patrimoniale che entra in vigore in Italia per imporre ai cittadini di vedersi prelevare un determinato quantitativo di denaro dai propri risparmi economici, chiaramente questa legge non potrà andare ad avere effetto sul cittadino intestatario di quel conto corrente all’estero. Ovviamente potrebbe capitare che ci siano dei casi specifici che coinvolgano in qualche maniera anche i cittadini con il denaro all’estero, ma non è una condizione sempre diretta.
Un’altra opzione invece potrebbe essere anche quella di suddividere il proprio patrimonio in diversi conti correnti bancari. Fare ciò potrebbe risultare essere una cosa positiva poiché sotto alcuni limiti minimi alcuni conti correnti non vengono toccati dalla legge patrimoniale, e per questo è possibile pensare di aprirne diversi in più banche diverse fra di loro.
Ovviamente per fare ciò innanzitutto è necessario farlo prima che entri in vigore la misura che prevede l’avvio del prelievo forzato. Come seconda cosa invece è sempre importante rimanere aggiornati in merito a tutte le dinamiche economiche e politiche del nostro paese. Come è giusto pensare infatti, tutte queste procedure che abbiamo poco fa elencato, dovrebbero essere fatte prima che entri in vigore la legge che prevede il prelievo forzoso del denaro nei conti correnti degli italiani da parte delle casse dello stato. Se infatti si avesse l’idea di provare a fare alcune manovre del genere nel momento in cui la legge entra in vigore e quindi si devono iniziare a fare i prelievi, probabilmente non sarebbe possibile fare alcune di queste procedure specifiche.
Ciò avviene anche perché la legge patrimoniale si riferisce ad un periodo passato, così da evitare che tutti appunto corrano in banca a modificare clausole e condizioni e a spostare denaro per evitare che i propri risparmi vengano presi dalle casse dello stato per andare a sanare un evidente debito pubblico, che a quanto pare potrebbe essere divenuto a questo punto troppo ingente e pesante da sostenere senza il contributo forzoso dei cittadini.
È bene anche, come accennato già in precedenza, controllare sempre le clausole dei propri conti correnti aperti o che si ha intenzione di andare ad aprire. Controllare la situazione della banca e in che posizione si trova rispetto ai nostri conti correnti specifici. Solo conoscendo bene queste cose, e restando sempre il più possibile informati ed attenti in merito alla legge patrimoniale, si può cercare di prevenire e forse combatte per quanto possibile, una situazione come quella del prelievo forzoso sui conti correnti che certamente non è piacevole da vedersi applicare in prima persona.
La legge però non prevede che tutti i singoli cittadini debbano subire questo trattamento di prelievo forzoso. Vediamo adesso insieme quali solo le clausole che prevede questa legge, certamente molto temuta da tante persone. L’intervento che si potrebbe venire a verificare in un caso del genere è quello che ha uno specifico ordine di azione rispetto al prelievo forzoso. Le prime persone che si vedrebbero detratto del quantitativo di denaro in conseguenza all’entrata in vigore di questa specifica legge sono gli azionisti. Dopo di loro si passerebbe a prelevare del denaro da coloro che sono in possesso di obbligazioni convertibili. Se anche dopo aver dato avvio con i prelievi fatti a queste due categorie di investitori ci fosse ancora la necessità di prelevare altro denaro dalle casse degli italiani allora si procederebbe verso una terza categoria di persone. Stiamo in questo caso parlando della comune categoria delle persone fisiche.
Ma proprio tutte le persone possono vedersi portare via parte dei propri risparmi economici per andare a salvare la politica economica del proprio paese? No. La legge patrimoniale infatti prevede che coloro che hanno meno di 100 000 euro non subiscano questa procedura. Almeno sino a questo momento. Vi è però comunque la possibilità che questa tutela non venga rispettata nel caso in cui le banche in cui il contro corrente si trova depositato dovessero avere dei problemi.
Con l’augurio e l’auspicio di non doversi mai più trovare in una situazione come quella in cui l’Italia si è trovata più di 25 anni fa, in cui certamente non è stato facile assistere ad una manovre del genere che vede il proprio conto corrente bancario andare a diminuire e non poter fare nulla per poter fronteggiare questa situazione che certamente si è rivelata spiacevole per la grande maggioranza delle persone, si può solamente cercare di restare informati.
Informati sulla legge, informati in merito alle clausole del conto corrente bancario del quale si è in possesso, informati in merito all’affidabilità e alla condizione della propria banca o delle proprie banche, sia nel momento in cui si decide di andare ad aprire un conto corrente e dunque si decide di depositare in quella determinata banca il proprio denaro risparmiato, e sia quando trascorre del tempo ed alcune regole e parametri possono essere stati modificati successivamente. Tutto ciò sperando che possa comunque servire in qualche modo a provare a salvare da un’ipotetica legge patrimoniale, che potrebbe comunque, a prescindere da tutti i calcoli e gli spostamenti che si potrebbe pensare di andare a fare con il proprio denaro, andare a colpire tutti, con delle clausole specifiche.