Iniziano oggi le prove Invalsi 2014, con i test per la scuola dell’infanzia ed elementari, mentre fra una settimana toccherà a medie e superiori. Non mancano le polemiche dei sindacati.
Oggi, 6 maggio 2014, è la data ufficiale di inizio delle prove Invalsi 2014, tanto temute dai giovani studenti italiani e non solo, viste le polemiche che, puntuali come ogni anno, hanno visti protagonisti i sindacati.
A dover sostenere i test non saranno tutte le classi, ma soltanto seconde e quinte per ciò che riguarda la scuola elementare, che già tra oggi e domani sarà chiamata alla prova. Per le medie, alle quali toccherà martedì 13 maggio, sono rimaste soltanto le terze classi, a seguito dell’abolizione degli Invalsi per le prime che fino allo scorso anno erano anch’esse chiamate a sottoporsi alla prova. Nella stessa giornata sono in programma le prove Invalsi 2014 per le scuole superiori, limitate alle seconde.
Italiano e matematica – Argomenti chiave delle prove Invalsi 2014, come nelle precedenti edizioni dei test, saranno le due branche di materie più importanti, ovvero italiano e matematica. L’obiettivo, anche per quest’anno sarà quello di consentire all’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (da cui proviene l’acronimo Invalsi) di condurre ricerche mirate sia a livello regionale che nazionale, riguardo il livello di competenze assunte dagli alunni.
Numeri – Le prove Invalsi 2014, al via oggi in tutta Italia, riguarderanno 2 milioni e 285.000 studenti, suddivisi in modo tutto sommato omogeneo tra seconda elementare (568.000 circa), quinta elementare (561.000), terza media (594.000) e seconda superiore (562.000).
Regole – I test (uguali in tutta Italia, per lo stesso anno di studi) consistono in un numero di domande variabili (tra 20 e 50) per ogni materia. Gli studenti avranno anche un tempo limitato a disposizione per le risposte, anch’esso variabile in base all’anno di studi, tra 45 minuti (per le elementari) e 90 minuti (superiori, dove è previsto un maggior numero di domande).
Polemiche – Nonostante l’accettazione delle prove Invalsi sia in netta crescita, con il 71% degli istituti che nel 2013 hanno accettato di utilizzare i dati del test, contro il 51% del 2012 e il 42% del 2011, non sono affatto mancate le polemiche da parte dei sindacati contro i test.
I Cobas hanno subito annunciato uno sciopero contro le prove Invalsi 2014, attaccando il neo ministro Stefania Giannini in questo modo: “I quiz Invalsi sono un rito insensato, un sistema di verifica dannoso. La ministra non fa altro che confermare il vecchio aforisma e insistere diabolicamente con indovinelli completamente inutili“.
La replica di Stefania Giannini non è tardata ad arrivare, ovviamente con parole a favore delle prove Invalsi 2014: “Ovviamente i test possono sempre essere migliorati, ma costituiscono un punto di essenziale importanza per la valutazione degli studenti”.