La proroga sul permesso di costruire è una procedura indispensabile quando un progetto di costruzione edilizia o di trasformazione urbanistica viene interrotto da un qualche ostacolo di percorso, che ne impedisce l’effettiva realizzazione.
Burocraticamente parlando, la proroga serve perché saltare questo passaggio potrebbe significare la totale decadenza del permesso. Il permesso di costruire è un atto amministrativo che normalizza a tutti gli effetti quei processi di costruzione urbanistica ed edilizia nel proprio Comune.
Si tratta sostanzialmente del famoso documento che un tempo veniva chiamato Licenza Edilizia, che serviva a legittimare questo tipo di concessioni edilizie su costruzioni e ristrutturazioni. Quando si vuole modificare un immobile, eseguire una ristrutturazione urbanistica oppure una nuova costruzione, il “permesso di costruire” è un titolo è obbligatorio.
Cosa succede se, in corso d’opera, qualcosa ostruisce il naturale corso di costruzione?
Il permesso di costruire, infatti, non perdura nel tempo. Ad ogni rilascio, il permesso di costruzione prevede dei termini di scadenza, oltre i quali il titolo legittimato potrebbe perdere di validità.
Per legge, quando il termine del rilascio del permesso giunge a scadenza, esso non può rimanere sospeso bensì deve avere un’ulteriore istanza che ne certifichi la proroga e soprattutto che giustifichi il motivo dell’eventuale ritardo e dei mancati lavori.
L’istanza in questione è appunto la proroga del permesso, che impedisce la decadenza effettiva del consenso comunale, precedentemente ottenuto. Essa va richiesta alla propria Regione, la quale valuterà lo stato delle cose, le motivazioni del blocco lavorativo (o del mancato inizio cantiere), valutando o meno l’ipotesi della decadenza della concezione edilizia.
In definitiva, quando scade un permesso di costruire e il lavoro non è stato svolto ci sono due possibilità: richiedere la proroga del permesso costruzione oppure procedere con il rinnovo. Andiamo a vedere nel dettaglio queste due operazioni e i relativi termini di scadenza.
Richiesta modello proroga permesso di costruire
Se si ha ottenuto un permesso di costruire ma non c’è mai stato un inizio cantiere oppure, per qualche ragione, i lavori sono indietro si può richiedere la proroga del permesso.
Ma bada bene che anche per la posticipazione della scadenza, esistono dei termini.
Infatti, già il permesso in sé e per sé richiedeva il rispetto di determinati termini, ovvero l’inizio dei lavori(preparazione del cantiere ed effettivo svolgimento regolare dei lavori) entro il primo anno dal rilascio del permesso; e poi la fine dei lavori prevista entro i tre anni dal medesimo rilascio.
Per la suddetta proroga, invece, i termini della proroga del permesso di costruire hanno un solo termine specifico: essa deve essere richiesta prima della scadenza dei termini del permesso di inizio e fine lavori, altrimenti l’atto amministrativo cesserebbe. Detto questo, vediamo come fare la richiesta di proroga.
Il primo passo per richiedere la proroga del permesso di costruire è quello di compilare ed inviare la richiesta specifica al proprio Comune di appartenenza. La richiesta si effettua mediante un modello proroga, un modulo precostituito da compilare e consegnare al proprio Comune.
La compilazione del modulo di per sé è piuttosto semplice, ma c’è solo una particolarità, ovvero è obbligatorio allegare al modulo anche una lettera che giustifichi il motivo della proroga, ovvero, del mancato conseguimento dei lavori.
Questo passaggio viene generalmente scritto e firmato dal responsabile dei lavori edili, che più di chiunque altro può fornire alla burocrazia una adeguata spiegazione dell’inadempimento lavorativo, così da convincere il Comune al rilascio della proroga.
Le motivazioni per una proroga della scadenza di costruzione possono essere molteplici. Il ritardo dei lavori può essere dovuto a un problema personale oppure cause di natura maggiore. In base a dei criteri, il Comune valuterà le motivazioni del ritardo e, in caso, provvederà ad una proroga delle scadenze.
In questi casi, c’è chi preferisce rivolgersi a degli specialisti commerciali, geometri oppure a società che si occupano di burocrazia edile. Altrimenti, si può svolgere quanto detto presso lo sportello unico dell’Edilizia al Comune della propria regione.
Ad ogni modo, dal momento che il Comune non approva le motivazioni come giustificanti oppure non riceve proprio il documento in allegato, esso può interpretare quella richiesta come un rinnovo di permesso.
Termini per il rinnovo quando scade il permesso di costruire
Come detto poco fa, quando un’opera edilizia o urbanistica rimane incompiuta, il permesso finisce col decadere, se non si procede in tempo per la proroga. A questo punto, l’unica cosa che rimane da fare è quella di procedere con il rinnovo del permesso di costruire. Quali sono i termini per il rinnovo?
La validità del permesso di costruire è di tre anni, dopodiché si può richiedere la proroga per un altro anno, nel caso in cui la costruzione non è stata ultimata o iniziata.
Allo scadere del quarto anno, però, in seguito a mancata ultimazione, il titolo decade e si deve ripresentare una nuova domanda.
Per il rinnovo è necessario compilare un modello dove, tra le altre cose, verranno indicati i motivi del mancato lavoro. Con il rinnovo del permesso i termini rimangono invariati, riproponendosi tali e quali come nella prima domanda:
– Il termine di inizio dei lavori non deve superare un anno dalla consegna della domanda;
– Il termine per la fine dei lavori non deve non superare i tre anni dall’ottenimento del permesso.
Se per la proroga del permesso erano necessari atti e testimonianze del mancato completamento dei lavori edili, firmati da un responsabile, per il rinnovo non serve motivazione allegata.