Si avvicina l’inizio del Mondiale di Formula 1 2016: il 20 marzo il Gran Premio di Melbourne darà il via ufficiale alla stagione, ma venerdì 19 febbraio ci sarà un importante appuntamento per i tifosi della Rossa, ovvero la presentazione della nuova monoposto Ferrari. L’evento verrà trasmesso in diretta streaming dal sito ufficiale della scuderia di Maranello: cerchiamo di capirne di più su questa presentazione e quali sono le indiscrezioni sulle caratteristiche della nuova vettura del Cavallino Rampante.
Diretta streaming della presentazione sul sito della Scuderia Ferrari
I tifosi della Ferrari devono segnarsi questo appuntamento sull’agenda: il 19 febbraio 2016 alle ore 14:00 inizierà la diretta in streaming della presentazione della nuova monoposto Ferrari per il mondiale 2016 di Formula 1. Il tutto verrà trasmesso in esclusiva planetaria direttamente dal sito ufficiale della Scuderia Ferrari; saranno presenti anche i dieci appassionati che hanno vinto il concorso “Ready Set Red”: avranno l’onore (e l’onere) di rappresentare i tantissimi tifosi della Rossa e potranno fare delle domande ai componenti del team (piloti, Team Principal e tecnici) che illustreranno le caratteristiche del progetto. Al termine della diretta, l’evento rimarrà a disposizione sullo stesso sito insieme a tutti i contenuti relativi alla nuova vettura di Vettel e Raikkonen. Qualche giorno dopo la presentazione la monoposto debutterà a Barcellona: dal 22 al 25 febbraio (e poi dal primo al 4 marzo) sono infatti previsti i test sul circuito del Montmelò.
Le indiscrezioni: come sarà la nuova monoposto Ferrari 2016?
C’è tanta curiosità sulla nuova Ferrari: nei giorni scorsi i rumors parlavano di una maggiore presenza di bianco sulla monoposto, ma di ufficiale per ora si conosce solo il numero del progetto, 667. Per quanto riguarda il nome “vero” della macchina bisognerà aspettare la presentazione di venerdì. In questa nuova stagione gli obiettivi della Scuderia sono chiari: si deve lottare alla pari con la Mercedes per cercare di riportare il titolo dalle parti di Maranello. Quella che verrà presentata il 19 febbraio sarà una vettura completamente rivoluzionata rispetto alla SF15-T e potrà essere definita come la prima macchina effettivamente realizzata dalla squadra di Maurizio Arrivabene, guidata da James Allison nel ruolo di direttore tecnico.
Sono previste quindi tante novità: la più evidente potrebbe essere l’adozione di un muso corto e decisamente affusolato, in pieno stile Mercedes (anche se rispetto alla macchina tedesca sarà più alto). Lo studio della configurazione aerodinamica della monoposto è partito proprio da questa importante modifica. In termini di efficienza non dovrebbero esserci enormi differenze tra il nuovo muso corto e quello lungo della vecchia SF15-T, ma la gestione dei flussi d’aria ha richiesto un’impostazione del progetto decisamente differente rispetto al modello passato. Un alro cambiamento importante è rappresentato dall’abbandono dopo quattro anni della sospensione pull-rod all’aventreno: anche se presentava degli importanti vantaggi per quanto riguarda l’abbassamento del centro di gravità, causava ai piloti (soprattutto a quelli che hanno uno stile di guida particolarmente pulito) una difficoltà di inserimento in curva. Lo schema push-rod permetterà di superare questo problema.
Rispetto alla vettura dell’anno precedente rimarranno le pinze dei freni coricate che consentono un abbassamento del baricentro e il monolitico triangolo inferiore a diapason, molto efficiente dal punto di vista dell’aerodinamica. Stando allo studio dei flussi, sia in galleria del vento che al CFD, ci sono dei netti miglioramenti rispetto alla vecchia monoposto, con un importante aumento di carico generato dal corpo della vettura. La nuova Ferrari, grazie ad una maggiore efficienza dell’impianto di raffreddamento della PU 059/5 pare che avrà un retrotreno particolarmente stretto. Altre novità saranno rappresentate dallo spostamento dello scambiatore di calore in una nicchia del telaio, dall’adozione dei cornetti di aspirazione a geometria variabile (aumentano l’efficienza del propulsore per quanto riguarda la combustione) e dalla maggiore integrazione tra parte ibrida e endotermica garantita dalla nuova power unit.