A tutti prima o poi capita di fare pulizia nella propria casa, nella propria cantina o nel proprio garage e di accumulare un bel po’ di roba; il primo pensiero è quello di chiamare un camioncino e portare tutto in discarica, ma forse prima di fare questo è il caso di controllare bene se tra tutti quei rifiuti c’è qualcosa che possa essere smaltito in modo diverso, magari guadagnandoci qualcosa. Se ci sono dei rottami di ferro è infatti possibile venderli: scopriamo come fare e soprattutto quanto si può ottenere dando un’occhiata alla quotazione del ferro vecchio al kg valida in questo 2023.
Quanto valgono i rottami di ferro vecchio: il prezzo al kg nel 2023
Nel corso degli anni è possibile accumulare all’interno delle nostre case molto più metallo di quello che si possa pensare. Gli oggetti di ferro che ormai per noi non hanno più alcuna utilità, invece di essere gettati via come un normale rifiuto, possono essere venduti. In questo modo non solo si può guadagnare qualche soldino, ma si fa del bene anche dal punto di vista ambientale. Il ferro vecchio che viene recuperato e venduto viene nuovamente lavorato per la creazione di altri oggetti di diverso tipo. Naturalmente, se si decide di vendere i rottami non bisogna pensare che ci si possa arricchire!
Innanzi tutto bisogna capire se tutto il metallo recuperato è davvero ferro; poi bisogna anche considerare che di norma il ferro vecchio non viene mai considerato ferro puro perché nella maggior parte dei casi è associato ad altri metalli di valore inferiore o nullo. Ma fatte queste precisazioni, qual è la quotazione del ferro vecchio al kg? Più o meno il prezzo al chilo si aggira intorno ai venti centesimi. In realtà il ferro vecchio viene valutato a tonnellata e non al chilo (quindi siamo intorno ai duecento euro alla tonnellata) e la sua quotazione dipende da diversi fattori. La prima variabile a determinare il prezzo del metallo è, ovviamente, la domanda.
I fattori che definiscono la quotazione del ferro vecchio: domanda e caratteristiche del materiale
Il ferro vecchio è richiesto dall’industria del recupero, dall’industria manifatturiera e dalle fonderie, oltre che dai distributori, però la domanda in realtà è trainata soprattutto dal settore metalmeccanico e dal settore immobiliare. L’andamento di questi due comparti ed il loro fabbisogno di metallo influiscono parecchio sulla definizione del prezzo del ferro vecchio. Ma non è tutto: il valore del metallo che si riesce a recuperare (a patto che sia ferro, ovviamente), è legato a tanti altri fattori: la categoria a cui appartengono i rottami e le caratteristiche del materiale. Le categorie commerciali dei rottami di ferro sono davvero tante.
Il ferro infatti può essere: leggero, bianco, frantumato, pantografato, lamierino palabile, da demolizione, da demolizione speciale, da sgrossatura, da limatura, da tornitura ghisa, da carrozzeria (scocca, con meccanica o con motore), barattolame. Una volta appurata la categoria di appartenenza, è necessario valutare le varie caratteristiche dei rottami; gli aspetti che influiscono di più sulla valutazione del ferro vecchio sono:
- lo spessore; solo i pezzi di metallo con uno spessore adeguato permettono di ottenere una buona fusione, mentre quelli troppo sottili si bruciano o addirittura possono incenerirsi;
- l’uniformità; se il materiale è omogeneo (dal punto di vista della composizione e della tipologia commerciale) potrà arrivare in fonderia con minori passaggi e quindi verrà valutato di più; se invece si tratta di un carico “mischiaticcio”, prima dovrà essere effettuata un’opera di selezione e di stoccaggio separato;
- la grandezza dei pezzi; il volume dei vari rottami è importantissimo per la definizione della quotazione del ferro vecchio; i pezzi di dimensioni contenute (al di sotto del metro e mezzo) vengono definiti ferro pronto forno, perché non devono essere sottoposti alla cesoiatura prima di essere inseriti nel forno, ed hanno una valutazione maggiore. In più, se i pezzi sono di piccole dimensioni è più facile caricarne una maggiore quantità sullo stesso camioncino, riducendo i costi del trasporto;
- la quantità; se si riescono ad accumulare grandi quantità di ferro vecchio è possibile ottenere una valutazione maggiore; se il quantitativo è limitato, il costo del trasporto (così come quello delle operazioni di carico, scarico e stoccaggio) influisce sul prezzo pattuito. Addirittura, se l quantità di rottami sono davvero poche, il costo della raccolta e del trasporto potrebbe anche superare il loro valore.
Ferro vecchio: a chi rivolgersi per venderlo ad un buon prezzo
Considerando quanto detto finora, appare evidente che la quotazione del ferro vecchio a cui abbiamo accennato in precedenza (più o meno duecento euro a tonnellata) serve solo come idea di massima, perché in realtà il prezzo è legato ad un’ampia serie di variabili. Vendere i rottami nella speranza di guadagnare qualche euro ha senso solo se le quantità sono davvero molto alte, altrimenti è meglio smaltirle come di consueto (ovviamente rispettando le norme previste dal Comune per quel determinato tipo di rifiuti). Chi ha grandi quantità di ferro vecchio può rivolgersi alle ditte specializzate che si occupano del recupero dei rottami: hanno i mezzi adatti ed il personale qualificato per manipolare il materiale e sono molto precisi nella valutazione dei pezzi.
In qualche città forse esiste ancora la figura dell’ambulante che gira per le vie a bordo di un camioncino (o di un’Ape) in cerca di ferro vecchio da acquistare e poi rivendere. In realtà questa figura storica è sempre più rara, ma non è del tutto sparita. Spesso nei pressi delle discariche/stazioni ecologiche è possibile trovare delle persone dotate di furgone che sono disposte a caricare il ferro vecchio: difficilmente si potrà guadagnare qualcosa, ma almeno non ci si deve preoccupare del trasporto e dello smaltimento di quelli che per noi sono solo rifiuti ingombranti. E poi non bisogna dimenticare il web: la Rete è sempre presente e si conferma risorsa utilissima anche in questo caso; oltre ai classici siti di annunci, per vendere il ferro vecchio è possibile anche cercare tra le richieste pubblicate sui siti specializzati proprio sulla compravendita dei rottami.
Qui in Puglia prov.di brindisi il prezzo dei rottami ferrosi e di 30/32 euro per quintale.Ce stato un forte aumento negli ultimi tre mesi, e non accenna a diminuire.Cosi sono aumentati anche i Metai tuo rame, ottone, acciaio alluminio e via dicendo, come mai questo forte rialzo?Il lavoro della raccolta di rottami e sempre stato un lavoro come dire nascosto in nero, ora con i controlli bisogna essere in regola avere il formulario licenza, iscrizione del mezzo all’albo ecc.
Grazie Mario, qui vogliono offrirmi 20 centesimi
Buongiorno. Grazie dell’articolo, è stato veramente utilissimo. Avrei un paio di domande. Si deve essere in possesso di Documenti/atti notarili per vendere il ferro vecchio a ditte o su internet? Il ferro vecchio deve essere assicurato? Grazie di tutto.
Ho 24 TN di ferro decido di vendere quando supera. i 30 centesimi
E’ possibile conoscere il prezzo aggiornato dei rottami di ferro?
Avrei da smaltire circa 300 quintali in mezzi meccanici (1 camion e 2 pale meccaniche)
Vendo escavatore a ferro vecchio a 30 centesimi peso complessivo circa 400 q