L’Italia vanta un primato negativo in termini di assicurazioni. Il nostro paese deve fare i conti con il carico impositivo più elevato in Europa sui premi di assicurazione, soprattutto nel ramo Rc auto.
L’andamento in discesa per i prezzi delle RC Auto
Come sottolinea l’Ania – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – nel 2016 il ramo Rc auto ha visto una diminuzione del volume premi del 5,6%, mentre il numero di veicoli assicurati risulta in aumento dello 0,3%. La tendenza del mercato considera una riduzione del premio medio pari a -5,9%. La riduzione è stata confermata anche dai dati raccolti dall’’indagine sui prezzi effettivi pagati nella Rc auto.
Il report mette nero su bianco che il prezzo della copertura Rc auto per le sole autovetture è passato dai 567 euro del mese di marzo 2012 ai 412 euro di marzo 2017, con una riduzione del 27%. Si è così di conseguenza ridotto anche il divario fra i premi italiani e quelli europei, da sempre maggiormente convenienti. Sulla base di dati Eurostat, l‘Ania stima che il divario fra Italia ed Europa si è assottigliato e nel 2016 è risultato pari a 100 euro. E’ invece in aumento il numero dei sinistri che nel 2016 ha toccato quota 2,2 milioni con un +2,9%. Come è dato di sapere il costo dei sinistri incide negativamente sul prezzo finale delle polizze Rc auto.
Quali fattori incidono sul costo finale di una RC auto?
Ma quali sono nel complesso le modalità di calcolo del premio assicurativo e quali i fattori che lo generano? Per calcolare il prezzo di una Rc auto è necessario tenere in considerazione aspetti diversi, prima di tutto le tre voci che compongono una polizza auto.
Nel dettaglio possiamo elencare:
. il premio puro, che incide per il 53,5% sul premio assicurativo. A comporlo per il 68% sono i danni alle persone fisiche e per il 32% i danni alle cose.
. i caricamenti che incidono per il 16% e considerano le spese sostenute dalle compagnie assicuratrici
. le tasse e le imposte che hanno un’incidenza del 26,5% sulla polizza.
Per quel che concerne i parametri, attraverso i quali si calcola il prezzo di una Rc auto, in prima posizione troviamo la classe di appartenenza dell’auto, come ci suggerisce questo portale, meglio conosciuta come CU ovvero Classe Universale.
A seguire a ruota è la provincia di residenza dell’assicurato e tutta un’altra serie di parametri che si possono raggruppare in tre categorie distinte ovvero:
1 – i dati che riguardano il veicolo,
2 – quelli che identificano il proprietario della vettura, nonchè sottoscrittore della polizza,
3 – e infine i dettagli sulla posizione assicurativa vera e propria.
. I dati del veicolo.
Mettendo in fila i dati che riguardano il veicolo troviamo l’età della vettura, calcolata in base all’anno in cui è stata immatricolata, l’anno in cui è stata acquistata, soprattutto se si tratta di un’auto di seconda mano, passata fra diversi proprietari. A seguire troviamo il modello e la tipologia di allestimento, che mettono in luce la potenza in KW e Cavalli, e gli optional presenti sull’auto. E dulcis in fundo il tipo di utilizzo che si fa del veicolo.
. I dati dell’assicurato
Fra i dati che riguardano la persona troviamo la residenza, la data di nascita e l’anno in cui è stata rilasciata la patente, seguiti da tutta una serie di dettagli su professione, composizione del nucleo famigliare, sesso di appartenenza. Si tratta di dettagli che possono mettere in luce la tipologia di guida al volante. Inoltre è importante distinguere se si tratta di persona fisica o giuridica.
. I dati che identificano la posizione assicurativa
In questo terzo gruppo di parametri troviamo la Classe di appartenenza, lo storico dei sinistri, se ne esistono, e la loro tipologia. Parte integrante sono anche il numero di auto possedute dalla famiglia e l’attestato di rischio. E’ per questo che il calcolo di un premio assicurativo è un’operazione complessa, e valutazioni diverse dei parametri possono condizionare la differenza fra prodotti Rc auto.